Ci ritroviamo in breve tempo a prendere un caffè in un locale molto semplice, minimalistico la cui illuminazione quasi mi acceca.
Il locale è piccolo, a piano terra con delle grandi vetrate che lasciano vedere tutto a chi passa su quella strada, e la cosa più piacevole è l'aroma di caffè fresco che aleggia nel naso fino ad arrivarmi nelle narici.
Per quanto non sia amante del caffè, devo riconoscere che l'aroma dei chicchi macinati ha la sua valenza ed è un fragranza che, fra le varie cose mi ricorda tantissimo un certo mio amico dagli occhi felini ed ecco, che perso ad osservare il locale mi rendo conto che sto vagando con il pensiero e sto tornando sempre alla stessa persona.
Sono appena passate le ventidue quando ci sediamo a due poli opposti di un tavolino e decidiamo quali bevande prendere, finendo con l'ordinare io un the e Seo Joon un cappuccino che si rivelerà essere più schiumoso del previsto.
Non ho il coraggio di aprire bocca per parlare ma quando ci vengono servite le bevande, preso dal nervosismo e dall'imbarazzo provo a bere un sorso di the finendo con lo scottarmi ed esclamare, con tutta la finezza che non sapevo di avere, un sonoro "Porca puttana!".
-Non sai che dovresti soffiare via la parte calda? Vuoi che lo faccia io per te?- poso la tazza e noto lo sguardo malizioso con il quale mi sta guardando e potrei anche star volando con la fantasia ma credo che stia flirtando con me.
Metto una mano davanti la bocca e faccio un segno d'assenso con il capo prima di rispondergli con meno incertezza che non sono un bambino.
-Non si direbbe... in ogni caso mi sto davvero rilassando con te oggi. Non mi capitava da un pò di essere così a mio agio con qualcuno.- il suo tono di voce è pacato, nel parlare si è arrotolato le maniche della maglia che indossa e noto solo ora quando, nel contrarre le braccia, quanto le sue vene si notino.
Non posso negare che questo ragazzo sia incredibilmente sexy, dolce e grosso, in tutti i sensi spero... ok inizio ad accusare segni di stanchezza.
Restiamo a chiacchierare per un'oretta per poi decidere di rientrare visto che lui deve lavorare anche il sabato a differenza mia che sono libero fino a lunedì.
Stiamo uscendo dal locale quando sott'occhio noto una figura a me fin troppo nota camminare sul marciapiede opposto al nostro e, preso dal panico ho la brillante idea di prendere per mano Seo Joon e trascinarlo fino alla macchina mettendogli fretta.
-Non dirmi nulla, ma non ho proprio voglia che questo mio amico ci veda... ti spiegherò meglio un'altra volta ok?- è l'unica cosa che riesco a farfugliare nel momento in cui mi lascia fuori il palazzo, esattamente fuori la porta.
-Quindi mi stai dicendo che ci sarà una prossima volta?- il suo tono malizioso e la sua voce profonda mi fanno venire i brividi nella schiena.
-Se ti va, si. Mi ha fatto piacere uscire con te! - sorrido in modo spontaneo e mi giro per aprire il portone quando sento due possenti braccia tirarmi all'indietro e stringermi fin troppo, quasi mi manca l'aria.
-Ma come, pensavo che mi invitassi a casa tua... - il suo tono è un misto fra malizia e delusione e non so se mi sento in vena di portarlo a casa e di fargli conoscenere Jimin, eventualmente perchè sarebbe come presentargli la mia famiglia e proprio non lo ritengo il caso. Non ancora almeno.
Non so se invitarlo o meno ma so che, quando mi gira fra le sue braccia, una sensazione di calore mi si propaga in tutto il corpo e mi manda in subbuglio l'idea che un ragazzo così bello possa essere interessato ad uno come me. Magari è semplicemente una questione di attrazione estetica e poi conoscendomi potrebbe stancarsi, però è anche vero che non tutti siamo così superficiali. L'indecisione, mia grande amica e compagna di vita, mi prende di soprassalto mentre il ragazzo davanti a me mi sta fissando con un sorriso incredibilmente dolce e non posso che essere avvolto da un profumo incredibilmente maschile che ricorda le lunghe giornate estive.
Sono così preso dalle mie riflessioni da non essermi reso conto che Seo Joon ha appena messo le sue calde labbra sulle mie, mi si blocca il respiro e in un solo battito di palpebre mi ritrovo ad avere la sua lingua che gioca appassionatamente con la mia e io, che prima ero sorpreso, ora mi ritrovo a ricambiarlo e anche con foga.
Probabilmente è una reazione fisica legata all'astinenza o forse è il fatto che un ragazzo alto quanto un albero e con delle braccia, e spero anche degli addominali, duri come il marmo e non posso che stringergli i bicipiti con le mie dita.
Stiamo lì a baciarci fino a quando l'ossigeno non diventa la nostra primaria necessità e mi rendo conto del fatto che abbia appena limonato con un ragazzo bellissimo, il quale, approfittandosi della nostra piacevole distrazione comune, ne ha approfittato per mettermi le mani sul culo e palparlo e, al contempo, farmi capire quanto voglia approfondire la nostra conoscenza in maniera più profonda.
Non credo di essere già pronto a lanciarmi in un avventura simile e, per quanto vorrei davvero scopare, non sento di potermi fidare e lasciarlo salire in casa.
Mi allontano di poco da lui e, nonostante questo bacio sia stato una scossa, non ho chissà quale voglia di farmi toccare da lui nè di intraprendere una data conoscenza a scopo di relazione, non ora almeno che sono ancora troppo preso da un altro.
-Seo Joon, sono stato bene con te però... non credo di voler approfondire la nostra conoscenza di già e non così , o almeno, per me è troppo presto...- la mia voce è tremolante, mi sento un pò uno schifo a rifiutare le sue avances dopo la limonata che abbiamo fatto ma, se una piccola parte di me spera in una magica epifania di Yoongi, un'altra parte di me si sente in colpa a tradire quel sentimento che tanto mi lega a lui.
-In realtà ho corso e, ripensando a quello che ha detto il tuo amico, mi rendo conto che forse ho esagerato... ti chiedo scusa se ho frainteso- ora che è più lontano riesco a vedere che non sorride più e il suo tono mi sembra decisamente più freddo, anche le sue scuse mi risultano alterate, finte.
Si allontana e mi saluta con la mano, e nonostante l'imbarazzo mi rendo conto che sono stato un pò uno stronzo ad allontarlo così...
Poco dopo sono nell'appartamento avvolto dal buio e, mentre con passo spedito mi dirigo in camera mia, un messaggio appare sul mio schermo. Già dall'anteprima inizio ad essere spaventato all'idea di ciò che mi accadrà di lì a breve.
" Vi ho visti prima."
Se solitamente, ad un messaggio di Yoongi avrei reagito con una tachicardia e il sangue che affluisce al viso, in questo momento l'unica reazione che potevo manifestare era quella espressa da un sono "Cazzo!".
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Falling
FanfictionUno dei modelli più famosi della Kim Model Agency, Kim Taehyung, realizza di avere una cotta per il suo amico di lunga data Min Yoongi e, convinto di non poter essere ricambiato da quest'ultimo, si ritrova incastrato in un rete di equivoci e situazi...