/Di nuovo insieme/

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"E mi hai dipinto il cuore di nero,
e credimi che sbagli
se pensi che io non ero qua.
Ma adesso tu mi hai dipinto di nero
già lo so, già lo so.
E mi hai dipinto il cuore di nero,
e credimi che sbagli
se pensi che io non ero qua.
Ma adesso tu mi hai dipinto di nero
già lo so, già lo so"
Blind - Cuore Nero.

(L'ascolto della canzone è facoltativo.)

Due giorni dopo, le cose per la Raimon erano completamente cambiate. Dopo la partita con la Royal, Jude li aveva convocati per parlare del piano per spodestare Alex Zabel. I ragazzi avevano accolto con gioia questa proposta e decisero di accettare, a patto che alla guida della loro squadra, rimanesse l'allenatore Evans. Stéphane sapeva già ogni cosa e visto che non poteva essere l'unica a rifiutarsi, annuì mostrando un sorriso di circostanza. Non voleva partecipare perché sapeva che l'occhialuto, si sarebbe in qualche modo aggregato al team. Ora che le cose con Mark stavano finalmente procedendo per il verso giusto, desiderava non rovinare quello che stavano costruendo con tanto impegno per colpa di una delle sue solite cazzate e con il rasta, ne aveva già fatte fin troppe.
Quell'uomo dall'aria così misteriosa, furba ed accattivante, scatenava i suoi ormoni assopiti da tempo. Quando spostava gli occhiali nei capelli lasciando intravedere quelle due pietre rosse, il cuore della ragazza smetteva di battere: non aveva mai visto niente di più bello. La provocava, sapeva tenerle testa e attirare la sua attenzione; il suo modo di sfiorarla, l'impeto con cui quelle labbra sottili si erano poggiate prepotentemente contro le sue, la mandavano fuori di testa. Tuttavia, c'era un però: egli non desiderava una storia seria e glielo aveva confessato guardandola dritta negli occhi. Proprio per questo, ella aveva iniziato a guardarsi altrove. Con il castano dalla strana fascia arancione nei capelli si trovava a suo agio, sapeva di potersi fidare ma soprattutto, c'erano tutti i propositi per considerarlo il suo futuro fidanzato. Metteva il cuore nel suo lavoro e allo stesso modo, nel dimostrarle quanto a lei ci tenesse davvero.
<<Posso sapere cosa ti turba così tanto?>> Domandò Anita, interrompendo gli ingarbugliati pensieri dell'amica.
<<Sento di essermi quasi innamorata di Mark ma allo stesso tempo, ho paura possa succedere qualcosa con Mr.J.>> Rivelò il suo segreto timidamente, sentendosi quasi in colpa nel provare dei sentimenti per entrambi.
<<Non vorrei essere nei tuoi panni. Se penso che li vedrai insieme ogni giorno, mi sento male io per te.>> Rispose senza incoraggiarla per niente. Purtroppo però, non aveva tutti i torti: come avrebbe fatto a fare finta di nulla?
<<Sai essere molto d'aiuto, te l'hanno mai detto?>> Chiese, scoppiando a ridere per alleggerire un momento di forte tensione interiore.
<<A parte gli scherzi, sai cosa penso. La strada migliore è un certo ragazzo dagli occhi castani, estremamente dolce e serio. Vorrei anche farti presente che lo stronzo invece, è fidanzato con una bambola gonfiabile.>> Le ricordò, facendola riflettere prima di compiere azioni avventate.
<<Hai ragione, sono stupida. Senti ma tu con Victor?>> Domandò ammiccando provocantemente nella sua direzione.
<<Chi?>> Fece finta di non ricordarselo, ma cambiò subito espressione quando due mani ghiacciate si poggiarono sui suoi occhi. La Stonewall non credeva ai suoi occhi: da quando quei due erano così in confidenza?
<<Aspettate, fermate il gioco perché sono totalmente sconvolta.>> Indicò prima il blu e subito dopo la rossa, che nel frattempo per l'imbarazzo, -nonostante il primo avesse tolto le dita- rimase con lo sguardo puntato verso il basso.

<<Voi vi piacete! Non posso crederci e chi se lo aspettava!>> Arrivò subito alla verità e prima che i diretti interessati potessero intervenire negando l'evidenza, disse un'ultima cosa

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<<Voi vi piacete! Non posso crederci e chi se lo aspettava!>> Arrivò subito alla verità e prima che i diretti interessati potessero intervenire negando l'evidenza, disse un'ultima cosa.
<<Non mi interessano le vostre palesi finte negazioni. Sappiate che approvo, siete davvero molto carini. Ora vado ad occupare i posti per il compito in classe e non vi preoccupate, dalla mia bocca non uscirà nulla. Dubito che gli altri abbiano capito qualcosa, non sono mica tutti intelligenti come me.>> Si vantò delle sue eccellenti qualità da sensitiva e a passo veloce, si incamminò in aula, dimenticandosi per qualche ora che nel pomeriggio, avrebbe rivisto la fonte dei suoi problemi.

