10-Vittoria

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-Comprendo e noto il vostro impegno, ma propongo di ordinare una pizza-Propone la nana dopo aver assaggiato '' il pollo''.
-Potevate fare dei semplici tramezzini. Perchè mai vi siete improvvisati chef!-Si lamenta invece Valentino.
È perennemente affamato e potrebbe mangiarci tutti se non troviamo qualcosa da mangiare.
Gianni e Davide abbassano lo sguardo tristi. Mi dispiace per loro.
-Asia le patate sono recuperabili.-Le faccio notare e mentre le assaggia aggiungo: -Ordinate qualche teglia di pizza.
Voi- Dico indicando Gianni e Davide-Venite con me và- E mi seguono in silenzio sotto lo sguardo confuso di Mirko e quello minaccioso di Lele.
Dico a Gian di prendere la porzione di patatine dal centro del tavolo e andiamo in cucina.
Riposiziono le patate sulla cartaforno nella teglia con un po di rosmarino le lascio cuocere nel forno insieme a una spennellata di burro.
-Avete sbagliato la cottura-Dico sorridendogli -La prossima volta guardate una ricetta-Aggiungo ridendo e mi seguono.
-Mi dispiace tanto-Dice Gian e Davide annuisce assecondandolo.
-È tutto apposto, tra qualche minuto ceneremo tutti insieme.-Dico stringendo la spalla a Gianni.
Ho visto Asia interagire così con i ragazzi e non sapendo cosa fare l'ho imitata. L'ambrato alza il viso e mi sorride alquanto imbarazzato.
-Tory hai 5euro per quello della pizza?-Mi chiede Mirko entrando in cucina col fiatone.
Prendo la carta dalla cover e gliela passo. -Paga tutto,offro io...il pin lo sai.- Contrariato annuisce e se ne và con la mia carta.
-Avremmo dovuto pagare noi.-Dice Davide, ma lo fermo, prima che riesca ad aggiungere altro.
-È solo l'inizio di una lunga convivenza...ne avrete l'occasione.-
Prendo le patate dal forno e l'odore si espande fino in sala d apranzo.
-Grazie a Dio ci siete voi-Dice Valentino lasciando un bacico sulla guancia sia a me che ad Asia.
Ci sediamo finalmente a mangiare e ci complimentiamo con Asia per la scelta della pizzeria.
Davide e Gianni cenano in un triste silenzio, finchè, -Cucinate anche domani vero?-Gli chiede Vale con la bocca piena e scoppiamo tutti a ridere.
Eccetto Mirko che sembra essersi paralizzato. È seduto vicino a Gian che gli ha appena fatto vedere qualcosa da sotto il tavolo. Davide gli mima qualcosa con le labbra, ma non capisco.
-Lele- Dice dopo un po Gian e quando a Mirko cade la forchetta per terra gli doniamo la nostra massima attenzione.
-Lele-Ripete
- Ti sei accorto di qualcosa di diverso dalle tue fan page?-
-No, perchè?-Chiede.
-Amore...-Gli sussurra Mirko, ma Gian non gli permette di parlare.
-È nata una nuova ship, o meglio, a causa di mancanza di vostri contenuti insieme, la ship mia e di Mirko è cresciuta ulteriormente. Non battiamo la vostra, ma sono dei dati preoccupanti.-Gli dice.
Lele si blocca.
-Recupereremo con le dirette di questa settimana, è tutto sotto controllo-Prova a dire Mirko.
Non sta più mangiando nessuno e in questa stanza c'è troppo silenzio.
-Ho perso tantissimi lettori da quando siamo entrati in questa casa, credevo fosse per i gossip-Spiega.
-Da quel che mostri sui social sembra che tu abbia abbandonato noi- Gli dice Davide indicando Gianni e Mirko .
-Le persone con la quale hai iniziato questo viaggio per stare con gli altri.-
-Davvero pensano questo?- Gli poso una mano sulla coscia sotto al tavolo senza farmi vedere.
-Se non cambiano idea cosa succede?-Chiede.
-Pensiamo a come far smentire queste stronzate prima che intervenga l'agen...-Inizia Mirko.
-Se perdi altri lettori sei fuori dal progetto... casa compresa-Gli dice Davide e vedo Asia sbiancare.
-Non lo possono fare... abbiamo firmato un contratto...-Inizia Asia.
-Hanno il comando di tutto e tutti-La ferma Vale che era stato in silenzio fino a quel momento.
-Lè tranquillo, abbiamo anche l'album di figurine con la nostra pagina.-Gli ricorda Mirko.
-Pensano che li prendiamo per il culo. Che io li prendo per il culo.
Non sono tranquillo, non va affatto bene.-Urla.
-Non sei solo Lè-Gli ricordo.-
-Qualsiasi cosa che dirai ai lettori sarà confermata dagli altri, così da essere più credibile-Gli dico e gli altri annuiscono. -Risolveremo questo problema, ora non ci pensare.
Oggi hai già lavorato tanto.-Gli dice Davide e gli allunga una birra dal mobiletto lì vicino. Lele sorride all'amico e stappa la bottiglia portandosela alla bocca, mentre, sia io che Mirko lo guardiamo preoccupati.
