Capitolo II - Sensi di colpa e di gelosia

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-No-non toccar-rmi... Stammi lo-lontano....-

Era bastata una frase per far sì che Jimin si sentisse sempre più in colpa, non era riuscito a controllare la sua rabbia e lo aveva ferito profondamente, tralasciando il fatto che lo aveva ignorato per giorni.

Voleva farsi perdonare ma non sapeva come fare, sperava tanto che Jungkook dimenticasse tutto con una dormita ma era ben consapevole che non sarebbe stato così, probabilmente aveva persino perso la sua fiducia e questo lo faceva star male.

Si sedette sul suo letto, era alla destra di quello di Jungkook, e lo guardò, era sdraiato e gli dava le spalle; di tanto in tanto lo sentiva singhiozzare, ricordava fin troppo bene le parole che gli vennero dette ed erano come delle lame al cuore.

-Jungkook.. Dimmi come posso farmi perdonare...- gli sussurrò ma proprio in quel momento entrò Yoongi, senza bussare ovviamente.

Squadrò i due con uno sguardo di colui che la sapeva lunga. -Ora mi devi spiegare che cazzo è successo tra voi due.- disse, con un tono freddo, rivolto a Jimin.

L'altro abbassò lo sguardo e, mentre si toglieva le scarpe, gli rispose: -Abbiamo discusso poco prima del concerto, preferirei non parlare dei dettagli in questo momento, Yoongi.-

-Ma cosa avete nel cervello?!- Esclamò irritato Yoongi. -Litigare prima di un concerto, ma lo sapete quante scartoffie dovrà compilare il nostro manager e dei soldi che ha perso per organizzare tutto? Abbiamo un impegno, soprattutto nei riguardi dei nostri fans e noi non possiamo comportarci così!- il ragazzo non voleva essere cattivo, ma alla fin dei conti, pensava, che se proprio avrebbero dovuto discutere avrebbero potuto aspettare la fine del concerto.

Anche se era strano, Jimin e Jungkook non avevano mai litigato prima di allora, erano sempre andati d'accordo e, qualcosa gli diceva, che la colpa era proprio di Jimin, notò come si era comportato quando il compagno si era sentito male, non era un comportamento indifferente: aveva la paura negli occhi.

Jungkook, che era rimasto ancora di spalle, si asciugò,con il dorso della manica, gli occhi, senza farsi notare dai due. -Non succederà più.. In fin dei conti è... stata colpa mia..- iniziò sussurrando. -Mi dispiace, mi... s-scuserò con tutti quanti domani mattina.-

-No, non devi.- gli rispose Jimin, non era affatto colpa sua, lui lo sapeva bene. -Yoongi, cercheremo di risolvere la questione.-

Il ragazzo annuì e solo allora uscì e si chiuse la porta alle spalle, mentre Jimin si spogliò, andando a mettersi una maglietta bianca a mezze maniche ed un pantalone della tuta grigio.

Jungkook sprofondò nel sonno, forse era persino svenuto, stava ancora molto male e fu meglio così dato che non voleva parlare con Jimin.

Il maggiore se ne accorse solo dieci minuti dopo che il ragazzo si fosse addormentato e pensò che solo in quel momento avrebbe potuto cambiarlo e fargli mettere qualcosa di più comodo.

Dalla cassettiera prese il suo pigiama celeste e si avvicinò al ragazzo dormiente; si sedette al lato del letto e, poggiando il pigiama sulle cosce, tirò su Jungkook, tenendolo dalla schiena con un braccio e usando l'altro per sbottonargli la camicia e togliergliela, successivamente poggiò il ragazzo sul cuscino e delicatamente gli infilò la maglietta, prima dalla testa e poi fece uscire le braccia.

In seguito andò a sbottonargli i pantaloni e a toglierglieli per poi mettergli quello del pigiama, una volta che ebbe finito, alzandogli le gambe, e quindi tenendole dalle ginocchia, gliele mise sotto la coperta.

Lo coprì per bene, rallegrato dal fatto che non si fosse svegliato, e si sedette nella scrivania, accese il computer e attivò la webcam su vlive, per iniziare una diretta.

