Aveva viaggiato per settimane, cambiando innumerevoli mezzi di trasporto ed aspetti per riuscire a raggiungere il paese senza essere rintracciata.
Aveva venduto tutto l'oro in cambio di contanti, centinaia di migliaia di dollari, ora cambiati in euro, di cui una parte si era già volatilizzata.
Del resto, la libertà aveva un prezzo.
Finalmente, però, era riuscita ad entrare in Spagna. I notiziari non facevano altro che parlare della loro storia. Il colpo alla banca, l'evasione. Quella faccenda era sulla bocca di tutti, ma non era chiaro come fosse schierata la popolazione. Molte persone circolavano con una maschera di Dalì in volto, altre si guardavano in giro con circospezione.
Ma a Zulema poco importava.
Ora che era riuscita a raggiungere il suo obiettivo, la sua priorità era rendere omaggio a Fatima. Lo desiderava da quando aveva messo piede fuori da quella fottuta prigione.Ancora prima di chiedersi dove avrebbe dormito quella notte, rubò un'auto anonima e si diresse al cimitero.
Non appena si ritrovò davanti alla lapide, non poté fare a meno di ripensare a quegli ultimi attimi prima della tragedia. Non era mai riuscita a dirle che le dispiaceva. Per quanto non avrebbe cambiato nulla della sua vita, se avesse avuto l'occasione di tornare indietro, le dispiaceva.
Posò una mano in corrispondenza del suo nome. Non si erano neanche degnati di mettere una sua foto. E quello, come se non bastasse, non era nemmeno il suo vero nome. E non era mai riuscita a dirglielo.
Ma alla fine, quello era solo uno stupido blocco di marmo, no? Improvvisamente si sentì arrabbiata, frustrata. Agguantò un mazzo di fiori da una lapide vicina ed iniziò a sbatterlo contro la tomba di Fatima, come a voler svuotarsi di tutto quel dolore fin troppo vissuto, a voler dimostrare al mondo che togliergli sua figlia non la aveva fermata dal vivere la vita che voleva vivere. Che quel dolore, alla fine, non era riuscito a distruggerla.
Improvvisamente, una freddezza rigidissima la pervase corpo e anima. Quel momento di debolezza era durato abbastanza.
Si voltò e vide due anziani osservarla con un'aria allibita e contrariata. Li fissò in cagnesco, urlando a gran voce:
- Che c'è?! -
Scapparono immediatamente.
Sbuffò, scuotendo il capo. Lanciò a terra il mazzo di fiori, ormai distrutto, dirigendosi verso l'uscita del cimitero.
Quel commiato non era stato come se lo era immaginata. Del resto, non era una sentimentale, cosa si aspettava?
Attraversò la strada, rendendosi conto che si era fatta ora di pranzo e ancora non si era preoccupata di trovarsi uno straccio di alloggio per la notte. Passeggiò per le vie della città, avvolta da un'aria di mistero conferitale dal cappuccio nero che teneva perennemente sulla testa.
Ad un certo punto, passò davanti ad una lavanderia. Non ci pensó subito, ma dopo qualche metro le venne in mente che la bionda aveva trovato lavoro in una lavanderia, dopo la scarcerazione. Una messa alla prova molto poco entusiasmante. Glielo aveva detto Tere qualche settimana prima dell'arrivo di Raquél, che ora faceva l'assistente sociale.
Tornò indietro sui suoi passi e sbirciò dalla porta vetrata. Ma la lavanderia era vuota. C'era solo una signora anziana e grassa che stava svuotando una lavatrice.
Riprese a camminare, chiedendosi cosa le fosse passato per la testa per fermarsi in quel modo. Cosa le fosse passato per la testa nelle ultime settimane, durante le quali aveva continuato a convincersi che tornare in Spagna aveva un senso per Fatima e per Maca. Aveva sentito il bisogno di rivederla, come se la sua l'esistenza, da quando lei aveva finito di scontare la pena, avesse perso un po' del suo senso. Eppure, l'aveva sempre odiata. Aveva sempre pensato che il mondo sarebbe stato meglio senza una persona come Maca. Che la sua vita sarebbe stata migliore se lei non fosse mai arrivata.
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No me jodas (sequel di -A mi me van a recordar-)
FanfictionSequel di -A mi me van a recordar- Crossover: vis a vis - la casa di carta. Zulema, con parte dell'oro rubato alla banda con l'inganno, decide di tornare in Spagna. Deve andare al cimitero per rendere omaggio a Fatima. E deve trovare Maca. Raquél...