Sono più preoccupata del fatto che sta bevendo che del fatto che rischia di perdere il lavoro.
So per certo che insieme a Mirko e gli altri riusciranno a risolvere il problema e che l'agenzia, grazie al potenziale del mio ragazzo farà di tutto per rimetterlo in carreggiata.
-Io e Mirko, questo pomeriggio, abbiamo iniziato il tuo libro-Dico alla mia amica dall'altra parte del tavolo per cambiare argomento.
Hanno tutti una birra tra le mani, eccetto io e Mirko.
Anzi, il castano quando ha visto Lele aprire la seconda bottiglia ne ha bevuta una gran quantità senza farsi vedere.
-Non voglio spoiler-Dice Lele.
Ha bevuto più di tutti, ma è lucido.
Regge molto bene l'alcool .
-È interessante e mi ha incuriosito-Le dico. -Potevi anche andare avanti,io l'avrei ripreso da quel punto, appena ci sarebbe arrivato Lele-Mi dice.
Il mio ragazzo, però, ride leggermente.-Hai fatto bene a non andare avanti, magari poi mi sbattano fuori.-Dice.
-Cazzo Lele fai sul serio?!, non è il momento di farsi prendere dalle emozioni. Non è ancora stato confermato nulla.- Gli urla Miky sbattendo un pugno sul tavolo. Gianni e Asia sobbalzano spaventati.
-Ha ragione lui-Dice semplicemente Davide, dando ragione al castano, lasciandoci stupiti.
-Voglio solo uscire-Dice il mio ragazzo pronto ad alzarsi dalla sedia.
Questa volta a fermarlo è Davide.
Anche lui è lucido e fissa l'amico arrabbiato e deluso.
-Credevo avvessi capito l'inutilità dello scappare dalle situazioni-Gli dice provando, inutilmente a mantenere la calma.
Lele, infatti, si irrigidisce.
-È così, ma siamo troppi in questa stanza- -Lele perfavore.-Lo prega Mirko.
Non è mai pronto nel vederlo crollare...sgretolarsi sotto i suoi occhi.
Il nostro ragazzo si sta sgretolando troppo velocemente e non riusciamo a fare nulla, perchè i cocci hanno formato delle mura impenetrabili.
-Spero non vi dispiaccia se vi aiuto la prossima volta a sparecchiare.-Dice e lascia la stanza in silenzio.
-Miky-Lo richiamo afferrandolo per un polso.
-Lasciamogli qualche minuto.-
Aiutiamo, così, gli altri a sparecchiare, anche per alleggerire la tensione.
-Ha un metodo del cazzo dell'affrontare le situazioni-Urla all'improvviso Davide sbattendo il pugno sul bancone della cucina.
Lo osservo sullo stipite della porta, mentre Gianni gli prende accuratamente la mano e controlla che non si sia fatto male.
-Perchè cazzo gli hai dato una bottiglia di birra in un momento come questo?-Gli urla il mio ragazzo.
Dovrei fermarlo, ma mi pongo la stessa domanda.
-Ne aveva bisogno per godersi almeno la serata. È tutto il giorno che lavora come un pazzo per poter passare del tempo con voi.-Gli spiega provando a mantenere inutilmente la calma.
-La tua è stata comunque una mossa sbagliata.-Gli dice a denti stretti Mirko. Hanno ragioni entrambi.
-È Lele, è fatto così. Ma nei suoi panni reagirei allo stesso modo se non peggio-Dice la nana.
-Nello stesso momento in cui sta realizzando il suo più grande sogno, si sta, anche, sgretolando.-Aggiunge
-Dovevate esporvi in modo diverso.-Dice Valentino e non posso far altro che dargli ragione.
-Io non volevo nemmeno che lo venisse a scoprire stasera, dopo che ha lavorato tutto il giorno.-Urla il mio ragazzo passandosi, ripetutamente, le mani tra i capelli.
-Perchè da quanto lo sai?-Gli chiedo curiosa inarcando un sopracciglio, mentre stringo le braccia al petto.
Asia e Valentino si spostano da davanti a me e si girano tutti sconvolti a guardarmi. Probabilmente per il modo con cui mi sono intromessa.
-L'ho saputo poco prima che aprissero l'argomento.
Gianni mi ha fatto vedere dei dati a riguardo, mentre mangiavamo.-
-Quando cazzo avresti pensato di dirglielo eh!-Riprende ad urlargli contro Davide.
È una persona impulsiva.
Infatti, quando prova ad avvicinarsi minacciosamente a Mirko sia Vale che Gianni si intromettono per fermarlo.
-Siete ridicoli-Dico a bassa voce e mi osservano tutti stupiti.
-È Lele, il vostro più caro amico.-Gli ricordo. -Che reazione vi aspettavate da lui?!-Aggiungo alzando, anche io, la voce.
-Che saltasse di gioia, che piangesse qualche minuto e che poi, magari, gli passasse tutto?!-
-Il problema rimane, e litigando... può solo peggiorare-Dico.
Esco dalla stanza seguita da Miky.
Sa bene dove sto andando.