Aspettò le fans connettersi, infatti in pochi secondi le persone connesse alla diretta erano più di ventimila. -ciao armyy! Come sempre siete tantissimi!- Esclamò sorridendo dolcemente e tirando all'indietro i suoi capelli.-Volevo tranquillizzarvi per quanto successo al concerto di oggi...- disse, spostandosi alla destra della visuale, lasciando intravvedere Jungkook mentre riposava sul suo letto, tutto coperto. -Jungkook adesso sta riposando come vedete, non si è ripreso completamente però non state in ansia, non è nulla di grave!- sorrise di nuovo e ricoprì la visuale. -è un periodo molto stressante per noi e non vi mento se vi dico che abbiamo bisogno di una pausa! Adesso è meglio che stacco, non voglio disturbare Jungkook mentre riposa... Salanghae army, grazie per sostenerci sempre.-

Chiuse la diretta e anche il computer e si buttò a pancia in giù sul suo letto "almeno staranno più tranquilli così" pensò per poi chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo.

L'indomani mattina, alle undici e mezzo, Jungkook finalmente si svegliò, stava molto meglio rispetto al giorno prima, anche se il suo corpo continuava a tremare.

Si alzò lentamente, notando che Jimin non era lì e che indossava il proprio pigiama, non si ricordava di averlo messo la sera prima.

Decise di andare nella loro sala prove, era sicuro che tutti erano ad allenarsi, lui non ci sarebbe riuscito dato che per camminare doveva aggrapparsi dal muro.

Non appena entrò, tutti si voltarono verso di lui sorridenti e corsero ad abbracciarlo, tranne Jimin che continuò ad allenarsi.

Taehyung, particolarmente, lo strinse a sé e gli scompigliò i capelli. -Non dovresti essere qui Kookie, sarebbe meglio se fossi rimasto a letto, ti avremmo portato noi il pranzo!- esclamò contento di vederlo in piedi.

-Esatto!- aggiunse Hoseok. -Stavamo pensando di farti una sorpresa per mangiare tutti insieme in camera tua... Ma ormai sei qui!- esclamò e rise alla fine facendo un finto broncio.

Jungkook accennò una piccola risata e abbassò lo sguardo, si sentiva davvero molto triste, tutto quello che voleva nei giorni scorsi erano le attenzioni da parte di Jimin ed ora invece si sentiva vuoto, triste, era arrivato a prendere più pasticche del solito e sentiva che non avrebbe retto a lungo da solo.

Fortunatamente Taehyung gli era sempre vicino, proprio come un fratello maggiore che si prende cura del proprio fratellino.

-Cerca di riprenderti presto, che senza il nostro maknae le coreografie non sono le stesse!- Esclamò Jin dandogli due colpetti dolci sulle guance.

-E ricorda quello che ti ho detto ieri, tienilo sempre a mente.- gli disse Namjoon sorridendogli.

"Maknae ricorda che noi, prima di essere dei compagni di band,

siamo una famiglia, potrai contare sempre su tutti noi!"

Jungkook annuì e abbassò lo sguardo, non voleva dire a tutti ciò che fosse successo, aveva paura che se la sarebbero presa con lui e che lo isolassero dal gruppo a causa sua.

In cuor suo voleva perdonarlo, in fondo era innamorato di lui e sapeva che i sentimenti erano ricambiati, ma in questo momento era troppo triste, sentiva solo la voglia di farsi del male.

Già, voleva provare un dolore corporeo più forte di quello che aveva nel cuore, fu così che con la mano destra strinse il polso sinistro.

Quel gesto non sfuggì a Taehyung, lo prese dalle spalle e lo spinse contro di sé, lasciandogli affondare la testa nel proprio petto. -Non farti del male Jungkook...- gli sussurrò all'orecchio. -Con me puoi sfogarti, dopo vieni in camera mia così ne parliamo e poi, magari, vediamo un film insieme..- continuò a sussurrargli dolcemente.

Il più piccolo annuì e si sentiva al sicuro tra le braccia di Taehyung, mentre Jimin, assistendo al loro abbraccio, sentì una fitta invadergli lo stomaco, si sentiva geloso di quell'abbraccio, non voleva che qualcun altro toccasse così il suo Jungkook. (jimin ti darei tante di quelle botte)

-J...Jungkook...- lo chiamò e si mise di fronte a lui, chinando il capo. -Ti prego perdonami...-

Continua...

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WRONG LOVE \\\ taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora