Princeton
"Liz... te lo ripeto per l'ultima volta! Non dovrai mai più vedere il figlio del fornaio!" la voce di Mia Carson risuonava nell'immenso salone della villa in stile vittoriano mentre Elisabeth era in piedi vicino ad una delle vetrate che si affacciavano sul curatissimo giardino. Il suo sguardo si posò su Alan, il giardiniere, chino a sistemare le aiuole con il suo immancabile berretto di paglia in testa.
"Non lo farò mai mamma!" Liz si voltò guardando la madre con aria di sfida.
Mia Carson era una donna molto autoritaria, con i capelli corvini sempre in ordine e il viso ben curato. Era in piedi di fronte alla figlia, visibilmente al limite dell'esasperazione per cercare di convincere, per l'ennesima volta, Liz a porre fine alla sua storia con il figlio del fornaio.
"Ti avverto! Se non lo farai tu sarò costretta a prendere seri provvedimenti!" la voce di Mia era piena di rabbia mentre puntava il dito contro la figlia. Si sedette vicino al tavolo rotondo di legno massello, tirato perfettamente a lucido dove al centro padroneggiava una grossa fruttiera riempita con delle mele rosse e lucide . Proseguì "Liz, sei la figlia del senatore Carson e come tale devi comportarti, non puoi frequentare un ragazzo che non sia al tuo pari! Che futuro avresti? Cosa penserebbero di noi?".
"Lo sai che i soldi non mi interessano e meno che mai le chiacchiere dei vostri stupidi amici! Io amo Frank e ci sposeremo che tu lo voglia o meno!".
"Tuo padre per fortuna non sa niente, ma non credo che resterà all'oscuro di tutto ancora per molto".
"Non mi interessa! Te l'ho già detto e poi..." fece una breve pausa, si toccò il ventre, aveva appena compiuto diciannove anni ma Liz era una ragazza molto forte e matura rispetto alla sua età. Quel giorno aveva raccolto i lunghi capelli castano ramati in una treccia, aveva il fisico snello, le mani affusolate, gli occhi verdi e uno stuolo di ammiratori sempre pronti a riempirla di attenzioni. In genere erano sempre i figli di qualche politico con cui Mia sperava un giorno di vederla accasata.
"E poi cosa?" la voce di Mia la fece tornare alla realtà.
"Sono incinta mamma!" .
Mia, colta di sorpresa per la notizia ricevuta si portò una mano alla testa e un'altra sul cuore, chiamò la governante per farsi portare un bicchiere d'acqua. La donna comparve nella sala e quando vide la sua padrona bianca in volto come un lenzuolo le chiese cosa fosse successo mentre l'aiutava a sedersi.
"Liz, stai scherzando?" tuonò Mia con la speranza che la figlia le avesse mentito.
"Niente affatto! Sono incinta di tre mesi, che tu lo voglia o meno io e Frank ci sposeremo!" la informò Liz.
La governante rimase senza parole, era una fedele alleata della signora Carson e più volte aveva avvisato Liz di non cacciarsi nei guai, ma la ragazza, che aveva una gran voglia di vivere, un'esuberante allegria e amava circondarsi di cose semplici, sembrava tutto l'opposto della madre.
"Per ora questa notizia deve rimanere tra noi! Siamo intesi?" ordinò Mia guardando sia la figlia che la governate "A chi altro lo hai detto?" chiese.
"Solo Frank lo sa, stiamo decidendo cosa fare".
"Liz... sei stata una delusione! Non mi sarei mai aspettata una cosa simile da te, stai disonorando il buon nome dei Carson!".
"Non me ne frega niente, puoi anche diseredarmi, io amo Frank e crescerò questo bambino con lui!" le urlò contro la ragazza uscendo dalla stanza sbattendo la porta. Corse in camera sua, era decisa a farsi una vita con Frank a costo di non vedere più i suoi genitori.
Per qualche giorno la situazione rimase in bilico, da una parte c'era Mia che cercava una soluzione con la quale porre fine alla storia tra Liz e Frank e dall'altra la giovane ragazza decisa più che mai a sposarsi con l'uomo che amava.
Frank era più grande di Liz di un paio d'anni, quando l'aveva vista la prima volta si era subito innamorato della giovane. Tra i due era scattato il classico colpo di fulmine. Si vedevano di nascosto, lontano da occhi indiscreti, vivendo con semplicità il loro amore, fino a quando, in un pomeriggio di pioggia in un fienile abbandonato, era scoppiata la passione e Liz era rimasta incinta. Frank l'amava ed era intenzionato a sposarla prima che nascesse il bambino.
Improvvisamente però qualche giorno dopo che Mia aveva appreso la sconvolgente notizia, tutto cambiò.
Una mattina, mentre Liz dormiva sentì bussare alla porta della sua camera. "Avanti" disse destandosi dal sonno, aveva trascorso una notte agitata piena di incubi. Si mise seduta sul letto, con gli occhi impastati dal sonno, vide entrare nella stanza sua madre accompagnata dalla governate. La prima aveva un'aria fredda e quasi soddisfatta, mentre la seconda sembrava avere le lacrime agli occhi. Suo padre era fuori per lavoro da alcuni giorni.
"Liz devo dirti una cosa!" furono le parole di Mia sedendosi ai piedi del letto e facendo chiudere la porta alla governante che singhiozzava mentre cercava di trattenere a stento le lacrime.
"Mamma è successo qualcosa?" chiese Liz impaurita.
"Figlia mia, dovrai essere forte, vedrai che tutto passerà, il destino ormai ha deciso per te!"
"Non capisco mamma... così mi metti paura".
Mia fece un respiro profondo e le diede la notizia più atroce che Liz avesse mai ascoltato.
La sera prima Frank era rimasto coinvolto in un brutto incidente, inutili erano stati i tentativi di salvarlo, era morto prima che potesse arrivare in ospedale.
Liz era distrutta, non credeva ad una sola parola della madre, piangendo disperatamente le diede la colpa di tutto quello che era successo.
Qualche ora dopo la giovane seppe che ciò che la madre le aveva detto corrispondeva a verità. Fu per lei un periodo molto duro, l'uomo che aveva amato fin dal primo giorno se ne era andato lasciandola sola con una creatura che ancora doveva nascere.
Le sue speranze si spensero definitivamente nel momento esatto in cui ebbe la certezza che Frank era morto.
Mia fece passare qualche giorno in cui Liz era rimasta sempre in camera sua a piangere, poi le propose di andare via per qualche mese presso una zia fino a quando non avesse partorito e di dare il bambino in adozione, in modo che non ci sarebbe stato nessuno scandalo.
"Scordatelo!" aveva urlato Liz "è l'unica cosa che mi rimane di Frank! Non lo farò mai!".
"Figlia mia, ti rendi conto che così non troverai mai un uomo disposto a crescere un figlio non suo! Sarà uno scandalo per tuo padre!" le diceva Mia con la speranza di farla ragionare.
"Non me ne frega niente se resterò zitella a vita! Non amerò mai più nessuno come Frank!".
Passarono alcuni giorni e un'altra disgrazia si abbattè su Liz come un fulmine a ciel sereno, suo padre ebbe un infarto e morì di lì a pochi giorni.
La giovane non trovava pace e la gravidanza ne stava risentendo tanto che dovette trascorrere parte della gestazione a letto. Quando giunse il momento di partorire, Mia si rivolse ad una clinica privata che pagò profumatamente per non far trapelare la notizia. Liz ebbe un parto difficile dopo il quale entrò in coma risvegliandosi un paio di giorni dopo.
Mia dovette dirle che aveva partorito una bambina, ma che la stessa era nata morta a causa della difficile gestazione aggravata dai tristi eventi.
Liz entrò in un periodo buio che durò diversi anni, durante i quali nulla sembrava riportarla alle gioie di un tempo.
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Ci vediamo a New York
RomanceLe vicende di un gruppo di amici Kelly, Max, Cooper e Amanda nella caotica New York . Kelly dolce e sempre abituata a cavarsela da sola. Max un dottore dedito al lavoro. Cooper giovane rampollo e avvocato di successo e infine Amanda spigliata e inst...