L'allenamento era ormai alle porte, lei insieme alle altre manager, stavano preparando tutto l'occorrente per dissetare i giocatori durante le pause. Dalla porta principale, sarebbe entrato Jude e le sue gambe, iniziarono a tremare per l'ansia.
<<Eccoli, sono arrivati. Andiamo a salutare il nuovo vice-allenatore.>> Parlò Jade, posando sul tavolo tutto quello che aveva in mano.
<<Ti prego, aiutami tu.>> Strinse la mano a quella che ormai, riteneva la sua migliore amica e a piccoli passi, si avvicinarono.
Si presentò con serietà ed anche se non poteva vederlo con certezza a causa degli occhiali che lo coprivano, sentiva il suo sguardo addosso. La stava analizzando, quasi come se volesse capire i suoi veri sentimenti.
<<Oddio ma lei è stato uno dei più grandi registi della storia del calcio giapponese!>> Esclamò Arion, inginocchiandosi commosso davanti a lui.
<<Salvalo, poveretto.>> Sussurrò Stéphane a Gabriel, tirandogli scherzosamente una gomitata nello stomaco.
<<Vai tu in suo soccorso, il nuovo arrivato non sembra essere molto simpatico.>> Le rispose e questa, trattenne una risata immaginando la scena.
<<Mi sto anche domandando come faccia con questo caldo a stare in giacca e cravatta, magari è un alieno con geni umanoidi e questi, gli permettono di stare al fresco per tutto l'anno.>> Continuò con le sue ipotesi esilaranti. A quel punto, nessuno dei due riuscì a trattenersi e scoppiarono a ridere. Per non farsi beccare, si misero una mano sulla bocca, ma era ormai troppo tardi.
<<Vorreste renderci partecipi del vostro divertimento?>> Disse Mister Sharp alzando
un sopracciglio, era evidentemente infastidito dal rumore di sottofondo.
<<No, mi scusi.>> Intervenne il rosa pentito di essersi lasciato andare un po' troppo.
<<Lei signorina, non si scusa?>> Interpellò subito dopo la giovane che gli interessava davvero. La stava già mettendo alla prova e non aveva la benché minima intenzione di fallire.
<<Aveva già finito il suo discorso quando abbiamo iniziato a parlare, quindi non mi sembra l'abbia disturbata in nessun modo. Perciò a che le servono le mie scuse?>> La pupilla nera le si rimpicciolì ancora di più evidenziando il suo sguardo di sfida.
<<Vedo che è rimasta la stessa, speravo che il mio collega le avesse insegnato un briciolo di educazione in più.>> Per l'uomo dire quelle parole, fu un vero colpo basso ma quando si trovava davanti a quella donna dalla lingua tagliente, perdeva ogni facoltà cognitiva.
<<É stato sicuramente più affabile e gentile dato che lei, é stato solo in grado di impartire ordini.>> Avanzò di qualche passo, scostandosi i capelli dal viso, sotto lo sguardo sconvolto di tutti i suoi compagni.
<<Cerchiamo di calmarci e mettiamo fine alle vecchie dispute.>> L'ex portiere della Raimon, si mise tra i due fermando il loro avanzare reciproco.
<<Sarà fatto ma ricordagli che questa, non è la Royal Academy.>> Nonostante il suo volto sembrasse ancora quello di una bambina, quando era arrabbiata, diventava fredda come il ghiaccio.
<<Tu invece, ricordati che sono sempre un tuo superiore e che questa, è una scuola.>> Concluse ricambiandola con la stessa moneta, non una parola in più, né una in meno. Quello era solo l'inizio di nuovi problemi.

/Spazio Autrice/
Ragazze mi dispiace per il ritardo ma come ho già detto, sono stata molto demoralizzata dai risultati dell'ultimo capitolo. Ringrazio chi mi ha lasciato un messaggio di supporto, siete la mia forza e vi voglio bene. Spero possiate perdonarmi e spero, che il capitolo vi sia piaciuto. Più avanti succederanno tantissime cose e non vedo l'ora di farvele leggere.
Provo ad aggiornare il prima possibile.
La vostra S.❤️

Innamorarsi per caso - Jude Sharp - IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora