Capitolo XVIII - Rainism!

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Quei due giorni passarono in fretta e la tensione si fece largo tra i ragazzi che di lì a pochi minuti avrebbero dovuto debuttare in Rainism senza la presenza fondamentale dei loro due compagni bensì con quella di due sconosciuti, o almeno era quello che PD-Nim gli fece credere.

Il più teso di tutti era proprio Yoongi, batteva nervosamente il piede per terra e sbuffava di continuo. -Perché cazzo non arrivano quei due?- si domandava continuamente mentre Namjoon, il leader del gruppo, cercava in ogni modo di calmarlo, anche se ogni parola era vana.

-Cerca di stare calmo, vedrai che arriveranno presto...- disse quest'ultimo poggiandogli una mano sulla spalla che fu malamente spinta via, sapeva che l'unica cosa che poteva calmare il ragazzo era la presenza di Jimin, però, purtroppo, lui non era lì, non poteva aiutarlo.

-No che non sto calmo, cazzo!- esclamò sempre più nervoso, cercando comunque di non urlare. -Ci mancano i due vocalisti fondamentali, tralasciando il fatto che senza Jungkook siamo nella merda, ha le tutte le parti principali, come cazzo facciamo?!- era ormai preda dell'agitazione, nessuno avrebbe avuto modo di calmarlo e se continuava così avrebbero rischiato di mandare tutto a rotoli.

Taehyung, d'altro canto, si sentiva ansioso, aveva come una strana sensazione all'altezza dello stomaco, mentre Yoongi continuava a prendersela con i suoi compagni, lui invece se ne stava in disparte con il telefono tra le mani, continuava a rileggere uno strano messaggio che Jungkook gli aveva mandato un'oretta prima.

Jungkook

ultimo accesso alle ore 16.30

|Tieni gli occhi ben aperti quando sarai lì... Guarda il cubo.| 16.29

Non riusciva a capire il perché di quelle parole, forse voleva soltanto che si concentrasse sul ballerino che sarebbe uscito dal cubo in modo tale da coordinarsi con lui, ma c'era un qualcosa di misterioso in quelle parole.

Tuttavia, Taehyung, si sentiva sempre più agitato e l'ansia stava diventando sempre più forte, divorava il suo stomaco senza alcuna pietà, non se la sentiva di debuttare quel giorno, voleva chiamare Jungkook, sentire ancora una volta la sua voce e restare a letto, sotto le coperte, lontano da tutti i fans che, ormai, li attendevano impazientemente.

Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto non appena vide un ragazzo minuto, tutto incappucciato, avvicinarsi silenziosamente a loro. -E tu chi cazzo sei?!- gli chiese Yoongi subito dopo essersi messo di fronte al ragazzo, bloccandolo contro al muro.

Taehyung cercò di dire qualcosa ma il suo hyung iniziò ad aggredire quel ragazzo. -Che c'è? Sei per caso sordo oppure muto?- il suo tono era arrogante e pieno di rabbia, tutti temettero il peggio tuttavia lo hyung sembrò calmarsi non appena il ragazzo gli sussurrò qualcosa.

Qualche istante prima...

-Jungkookie stai tranquillo, sono sicuro che andrai benissimo!- esclamò Jimin portandosi il cappuccio della sua felpa sulla testa, i due ragazzi erano riusciti a non farsi scovare da nessuno dei suoi compagni ed in quel momento si trovavano dentro il cubo posto sul palco. -Focalizzati sulla fine di tutto ciò... A quando torneremo finalmente a casa in compagnia dei nostri hyung!-

Jungkook sorrise ed annuì timidamente, apprezzava davvero molto che Jimin gli era stato vicino e che stava facendo di tutto per tranquillizzarlo ma non ci riusciva, si sentiva estremamente nervoso ed ansioso, le sue gambe tremavano ed aveva paura di sbagliare o, peggio, che i suoi compagni si sarebbero arrabbiati a quell'improvvisata. -Tranquillo hyung... ora vai dai nostri compagni... Tra poco inizieremo...- gli sussurrò però, prima che Jimin potesse andarsene, lo abbracciò. -Grazie hyung, grazie di tutto...- e solo allora lo lasciò andare.

WRONG LOVE \\\ taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora