Zulema fece una fatica immane a riprendere conoscenza. Si sentiva intorpidita e faticava a ricordare che cosa fosse successo. Le sembrava di ricordare vagamente la figura di Sierra che le puntava contro una pistola, ma com'era possibile?
Aprì gli occhi e nella nebbia riuscì a distinguere solamente una figura a fianco a lei. Un mal di testa fulminante la pervase immediatamente, ma si sforzò di non richiudere gli occhi. Quella a fianco a lei aveva tutta l'aria di essere Maca, e sembrava che la stesse chiamando.
- Zulema... ? Zulema, mi senti? -
Zulema cercò di parlare, ma tossì violentemente prima di riuscire a pronunciare una parola.
- Maca. - riuscì finalmente a dire, - che cazzo è successo? -
- Non ricordi? - le chiese.
Zulema ci pensò un momento, mentre cercava di tirarsi a sedere, ma un dolore incredibile alla gamba le impedì di fare un qualsiasi altro movimenti. Fu in quel momento che ricordò. Sierra le aveva sorprese nella roulotte e aveva aperto il fuoco per prima, per evitare che potessero difendersi. Le aveva sparato alla gamba per metterla fuori gioco, poi l'aveva colpita alla testa ed aveva perso conoscenza. Si guardò attorno, si trovavano in una specie di seminterrato, un magazzino abbandonato, qualcosa del genere. Era sdraiata a terra, ammanettata ad un anello nel muro; si accorse che anche Maca era legata, ad una catena che pendeva dal soffitto.
- Come stai? Ti ha fatto del male?! - le chiese, preoccupata per il bambino che portava in grembo da ormai più di un mese.
- No, mi ha solo colpita alla testa. Ma non credo sappia che sono incinta. -
- Come cazzo è possibile che ci abbia trovate? E dove sono Raquél e quell'imbecille del Professore? -
- Non lo so... - sussurrò Maca, distratta dal rumore che proveniva da dietro la porta.
Sierra fece la sua apparizione spalancando la porta e sventolando un fucile a pompa con un'aria sadica dipinta in volto.
- Wow, vedo che siete già sveglie! Avete la pellaccia dura. Su di te non avevo dubbi, Zulema, ricordi nella cella di isolamento? Eri conciata peggio di così! - le disse ridendo, poi si rivolse a Macarena: - ma tu, biondina, mi stupisci! -
Maca le sputò, ma ottenne in cambio una testata.
- Zulema... Dov'è il Professore? - disse, rivolgendole uno guardo divertito.
- Oddio Alicia, ti prego. Sei monotona! Ancora con questa vecchia domanda inutile? - le rispose Zulema.
Sierra rise.
- Sai, quando sono entrata nella vostra squallida roulotte pensavo di trovare lui, con la sua ragazza e la bambina. E invece, sorpresa! Hai vinto due lesbiche, Alicia! - esclamò.
Zulema la squadrò, non era sicura di capire.
- Non ci arrivi, Zule? - la prese in giro. - il vostro Professore vi ha tradite! - lasciò sedimentare la notizia, poi continuò: - ho ricevuto una soffiata anonima, un video in cui si vede la targa del mezzo che avete usato per fuggire da casa mia. Ho cercato il GPS e puff, eccovi! Evidentemente ha spostato il localizzatore all'interno del vostro catorcio, prima di scapparsene come un codardo. Quando sono arrivata c'eravate solamente voi nel parcheggio. -
- Figlio di puttana. - mormorò Maca a denti stretti.
- Già, che figlio di puttana! Ha ingannato anche me, non mi importa niente di voi, ma penso che vi terrò qui ancora per un po'. In fondo, abbiamo un obiettivo in comune adesso, no? Vendicarci del Professore! -
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No me jodas (sequel di -A mi me van a recordar-)
FanficSequel di -A mi me van a recordar- Crossover: vis a vis - la casa di carta. Zulema, con parte dell'oro rubato alla banda con l'inganno, decide di tornare in Spagna. Deve andare al cimitero per rendere omaggio a Fatima. E deve trovare Maca. Raquél...