/Gli opposti si attraggono/

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"Cambia il modo in cui la guardo mentre sta con lui.
Penso son troppo cambiato o forse è meglio lui.
Cambio vestiti, cambio appartamento,
non ho mai cambiato quello che c'è dentro.
E non lo vedi che sono sincero?
Che se son triste, piange pure il cielo?
Mai tradito un frate per una tipa,
mai tradito una tipa che amavo davvero."
Sfera Ebbasta - Bottiglie Privè.

(L'ascolto della canzone è facoltativo.)

Dopo lo scontro avuto con Sharp, aveva preferito andarsene a casa e passare un po' di tempo in compagnia di suo fratello, nella speranza che potesse distrarla almeno per un po' dai suoi problemi.
Non vedeva Caleb da giorni e incominciava a mancargli terribilmente. Desiderava con tutta se stessa parlargli di quello che le stava succedendo ma Jude, era uno dei suoi più cari amici e sicuramente, il maggiore, non l'avrebbe presa molto bene. Dopo la scenata fatta davanti al suo Mark, aveva preferito andarsene e mettersi a tacere, soprattutto per evitare fraintendimenti: ormai, era palese a chiunque che quei due, non andassero per nulla d'accordo. Il problema, era che nessuno avrebbe mai potuto immaginare i trascorsi.
<<Chi non muore si rivede sorellina.>> Il castano, interruppe i suoi pensieri facendola girare di scatto per lo spavento.
<<Guarda che quello che si assenta per giorni interi, non sono di certo io.>> Rispose facendogli il gesto di accomodarsi accanto a lei.
<<Ho avuto da fare.>> Fece uno strano sorriso e si sedette svogliatamente nel posto libero.
<<Chi è la sventurata?>> Domando la minore alzando un sopracciglio, curiosa di sapere di più.
<<A te piuttosto, chi è il pazzo che è riuscito a sopportarti?>> Chiese guardandola nello stesso modo. Si poteva vedere  da lontano un miglio il grado di parentela.
<<L'ho conosciuta uscito da lavoro, o meglio, ci siamo scontrati e abbiamo iniziato a litigare su chi di noi avesse ragione. Ad un certo punto ci siamo resi conto di essere ridicoli e siamo scoppiati a riderci in faccia!>> Esclamò a gran voce e con le gote leggermente arrossate per l'imbarazzo. Era la prima volta che lo vedeva così preso per una ragazza e non potè che essere felice per lui.
<<Alla fine le ho chiesto sfacciatamente il numero, non potevo farmi scappare una tipa del genere. L'ho invitata ad uscire e parlando, ci siamo resi conto che avevamo molte cose in comune, ed ora, ci frequentiamo ufficialmente.>> Concluse. Ella lo guardava quasi commossa e Caleb, sembrava totalmente un'altra persona. Ed era proprio vero che l'amore vero, quello sincero, riusciva a scardinare anche i cuori con la corazza più spessa, finendo inevitabilmente con l'aprire il lucchetto di quello che un tempo, era uno dei muri più resistenti.
<<Hai messo la testa apposto.>> Strinse le mani in preghiera facendolo scoppiare a ridere.
<<Non guardarmi con quella faccia. Ora signorina, tocca a te. Parlami dei tuoi problemi, anche perché dalla faccia che hai appena fatto, sembrano abbastanza gravi.>> Difatti, spalancò gli occhi ricordandosi del vero motivo della sua tristezza.
<<Si può essere innamorati di due ragazzi contemporaneamente?>> Aveva deciso di parlagli ma senza rivelare alcun nome, così facendo evitava anche di provocare qualche faida assurda verso coloro che erano cari amici da anni.
<<Cazzo! Ti trovi in un bel casino.>> Parlò il moro prendendola per mano, mente riceveva un "sì" sussurrato.

<<Parlami di loro, magari posso aiutarti a capire se è amore quello che provi realmente

