Capitolo VI - Lacrime

202 9 7
                                    

Rimase seduto, con gli occhi sgranati, le lacrime rigavano copiosamente il suo candido viso e il suo respiro era irregolare, quell'incubo lo aveva spaventato, davvero Jimin e Taehyung potrebbero arrivare ad un gesto simile?

No, sicuramente non avrebbero mai fatto qualcosa del genere, Jungkook ne era convinto, ma c'era qualcosa che gli aveva lasciato un dubbio, l'ansia sullo stomaco, perché quando sognò di vedere quelle luci lampeggianti blu e rosse, aveva come l'impressione che fosse vero?

Non ricordava di aver vissuto un evento del genere, ma gli sembrava una sottospecie di presagio, credeva di aver fatto un salto nel futuro vivendo solo quell'attimo, poteva ben ricordare l'odore ferroso del sangue.

Scosse la testa e corse in bagno a lavarsi il viso, si sentiva agitato, era tremante, si guardò allo specchio e si spaventò di se stesso, aveva delle occhiaie da far paura ed era tremendamente pallido e magro, le sue guance erano scavate, segno evidente che aveva perso un bel po' di chili.

Si tenne dai bordi del lavandino, si sentiva davvero agitato e stava molto male, ricordò di essersi portato dietro gli antidepressivi e al sol pensiero capì che ne aveva di bisogno, doveva stare meglio e solo quelle dannate pillole avrebbero potuto farlo stare bene.

Si diresse nuovamente verso la camera, fiondandosi sul borsone, lo svuotò sul pavimento ed ecco che quella piccola ciotola marrone di plastica rotolò fuori.

La prese tra le mani e tirò fuori due pasticche e le ingoiò, senza bisogno d'acqua, ormai si era abituato ad ingoiarle così, da sempre aveva il vizio di farlo di nascosto, gli vennero prescritti dal suo psicologo quando gli diagnosticò la depressione, lo aveva avvertito di non abusarne.

Ma non ci riusciva, ogni qual volta che stava male non riusciva a resistere, quelle pasticche erano diventate fondamentali ma, come temeva, stavano iniziando a non fare più effetto.

Rimase seduto per terra, con le spalle appoggiate al muro, il suo sguardo era vuoto, i suoi occhi erano persi in un punto cieco, perché non riusciva a stare meglio?

Il fiato si fece sempre più corto, i suoi occhi scrutarono il comodino, notando una forbice... il suo sguardo vagò dalla forbice ai suoi polsi, fu solo allora che si alzò da terra.

...

L'indomani mattina arrivò abbastanza presto, erano tutti già pronti, alla hall dell'hotel, stavano aspettando Jungkook per andare a fare un giro della città e a fare colazione in un café giapponese*.

-Ah che bello, finalmente posso mangiare i dango!- esclamò Taehyung su di giri, non vedeva l'ora, aveva sempre voluto mangiare quel dolce giapponese che vedeva spesso ritratto sugli anime e finalmente avrebbe avuto l'opportunità, se solo il maknae si fosse dato una mossa.

-Io non so cosa prendere...- disse Yoongi con uno sguardo pensieroso. -Penso un buon caffè.... amaro, voglio sentire per bene il gusto dei chicchi!- esclamò mentre Hoseok gli tirò una manata su per le spalle, in modo poco delicato.

-Tu lo prendi sempre il caffè amaro, su un po' di fantasia, siamo a Tokyo!- esclamò Hoseok iniziando a ridere non appena notò gli istinti omicidi del maggiore.

Mentre i due iniziarono a picchiarsi in modo scherzoso, Namjoon rivolse a Jimin un'espressione alquanto preoccupata, si stupiva che il maknae stesse ritardando così tanto, non era da lui, era convinto che, dalla risata che aveva fatto il giorno prima sul furgoncino, stesse meglio, ma a quanto pare si sbagliava. -Jimin, non credi che sia il caso di andarlo a chiamare o comunque di andare a control...- si interruppe quando notò Jungkook arrivare, aveva un maglioncino un po' troppo largo per lui, le maniche erano lunghissime, arrivavano a coprirgli quasi completamente la mano, lasciava intravedere solo le dita, ed era molto lungo anche sull'addome, gli copriva un quarto della coscia, solitamente era Jimin ad indossare dei maglioncini del genere, che avesse apprezzato lo stile?

WRONG LOVE \\\ taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora