Capitolo 14

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Quando mi alzo sono le dieci passate, mi preparo velocemente per andare a pranzo da mio fratello e mio cognato anche se non ho tutta questa voglia ma, d'altro canto, non posso isolarmi da tutti.

Pantalone di tuta, felpa, giacca a vento e via sono pronto per incamminarmi verso casa di mio fratello con in tasca giusto il telefono e le chiavi di casa per dopo visto che non so se Jimin è tornato a casa stanotte o conta di tornare dopo e nemmeno mi interessa in questo momento.

Quando esco dal portone noto che il cielo è leggermente nuvoloso ma non sembra verrà a piovere, mi alzo il cappuccio e maledico l'aver dimenticato gli auricolari e quindi cerco di apprezzare il silenzio e di sfruttarlo per pensare a come dovermi comportare.

Sono davvero stato omesso dalla lista di persone a cui dire sia della promozione che del mixtape? si.

Sono quello che non è mai al corrente di niente? si. Va bene che non sono uno in grado di tenere i segreti, ma da qui a non sapere mai nulla c'è un abisso.

Ho sempre ritenuto Yoongi uno dei miei più cari amici ma evidentemente io per lui non ho la stessa valenza che lui ha per me, mi fa male, è come se fino ad ora avessi vissuto in una bolla e iniziassi a guardare tutto con occhi nuovi.

Non voglio piangere, non ho davvero voglia di versare lacrime oggi ma voglio solo godermi un pranzo tranquillo e magari rilassarmi un pò lasciando tutto lontano da me.

Dopo all'incirca mezz'ora di cammino imbocco il vialetto che porta a casa di Jin e alla porta busso per potermi far aprire e non stare al freddo. Ad aprirmi è Namjoon che appare leggermente teso ma magari è ancora nei postumi di una sbronza o è semplicemente stanco dopo la nottata.

-Ehy Joon. Jin?- mi sorride mettendo in mostra le sue profonde fossette e mi soffermo a pensare a quanto sia fortunato mio fratello ad avere un marito bellissimo e dolcissimo come lui.

-E' già in cucina, sai com'è tuo fratello.- e dicendo così mi fa spazio per farmi entrare nella loro calda ed accogliente casa.

Vado direttamente in cucina per salutarlo e dargli una mano, così passando davanti l'attacca panni ci appendo la giacca e raggiungo mio fratello che trovo intento a canticchiare mentre gira qualcosa in una pentola fin troppo grande per tre persone.

-Ehy Jinnie! Vuoi una mano?- lo saluto cercando di sembrare normale e lui mi fissa per un attimo prima di  sorridermi.

-No grazie. La cucina non è arte tua Taetae, lo sai. Come Namjoon, ti pregherei di non toccare le mie cose in questo tempio.- il suo tono irritato mi fa venire da ridere anche perchè le parole piuttosto che dirle le rappa.

-Jin perchè stai cucinando per l'intero esercito coreano? Siamo solo noi tre no?- chiedo con ovvietà.

-No. Oggi vengono gli altri e festeggiamo il mixtape di Yoongi, nonte l'ha detto ieri?- mi gelo sul posto, ancora una volta non so nulla e la mia irritazione cresce ancora un pò insieme alla mia delusione.

-Non abbiamo avuto modo di parlarne. Hai più deciso se organizzare o meno la festa di Halloween?- cambio argomento e Jin non sembra applicarsi su questo mio cambio improvviso e inizia a raccontarmi di cosa intende organizzare la festa, chi conta di invitare e anche i vestiti che lui e Namjoon devono iniziare.

-Tu cosa pensi di indossare, a parte la maschera ovviamente- su due piedi non so cosa rispondere ma sono salvato da Namjoon che entra con un vassoio di dolci chiusi con della carta.

-Tieni Handsome- dice mettendoli sul piano libero dell'isola in marmo che hanno in cucina, poi lo abbraccia e gli posa un bacio dolcissimo sulle labbra mordendogli leggermente il secondo per poi staccarsi e lasciarsi un piccolo pacchetto in mano con un dolcetto dentro. Gli occhi di Jin si illuminano a vedere il contenuto del sacchetto e io inizio a sentirmi di troppo nella loro piccola intimità così mi alzo e vado in camera da pranzo dove mi siedo sul divano e perdo tempo a giocare con il telefono.

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