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<<Parlami di loro, magari posso aiutarti a capire se è amore quello che provi realmente.>> La diretta interessata, prese un respiro profondo e dopo aver analizzato se la situazione potesse essere a suo vantaggio, parlò.
<<Il primo è estremamente dolce, sempre attento a rendermi felice. Un ragazzo con la testa sulle spalle, il sorriso sempre sulle labbra, con carisma da vendere. Insieme a lui mi sento protetta, ma soprattutto amata.>> La descrizione dell'allenatore della Raimon, portò a far sorridere la piccola Stonewall.
<<Tutto molto bello, ora però sgancia la bomba.>> Due occhi azzurri la scrutarono attentamente, la conosceva abbastanza bene da sapere che c'era molto altro.
<<Il secondo è il mistero più difficile da risolvere. Non so spiegarti come sia successo, siamo molto diversi l'uno dall'altro ma è come se un filo ci tenesse uniti. È altezzoso, arrogante, prepotente e quando vuole dominare sugli altri, vorrei solo prenderlo a calci nel sedere. Tuttavia, il mio cuore non può evitare di accelerare in sua presenza ed il suo tocco, mi accende. Io brucio quando sono con lui.>> Confessò i suoi pensieri più nascosti, quelli che non aveva nemmeno rivelato ad Anita, troppo arrabbiata con se stessa per poterli pronunciare.
<<Sono sempre stato convinto di una cosa, che meriti un uomo che sappia tenerti testa. Nonostante la mia mente faccia fatica ad accettarlo, credo che Jude sia esattamente il tuo tipo.>> Non la fece nemmeno arrivare a rispondere, continuò.
<<Credevi non l'avessi capito? Siete stati in vacanza nello stesso posto e non ho mai visto il mio migliore amico guardare una donna come guarda te.>> Si alzò per prendere fiato e gestire le sue emozioni. Faceva davvero fatica ad accettare una simile verità e passarci sopra come se nulla fosse.
<<Ti prego, non dirgli nulla. Lui mi ha fatto chiaramente capire che non vuole relazioni serie e difatti, si è fidanzato con un canotto gonfiabile. Inoltre devo ancora capire chi voglio veramente.>> Terminò la conversazione e si alzò per andare a buttarsi sul letto in camera sua.
<<Comunque non credere a tutto quello che esce dalla sua bocca, noi uomini abbiamo il 'dono' dello scappare dai nostri veri sentimenti e ricordati che gli opposti si attraggono, ma i simili, si amano.>> Annuì al consiglio che le aveva appena dato e si rintanò nella piccola stanza, consapevole di dover rimettere insieme i pezzi.

Jude si era reso conto di non riuscire a trattenere il suo istinto più oscuro, soprattutto quando si trattava di dover rispondere a quella ragazzina impertinente. Aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno e la scelta più ovvia, ricadde sul suo amico Stonewall. Dopo gli allenamenti, si era diretto a casa di quest'ultimo.
Fu proprio lui ad aprirgli la porta e quando lo vide, quasi non gli scoppiò a ridere in faccia.
<<Hai ucciso qualcuno? Hai una faccia!>> Esclamò tirandolo verso l'interno, poi gli fece il segno di accomodarsi sul divano.
<<Sei la persona meno adatta con cui posso parlare ma devi ascoltarmi, in questo periodo mi sento molto strano, non sono più in me.>> Abbassò il tono della voce, consapevole che nell'appartamento, vivesse anche la fonte dei suoi problemi.
<<Da quando l'ho conosciuta, non mi comporto più come al solito, specialmente con lei. Mi sento un coglione, a volte vorrei solamente dimenticarla ma è praticamente impossibile!>> Si portò le mani sulle tempie. Sembrava un disperato che non riusciva a rendersi conto dei suoi sentimenti.
<<Ma non eri fidanzato? Aspetta, mi stai dicendo che c'è qualcun altra?>> Caleb sapeva fingere molto bene, perché in realtà, aveva già capito di chi stesse parlando.
<<Sì. Non so come ci riesce, ma in due semplici gesti o parole, scatena istinti che non sapevo di possedere. Per non parlare di quella lingua lunga che vorrei tagliare quando mi risponde come se io non fossi nessuno!>> Alzò le mani al cielo e si lasciò cadere all'indietro sconfitto.
<<Una donna che mi tiene testa, non l'avevo mai incontrata!>> Aveva il cuore a mille e aspettava con ansia la risposta del compagno.
<<Amico, credo che la parola adatta per descrivere quello che provi, sia "amore".>> Gli poggiò una mano sulla spalla e sospirò pesantemente.
<<È impossibile e poi, non posso avere distrazioni in questo periodo.>> Negò anche a se stesso i suoi veri sentimenti.
<<Poi però, non venire da me a lamentarti quando al suo fianco ci sarà qualcun altro.>> Sharp fece per ribattere, ma il suono del citofono li disturbò. Il padrone di casa si alzò per andare a rispondere e subito dopo, alzo un sopracciglio stranito dalla voce che sentì dall'altra parte.
<<È Evans e vuole vedere Stéphane.>> Disse ad alta voce per farsi sentire dal rasta, che non appena accusò il colpo, alzò gli occhi al cielo infastidito.
<<Mia sorella ha proprio fatto strage di cuori eh?>> Concluse andando verso la porta, per aprire al suo ex capitano.
<<Cazzo, sa tutto.>> Sussurrò a se stesso l'occhialuto, consapevole di star cedendo a qualcun altro qualcosa di troppo prezioso.

/Spazio Autrice/
Ragazze mi dispiace tantissimo per il ritardo. Oltre alle feste ormai concluse, tra la scuola guida e lo studio per questi esami, ho avuto poco tempo per mettermi a scrivere. Vorrei inoltre cogliere l'occasione per augurare a tutte un felice anno nuovo, nella speranza che sia migliore di quello appena passato. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che in qualche modo, abbiate capito che il nostro Caleb inizierà a tramare nell'ombra per far capire ai due innamorati, che non possono stare separati.
Un bacio, S.❤️

Innamorarsi per caso - Jude Sharp - IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora