<<Capitolo due>>

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Louis.

25.07.10

Erano passati due giorni dal ventitreluglio,tutto era perfetto. Ero un cantante,delle ragazze venivano addirittura fuori gli studi e cantavano Torn. Inutile dire che avevo sempre un sorriso da imbecille.

I followers su twitter aumentavano giorno in giorno e mi dispiaceva non poter seguire tutta quella massa. Succedeva che quando avevo momenti deboli leggevo i tweet,mi facevano sentire meglio. Poi c'erano i ragazzi che mi facevano sentire a casa,ormai loro erano la mia casa.

Quello con cui avevo attaccato di piú era Harry. Credevo che con i ragazzi piú piccoli di me,non andassi daccordo,ma con i miei quattro migliori amici è diverso. Sopratutto con Harry. Passavamo spesso giorni insieme e abbiamo deciso che quando partiremo ci sentiremo ogni giorno.

La suoneria del mio cellulare mi fece risvegliare dai pensieri.

-"Chi è?"dissi.

-"Haz."disse ridendo.

-"Styles,dimmi."dissi.

-"Alle 5 alla gelateria,se dici no ti levo le corde vocali."

Scoppiai in una risata.

-"Vengo,tranquillo."

E staccai con un sorriso di ebete. Ultimamente anche per Harry,sorridevo piú spesso.

Mi preparai di fretta e furia,misi le cuffie nelle orecchie e con le note di Bruno Mars,iniziai a camminare. Arrivai alla gelateria e vidi Harry all'interno. Sorrisi e aprii la porta. Mi venne incontro e mi abbracciò. Sorrisi e ci accomodammo. Sembrava nervoso,credo.

-"Louis,devo parlarti."disse con voce seria.

Sembrava teso.
Harry.

Non ce la facevo piú,mi sentivo di scoppiare.

Amavo Louis William Tomlinson,sembra strano,ma non lo è.

Da due giorni lo conosco e quello che è successo è anomalo,spero che l'amicizia non si rovini,non me lo permetterei. Sarebbe troppo per me. Morirei dentro. Sarei come un puzzle il quale non si trova il pezzo. Capite cosa intendo?

Dovevo mettere in chiaro i miei sentimenti. Mi ero preparato un discorso strappalacrime,ma con lui davanti non ce la faccio. Con una ragazza non ho mai provato queste cose,nemmeno al mio primo bacio. Mi sudavano le mani.

-"Harry?"chiese.

-"Sí,devo parlarti."

-"Me lo hai detto,cosa devi dirmi?"

-"Ti amo."

Dissi senza pensarci due volte,rimase pietrificato e uscí dalla gelateria sbattendo la porta. Sono un disastro lo ammetto.
Louis.

Non doveva accadere,non possiamo innamorarci.

Sí,anch'io lo amo.

Non pensavo mai di diventare cosí.

Sono uscito da quella gelateria in fretta e furia. Ho paura di amare,lo riconosco.

Ho paura di essere amato.
Non scappare,Louis. Vai da lui e digli tutto.

Non posso dirgli tutto,sono un codardo,non ce la faccio,non posso.
Segui il tuo cuore Louis.

Il mio cuore? Dice di andare da Harry.
Vai.

Corsi verso la gelateria e me lo ritrovai lí che piangeva come un bambino vicino a quel tavolo dove lo avevo lasciato prima. Si ripeteva queste parole 'coglione coglione'

Gli toccai la spalla.

-"Non lo sei."dissi sorridendogli.

Mi abbracciò e lo portai fuori da lí.

-"Harry?"gli chiesi.

-"Si?"disse asciugandosi le lacrime.

-"Ti amo anche io."

Mi baciò e il mio cuore fece un tuffo. Una capriola.
To be continued..

He was all.|Larry Stylinson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora