Il giorno seguente ci svegliamo presto e decidiamo di vestirci comode:
Io mi metto una comoda tuta nera invece Chia una bianca e rossa, poi come scarpe ci mettiamo delle semplici scarpe da ginnastica io nere e lei bianche. Decidiamo di non truccarci troppo quindi mettiamo solo mascara, matita e lucidalabbra.
Appena siamo pronte usciamo e ci rechiamo a scegliere la casa che useremo per un po' di tempo, il problema è che durante il tragitto ci imbattiamo in David, io sussurro a Chia
Io : Ma come cavolo abbiamo fatto a incontrarlo??
Chia : Non lo so, ma meglio evitarlo
Io : Concordo, andiamo senza prestargli attenzione
E come non detto ci vede e inizia a parlarci, in inglese
David : Ehi girls "Ehi ragazze"
Io : ...
Chia : Em, hi "Em, ciao"
David : Where are you from? You aren't from here "Da dove venite? Voi non siete di qui"
Chia : We come from Italy "Veniamo dall'Italia"
David : Ah quindi siete italiane
Finalmente parla italiano
Io : Si
David : Ah ma allora ce l'hai anche tu la lingua
Io : Eh già, noi dobbiamo andare, ciao
David : No no no, voi restate, mi incuriosite
Ma chi ti credi di essere??!
Io : E perché dovremmo restare se non vogliamo restare?
David : Perché lo dico io
Io : Uhh che paura David Rossi ci ha detto di restare
Chia mi da una gomitata e io la guardo poi mi ricordo la gaffe che ho fatto, non dovevo rispondergli cavolo
Chia : Scusatela ma ha la lingua lunga e a volte esagera
David : Interessante, tu puoi andare ma lei resta
Coosa?
Col cazzo che resto, io me ne vado
Chia : O...o...okay
No aspe, che? Se va via e mi lascia con lui sono nei guai
Se ne va e quella specie di coso mi dice che dobbiamo andare a casa sua
Io : Non ci penso proprio, io me ne vado
David : NO TU VIENI CON ME
Io : STO CAZZO
Inizio a correre e per grazia divina non lo vedo più, ma a quanto pare ho parlato troppo presto, perché me lo ritrovo davanti e mi tocca fermarmi
Tsk!
David : Avanti andiamo e non voglio scuse
Mi prende in braccio come un sacco di patate e mi mette in macchina poi la macchina parte per una direzione a me sconosciuta.
Ho come un déjà-vu
Per tutto il viaggio resto in silenzio per pensare ad un piano di fuga e a come quella traditrice se ne sia andata così.
Poi capisco, ci è voluto un po', le opzioni sono due o lei è una talpa o è una fifona, ma in entrambi i casi sono nei guai, sono sola in un posto lontano e che conosco a mala pena con il mio peggior nemico e i miei fratelli non sanno dove sto.
Mentre io penso a questo lui sta seduto accanto a me e mi fissa
Io : Così mi sciupi però
David : Cosa?
Io : Se continui a fissarmi mi sciupi
Come se si fosse appena accorto di ciò sposta lo sguardo fuori dal finestrino.
Il viaggio dura circa mezz'ora e quando arriviamo ci troviamo di fronte ad una casa molto bella
Scendiamo dalla macchina e io avevo già il piano di fuga pronto, ma decisi di non usarlo subito, avevo un altro piano da mettere in atto e se tutto fosse a dato bene avrei preso due piccioni con una fava e avrei scoperto se effettivamente la mia "amica" era una talpa o semplicemente aveva paura di lui.
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Il boss che odio con amore
RomanceN. B : Sono presenti alcune scene di sesso e di violenza ---------------------------------------------------------------------- Lei, una ragazza allegra e che non ha paura di niente e nessuno, con un passato tormentato e un futuro incerto -- Lui...