-Sarà in giardino-Dice quando mi dirigo in camera.
In silenzio cambio la mia rotta e proseguo verso il giardino.
Una volta all'area aperta, lo troviamo seduto sul dondolo.
Strofino, più volte, le mani sulle braccia a causa del freddo di Milano. -Amore-Sussurriamo contemporaneamente sia io che Mirko.
Sorride e apre le braccia.
Ci posizioniamo ai suoi lati e mi stringo al suo petto, mentre il castano circonda entrambi con le braccia.
-Non dovevate uscire così... non voglio che vi ammaliate.-
-Ah scusa papà-Dico ridendo per sdrammatizzare la situazione.
-Lè...- Lo richiama Mirko.
-Non so se ne voglio parlare ancora... se ne parliamo domani cambia tanto?-Gli chiede quest'ultimo.
-No-Gli sussurriamo entrambi.
-Davide si è ubriacato?-Chiede preoccupato. Mirko sbuffa.
-Non penso berrà altro-Gli dico.
-Ha provato a metterti le mani addosso?-Chiede poi guardando Mirko che abbassa lo sguardo imbarazzato.
Davide è molto più alto e muscoloso di Miky che non può far altro che provare ad evitare in tutti i modi possibili uno scontro con lui. -Vi ho sentiti che urlavate.-Aggiunge.
-Non c'è riuscito.-Gli rispondo io.
-Quando fà così è antipatico...-Si limita a commentare Miky, mentre Lele resta in silenzio.
-Tory vai dentro prima che ti prendi qualcosa.-
-Ti raggiungiamo subito-Aggiunge Miky e annuisco.
-Vi aspetto in camera.- E mi dirigo tremante, a causa del freddo, nella nostra stanza.
Non incontro nessuno e mi muovo silenziosamente all'interno della casa.
Sento ancora qualche rumore dalla cucina, ma le acque sembrano essersi calmate.
Una volta in camera metto il pigiama, prendo il libro e mi posiziono sotto le coperte.
Continuo a tremare per il freddo del materasso che a causa della loro assenza ci sta mettendo un eternità a riscaldarsi e risulatare accogliente, come se fosse una seconda casa.
Troppo curiosa continuo a leggere il libro e sono più che convinta che la persona che viene descritta sia Lele.
Leggo con attenzione il discorso che la protagonista sta avendo con questo ragazzo: <-Ho incontrato una ragazza. Era molto spaventata ma al posto di aiutarla mi sono fatto prendere dalle emozioni... ho paura-
-In che senso?-Gli chiede la protagonista. -Non so il suo nome, non ho la più pallida idea di chi sia, ma è la seconda volta che la incontro e mi sta facendo provare delle emozioni che mi spaventano-
-È quasi amore-Gli dice.
-Ma tu mi hai detto che hai già conosciuto l'amore della tua vita.-
-Si ma sto provando delle emozioni forti come per tu sai chi, solo che sono diverse. Non sono paragonabili a quelle che provo con il mio amore.- >
Poi Asia ha espresso una riflessione personale sull'amore.
Chiudo il libro e lo poso sul comodino.
Sono consapevole che il rapporto che hanno con me è diverso da quello che hanno tra di loro.
Credo sia normale, poiché anche io ho un rapporto differente e provo emozioni diverse con ognuno di loro.
Spero solo che leggendo il libro, qualche fan, non abbia capito si parli di Lele.
Anche se ne dubito, perchè lui e il personaggio sono uguali sia caratterialmente che fisicamente.
La porta della stanza si apre rivelando un Lele molto più rilassato e un Mirko malizioso.
Dopo che Mirko si leva velocemente la maglia apro le braccia e si butta a peso morto sul letto.
Lasciando la mia carta sul comodino. -Approposito devi smetterla di tenerla nella cover del telefono, non è sicuro.-Mi dice. Annuisco, ne sono consapevole.
Lele è in bagno, probabilmente si sta lavando i denti.
-Siamo proprio belli-Mi dice il mio ragazzo spostandomi una ciocca di capelli dal collo per scoprire il succhiotto fatto da Lele. Quando il nosto ragazzo torna dal bagno mi sposto ai lati del letto facendolo sdraiare al centro.
Per questa notte mi sembra giusto cedergli il mio posto.
Si sdraia a pancia in sù e poso la guancia sulla sua spalla, finchè Mirko, tenendosi con le braccia ai lati del corpo di Lele si avvicina pericolosamente al suo collo per lasciargli un succhiotto.
Lele geme più volte senza trattenersi e mi eccito un po.
Gli lascio diversi baci vicino al succhiotto che gli ho lasciato qualche ora fa e sorrido quando lo vedo rabbrividire.
-Questo è dell'ottimo materiale per le pagine di gossip.-Gli dice Mirko sorridendo.
Mi avvicino al castano e gli lascio un casto bacio sulle labbra sotto lo sguardo attento del ragazzo dagli occhi color cioccolato.
Faccio lo stesso anche con Lele e sorrido chiudendo gli occhi.
-Vi amo-Sussurra Lele addormentandosi dopo una giornata ricca di impeni lavorativi.

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Tre cuori agitati Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora