KILLER BUNNY||J.JK

TU SEI....

Minseo:" Y/n?"

Roteo gli occhi internamente al cielo mentre la guardo con la mia solita espressione infastidita.

Solo quel giorno mi aveva aiutato.. poi è ritornata la fastidiosa ragazza che da sempre ho conosciuto. E io che volevo andarmene a casa per risolvere il caso..

Minseo:" Possiamo parlare?"

Uh? Non ha mai fatto domande del genere.. è sicura di stare bene? Di solito si catapultava qui e iniziava a parlare... Non me lo aveva mai chiesto..

Noto poi che in mano ha sempre quel dannato sacchetto contenente i vestiti. Allora, io ci faccio due cose con quei cosi: o li brucio, così, tanti per, oppure ci strozzo qualcuno cosa che, penso sia molto utile fare..

Prendo il materiale presente ancora sul mio banco mettendolo dentro lo zaino.

Minseo:" Uh.. ho visto prima no, ormai da giorni che viene sempre un ragazzo con te.. di mattina intendo.. con la macchina.."

Y/n:" Emh.. intendi Jungkook?"

Non lo conosce? Perché sembra così tanto.. stranita al sentire il suo nome?

Minseo:" E, scusa la mia domanda, ma chi sarebbe?"

Y/n:" Il mio ragazzo?"

La sua espressione da stranita diventa stupita. Perché ha queste strane reazioni? Da quanto ci conosciamo ormai? Un sacco di anni, e strano che lei non l'abbia mai visto.

Y/n:" Non lo.. conosci?"

Minseo:" Perché mai dovrei conoscere un ragazzo che non ho mai visto?"

Mai visto?

Y/n:" Scusa ma.. gli altri anni... Tu non lo avevi mai visto con me?"

Minseo sembra pensarci un pochino.

Minseo:" No, non mi sembra.. è da tre anni che ti conosco e non sei mai arrivata qui con un ragazzo.. anzi, ricordo ancora che cinque mesi fa ti lamentavi perché ne volevi uno.. da quanti tempo state insieme?"

Y/n:" Aspetta un'attimo.. tu hai detto di non averlo mai visto.. e mi hai anche detto che io mi lamentavo che non ne avevo uno.. ma io e Jungkook stiamo insieme da...."

Due schifosissimi anni..

Y/n:" Merda.."

.

.

.

Sta sera aveva detto che non ci sarebbe stato, aveva detto che doveva visitare una scuola.. era stato molto vago, ma non ci voleva tanto a capire che lui intendeva la scuola abbandonata.

E io sono diretta lì.

Ormai ho tutte le informazioni, ho finalmente capito il perché il mio subconscio che urlava che lui non era chi credevo.

Era per questo che io non avevo alcun ricordo suo... Lui non c'era prima.. si è inventato tutto..

Ma questo perché? Perché inventarsi tutto? A che scopo?

Beh perché quello era l'unico scopo di Killer Bunny: prendersi la sua ragazza amata e allora avrebbe fatto di tutto pur di ottenerla, anche mentirle.

Si era spacciato per quel ragazzo gentile e carino che desiderava solo attenzioni dalla propria amata.

Ma invece no, lui non è così, lui è il peggio del peggio..

Avevo ragione a dire che collegando i vari punti si sarebbe rivelato il grande segreto, quello che Killer Bunny nascondeva a tutti e il segreto, non era altro che il mio nome.

Arrivo davanti l'edificio, entro dentro.

Perché il mio nome? Cosa c'entravo io in tutto questo? Beh, questo pensavo di non saperlo.. ma in realtà ero solo io che non volevo ammetterlo, avevo sempre avuto tutto davanti agli occhi, ero solo troppo debole per accettarlo.

Il mio fiato è corto, mi fanno male i piedi dalla corsa appena fatta.

Mentre corro sugli scalini vedo finalmente la porta per il tetto.

La apro, rivelando l'incubo di tutti, il ragazzo che tutti temono.

Y/n:" Sai, sei stato molto bravo a giocare, veramente, mi complimento con te, ma ormai il tuo stupido giochetto si è rivelato e anche tu ti sei rivelato per quello che sei realmente. Quegli sguardi, i tuoi atteggiamenti, erano tutti troppo strani, ma soprattutto troppo aggressivi per essere quelli di un ragazzo calmo e gentile. Se la tua strana personalità era un punto che ho usato per scovarti, ho dovuto usare anche tutte le morti... perché erano tutte collegate a me? Beh forse perché in questa storia c'entravo qualcosa anch'io e come ho fatto a scoprilo? Si sa che il Killer mette per iscritto quello che vuole.. magari non con le parole ma con altri mezzi.. tipo le persone.. ma perché proprio loro? Mica ci scrivevi sopra qualcosa o robe simili.. no, tu le ammazzavi in punti ben precisi, studiati e questo perché? Perché una volta collegate le varie morti si sarebbe risalito alla tua più grande ossessione, cioè me. Ammazzavi per gelosia? Per paura che mi portassero via? Non lo so, ma immagino entrambe le cose.. Tutto questo ragionamento mi è durato giorni se non dire settimane.. ma finalmente avevo capito, avevo capito il perché avevo perso la memoria, avevo capito il perché tu ti eri presentato come mio ragazzo. Quella sera, eri venuto tu a casa mia.. quella sera, mi hai fatto qualcosa per farmi perdere la memoria, quella sera.. tu non eri ancora il mio ragazzo, lo sei diventato dopo, quando non mi ricordavo di te e infatti, hai preso quest'occasione per farmi pensare di te il mio ragazzo.. tu quella sera eri lì, si ma non nei panni di ragazzo innocente, no, tu quella sera eri lì per quello che sei realmente, per quello che tutti ti conoscono.. perché tu sei..."