E' ormai ora di pranzo quando Jimin rientra e mi trova steso sul divano ancora completamente vestito e raggomitolato su me stesso.
Quando il suo sguardo incontra il mio crollo e le lacrime mi escono a fiumi, i singhiozzi mi scuotono con violenza e Jimin si precipita vicino a me senza capire il motivo di quella mia reazione e mi abbracciandomi stretto.
Mi lascia piangere per un pò e, quando finalmente riesco a calmarmi, Jimin mi fa una tazza di thè fumante e me la porta, mentre io la bevo lo sento trafficare nel bagno e poi torna.
-Fatti un bagno Tae, riprenditi un attimo e poi mi trovi in camera mia, così parliamo va bene?- il suo sorriso mi spinge e il suo tono calmo mi aiutano a decidermi e muovermi.
Sembra passata un infinità di tempo da quando mi sono mosso, sento le gambe leggermente molli ma ciò non mi ferma dall'andare in bagno e una volta dentro mi spoglio e mi immergo nella vasca sperando che il tepore dell'acqua riesca a rillasarmi e lavare via i miei pensieri.
Non passa molto tempo da quando sono entrato che Jimin mi raggiunge in bagno, prende dello struccante e si siede a terra pronto ad ascoltarmi e mi chiedo come faccia quest'angelo ad essere mio amico.
-Mi dici cos'è successo?- mi dice con dolcezza e mi passa lo struccante così che io possa passarlo sul mio viso, cosa che faccio immediatamente per poi raccogliere un pò d'acqua fra le mani e sciaquarmi.
-Ieri sera volevo divertirmi, essere leggero per un pò e questo ragazzo intrigante color platino è apparso davanti a me, mi sembra un buon diversivo- inizio a raccontare di ieri cercando di non piangere ma sembra quasi impossibile.
-Ho sentito subito una connessione, lui era bellissimo e teneva puntato il suo sguardo su di me come fossi la cosa più bella del mondo, mi ha fatto sentire come il più bello... una cosa tira l'altra, non abbiamo parlato ma mi ha fatto capire che volesse di più da me e anche io volevo dimenticare tutto per qualche ora - una lacrima sfugge al mio controllo ma fortunamente Jimin non la nota visto il mio volto ancora bagnato.
-L'ho portato nella camera che ci ha prenotato Jin e lo abbiamo fatto Jimin... Non facevo con qualcuno con cui sentivo una connessione così da mai Mini solo che - mi fermo e prendo un lungo respiro cercando di scrollarmi il nervosismo di dosso.
-Era Yoongi. L'ho scoperto solo quando mi sono svegliato nella notte. Lui era lì, nudo e lo sapeva che ero io... - altre lacrime iniziano a scendere dai miei occhi rossi e Jimin mi stringe bagnandosi.
-Tae, calmati ti prego...- sento la voce di Jimin incrinarsi e credo che stia per piangere anche lui così lo allontano e mi alzo per asciugarmi.
Nel frattempo lui mi osserva senza parlare e poi viene in camera con me e so che ha altro da chiedermi dal modo nervoso in cui si tortura le dita della mano.
-Abbiamo tenuto le maschere tutto il tempo e la sua gli copriva tutto il volto eccetto le labbra, inoltre non sapevo avesse tinto i capelli... Gli ho visto il volto stamattina e lui mi ha visto ma, a parte chiamare il mio nome non ha fatto altro. Che mi potevo mai aspettare da Yoongi, sopratutto ora.- l'ultima frase la dico con acidità e nel frattempo metto dei vestiti comodi per potermi mettere a letto.
-Non ha provato nemmeno a contattarti? In nessun modo?- chiede con tristezza e delusione nella voce e probabilmente ha messo un leggero broncio empatizzando come mi sento.
-Non lo so. L'ho bloccato ovunque. Non abbiamo niente più da dirci.- mi infilo sotto le coperte e mi arrotolo su me stesso. Pochi secondi dopo sento un calore dietro di me e delle braccia stringermi.
Ci addormentiamo così ma quando mi sveglio un paio d'ore dopo sono solo, trovo un messaggio sul mio telefono da parte di Jimin che mi informa di essere andato da Jungkook a recuperare delle cose che ha dimenticato lì lasciandomi solo.
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Falling
FanfictionUno dei modelli più famosi della Kim Model Agency, Kim Taehyung, realizza di avere una cotta per il suo amico di lunga data Min Yoongi e, convinto di non poter essere ricambiato da quest'ultimo, si ritrova incastrato in un rete di equivoci e situazi...