Capitolo IV - Cuore in subbuglio

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-Cosa significa... questo?-

Fu una domanda appena sussurrata ma che i due udirono come se fosse stata urlata, si poté percepire bene l'imbarazzo che vagava nel silenzio di quella stanza: i due non stavano facendo nulla eppure ebbero paura della reazione che avrebbe potuto avere Jimin, il suo sguardo era come scioccato.

Taehyung si alzò, lasciando il minore sdraiato sul letto con un'espressione spaventata e imbarazzata, doveva dire qualcosa, era sicuro che tra i due era successo qualcosa di grave la sera prima, quando Jungkook stette male. –Non è come credi, sono inciampato a causa di quei vestiti, dovevo solo riprendere la mia maglietta...- gli disse indicando prima i vestiti a terra e poi la sua maglietta, ancora piegata, appoggiata sul fondo del letto.

Era geloso, Jimin sentiva che il suo sangue stava ribollendo nelle vene, ignorò quello che gli venne detto, voleva solo portare Jungkook via con sé, non poteva lasciarlo ancora tra le sue braccia, infatti si avvicinò al letto e tirò il più piccolo dal braccio, in modo tale che si alzasse, e lo portò via, trascinandolo ancora dal suo esile braccio.

Lo portò dentro la loro camera, accertandosi di chiudere la porta a chiave, e lo bloccò contro il muro, senza lasciargli una via di fuga, non voleva fargli del male, voleva solo dirgli quello che provava. –Tu sei mio Jungkook...- gli disse diretto, notando che il ragazzo tremava come una foglia, era agitato, lo sapeva bene.

-I...io non capisco Jimin hyung...- gli rispose il maknae, si sentiva sempre più confuso, capì solo in quel momento che Jimin e Taehyung, probabilmente, volevano la stessa cosa, anche se con il secondo fu, inizialmente, un incidente, ma cosa voleva lui?

E, soprattutto, da chi era realmente attratto e perché non riusciva a fare a meno di entrambi?

-Mi piaci molto Jungkook e non riesco... a lasciarti tra le braccia di Tae... io so di averti fatto stare molto male...- gli sussurrò per poi baciarlo dolcemente sulla fronte.

Il maknae non riuscì a resistergli, si sentiva strano, voleva le labbra di Jimin, desiderava le sue mani su tutto il corpo; inconsciamente gli prese il viso tra le mani e lo baciò, le loro lingue si unirono in una danza rude e lussuriosa, le mani del maggiore scivolarono lungo la sua schiena fino a tastargli il sedere. (giuro che è una taekook)

I loro corpi andarono uno contro l'altro, entrambi si volevano, scivolarono sul letto e iniziarono a spogliarsi, restando con i boxer e guardandosi negli occhi.

Jungkook si trovava proprio sotto al suo compagno, sentiva il suo sguardo addosso che lo squadrava e questo lo imbarazzava molto, ma poco dopo, il maggiore iniziò a baciare ogni centimetro della sua pelle.

Quando arrivò sulla scapola si soffermò e iniziò a succhiare dolcemente la pelle delicata che gli fece scappare un lieve gemito; quei baci erano come una droga per lui.

D'un tratto chiuse gli occhi e pensò a Taehyung, una decina di minuti prima si trovava nella stessa posizione di Jimin, ovvero proprio sopra di lui, ma degli inspiegabili sensi di colpa si fecero strada nel suo stomaco.

Jimin stava per privarlo dell'unico indumento che lo copriva ma lo bloccò, non poteva continuare ad andare avanti, doveva chiarirsi le idee, non poteva prenderlo in giro. -T-ti prego... fermati...- si sentiva come se stesse tradendo Taehyung, non riusciva a spiegarsi il perché di ciò.

L'altro si fermò e squadrò il viso rosso del ragazzo, notando le labbra tremanti. -Cosa c'è? Non ti senti pronto?- gli chiese giocando con le ciocche della sua frangia.

Jungkook scosse la testa, decise che era il caso di parlarne con lui, anche se in modo superficiale. -Sono confuso io... non riesco a capire cosa voglio... ti prego di darmi del tempo prima... di fare un passo così importante...- sussurrò. -Voglio esserne sicuro...-

WRONG LOVE \\\ taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora