Capitolo 2 Confusione

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Bakugou pov.

Ero ancora incazzato quella mattina per ciò che era successo il giorno precedente.
Quel dannato deku aveva osato troppo, uno scarto senza quirk ed inutile come lui non doveva nemmeno avvicinarsi a me, non doveva superarmi.
Non sarebbe mai potuto essere un eroe e invece continuava ad insistere. Non ne potevo più del suo sguardo, quello sguardo che s'illuminava ogni volta che si parlava di Hero o abilità. Quello che ardeva di due fiamme color smeraldo. Non lo ammettevo a me stesso ma i suoi occhi erano la cosa che più mi terrorizzava al mondo, perché nonostante tutto quello che gli facevo, il suo sguardo era sempre lo stesso ogni volta più intenso. Temevo che guardandomi potesse vedere ogni mia debolezza.

A scuola, qualcuno si avvicinò a me per parlare appunto dell'accaduto e dirmi quanto fossi stato in gamba a resistere a quello schifoso villain.
Io invece lo trovavo imbarazzante, non ero riuscito a fare nulla contro di lui. Inutile dire che allontanai tutti creando piccole esplosioni sulle mani, non volevo sorbirmi gli elogi di quelle stupide comparse.
Suonò la campanella e notai che deku non era ancora arrivato
"strano? Eppure non perde mai un giorno di scuola quel nerd"
Non si presentò per tutto il giorno, rientrando a casa passai verso la sua abitazione, non so neanche perché lo stavo facendo, cosa mi poteva importare di lui?
Luci spente, porta chiusa, la posta ancora nella cassetta delle lettere.
Ora ero allarmato.
Se era successo qualcosa di sicuro quella vecchiaccia di mia madre doveva saperlo, era troppo legata alla madre di deku per non saperne nulla. Corsi fino a casa spalancando la porta con un calcio.

Katsuki:" OI VECCHIA SAI CHE È SUCCESSO AL NERD E SUA MADRE L'ENTRATA DELLA LORO CASA È UN DISASTRO E NON RISPONDONO"

urlai ma sentii solo dei lamenti come di un pianto in direzione del salotto, andai a guardare.
Mia madre teneva una mano sulla bocca come se non volesse far sentire le urla di dolore che cercava di non mostrare, nell'altra mano reggeva il telefono che continuava a suonare a vuoto.
Era immobile davanti alla TV dove un servizio speciale del TG stava trasmettendo l'incidente di un treno avvenuto la notte prima, fatto deragliare probabilmente da qualche villain per chissà quale ragione.
Era una brutta notizia ma per quale motivo era così sconvolta?
Il vecchio non era in viaggio di lavoro per una volta quindi cosa stava succedendo?

Mits:"Katsuki... Non... Non mi risponde... Inko... Lei e izuku erano su quel treno."

Mi sentii stordito al sentire quelle parole. Non riuscivo ne a muovermi ne a parlare. Ero bloccato.

Mits:"Inko mi aveva chiamato ieri... Si doveva trasferire per lavoro anche se... Non le avevo creduto che fosse quella la ragione vera. Aveva detto che avrebbero preso quel treno... Lei doveva chiamarmi al loro arrivo ma adesso non risponde..."

Dentro di me era il panico, l'agitazione totale, il non sapere se stesse bene o se fosse davvero morto era troppo. Fuori invece ero impassibile non avevo ancora mostrato nessuna emozione. Ero così confuso. Nemmeno io capivo me stesso. Cosa stavo provando in quel momento?

I seguenti giorni furono difficili.
Mia madre sapendo che non c'erano altri familiari che avrebbero potuto riconoscerli nel caso in cui...
Fossero stati trovati i loro corpi, andò sul posto sperando di ritrovarli in uno degli ospedali dove i superstiti erano stati portati. Passati due giorni dalla sua partenza chiamò mio padre che nel frattempo era rimasto con me, disse con voce spezzata che avevano trovato Inko morta probabilmente con l'impatto al suolo. Di izuku nulla. Non vi era traccia. Non era l'unico che mancava, alcuni corpi erano irriconoscibili altri bruciati nell'esplosione.
Seguirono altre settimane ed altre ancora ma di lui nulla.
Mia madre si stava riprendendo, io no e la mia testa era sempre più sottosopra. Volevo credere che fosse ancora vivo.
Spesso lo sognavo, sognavo che fosse al mio fianco con la sua solita faccia buffa e i suoi occhioni che mi osservavano. Poi mi svegliavo e cominciavo a piangere, lui mi mancava da morire e non ne capivo ancora il motivo.
Passò altro tempo ed entrai alla UA. Con mia grande sorpresa strinsi amicizia con un gruppo di ragazzi in classe. Non lo davo a vedere ma in loro compagnia mi trovavo bene.
Solo che di notte ero ancora da solo coi demoni dei miei sogni. Vedevo lui vedevo me, guardavo mentre rivivevo di nuovo quell'ultimo giorno che avevo passato in sua compagnia, avevo solo detto cose orribili e non avrei potuto mai chiedergli il suo perdono.
Erano quasi due anni dalla sua scomparsa ed io stavo iniziando il secondo anno alla scuola per eroi. Quel giorno erano tutti emozionati per il nuovo anno e l'arrivo di due nuove comparse in classe.
Una già la conoscevamo, era quello zombie del corso normale che aveva partecipato al festival dello sport arrivando all'ultima sfida per poi perdere subito.
Mentre il secondo nessuno sapeva nulla. Il professore aveva raccontato, con la sua solita voglia di vivere, che era uno studente arrivato da I-Island, isola famosa per tutti i cervelloni che lavorano a varie invenzioni per lo più volte ad aiutare il lavoro degli Hero. Mentre si avvicinava l'inizio delle lezioni il rumore fastidioso delle loro voci che discutevano su come sarebbe stato il nuovo studente era sempre più alto. Sapevano ormai che sarebbe stato un ragazzo visto che avevano preparato altre due stanze nella zona maschile del dormitorio. Le ragazze quindi si erano già fatte film mentali su quanto gnocco poteva essere. Io invece me ne stavo seduto al banco totalmente indifferente della cosa, non vedevo l'ora che tacessero.
Suonò la campanella ed un bruco giallo entrò dopo poco dalla porta, era il coordinatore della classe come sempre all'interno del suo sacco a pelo.

Aizawa:"bene ragazzi anche quest'anno sarò con voi per mia sfortuna"

"Il solito professore"
Disse la classe in sotto voce.

Aizawa:"allora come sapete avrete due nuovi compagni, uno sapete chi è non lo presento"

Lo zombie di nome shinsou entrò in classe fece un cenno con la mano e si mise alla destra del professore.

Aizawa:" mentre questo è il nuovo studente cercate di fare infretta le presentazioni così iniziamo la lezione."

Entrò dalla porta il secondo ragazzo a cui però io non davo peso.

Izu:"buo-buongiorno a tutti io sono mid- cioè volevo dire... Eheh.."

Non è possibile! Voltai di scatto la testa in direzione di quella voce, non credevo ai miei occhi.
Capelli riccioli verdi e folti come un cespuglio, un volto ricoperto di lentiggini e due smeraldi dal verde più puro che esista per occhi. Era lui!

Katsuki:"de-ku?"

Sussurrai.
Si voltò verso di me rivolgendomi uno sguardo triste, poi riprese a parlare.

Izu:"sono Toshinori Izuku spero andremo d'accordo ragazzi."

ANGOLO AUTRICE

Allora ecco il capitolo due. Dite che ci sono troppi pochi insulti? In effetti non sono pratica di questo linguaggio 😂 sono molto più simile a deku ecco perché forse il capitolo precedente era così lungo.
Dunque io spero vi sia piaciuto e che magari continuerete a seguire gli sviluppi della storia, per quanto riguarda il prossimo capitolo uscirà il 24 dicembre perché io i regali li apro al 24 e voglio fare un regalo a chi ha iniziato a leggere questa storia. Quindi buona lettura per il prossimo capitolo e buona domenica a tutti😊.

Sono Davvero Inutile Per Te? / Boku No Hero Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora