CAPITOLO 12

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Il giorno seguente ci svegliamo presto e decidiamo di vestirci comode:

Io mi metto una comoda tuta nera invece Chia una bianca e rossa, poi come scarpe ci mettiamo delle semplici scarpe da ginnastica io nere e lei bianche

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Io mi metto una comoda tuta nera invece Chia una bianca e rossa, poi come scarpe ci mettiamo delle semplici scarpe da ginnastica io nere e lei bianche. Decidiamo di non truccarci troppo quindi mettiamo solo mascara, matita e lucidalabbra.

Appena siamo pronte usciamo e ci rechiamo a scegliere la casa che useremo per un po' di tempo, il problema è che durante il tragitto ci imbattiamo in David, io sussurro a Chia

Io : Ma come cavolo abbiamo fatto a incontrarlo??

Chia : Non lo so, ma meglio evitarlo

Io : Concordo, andiamo senza prestargli attenzione

E come non detto ci vede e inizia a parlarci, in inglese

David : Ehi girls "Ehi ragazze"

Io : ...

Chia : Em, hi "Em, ciao"

David : Where are you from? You aren't from here "Da dove venite? Voi non siete di qui"

Chia : We come from Italy "Veniamo dall'Italia"

David : Ah quindi siete italiane

Finalmente parla italiano

Io : Si

David : Ah ma allora ce l'hai anche tu la lingua

Io : Eh già, noi dobbiamo andare, ciao

David : No no no, voi restate, mi incuriosite

Ma chi ti credi di essere??!

Io : E perché dovremmo restare se non vogliamo restare?

David : Perché lo dico io

Io : Uhh che paura David Rossi ci ha detto di restare 

Chia mi da una gomitata e io la guardo poi mi ricordo la gaffe che ho fatto, non dovevo rispondergli cavolo

Chia : Scusatela ma ha la lingua lunga e a volte esagera

David : Interessante, tu puoi andare ma lei resta

Coosa? 

Col cazzo che resto, io me ne vado

Chia : O...o...okay

No aspe, che? Se va via e mi lascia con lui sono nei guai

Se ne va e quella specie di coso mi dice che dobbiamo andare a casa sua

Io : Non ci penso proprio, io me ne vado

David : NO TU VIENI CON ME

Io : STO CAZZO

Inizio a correre e per grazia divina non lo vedo più, ma a quanto pare ho parlato troppo presto, perché me lo ritrovo davanti e mi tocca fermarmi

Tsk!

David : Avanti andiamo e non voglio scuse

Mi prende in braccio come un sacco di patate e mi mette in macchina poi la macchina parte per una direzione a me sconosciuta. 

Ho come un déjà-vu

Per tutto il viaggio resto in silenzio per pensare ad un piano di fuga e a come quella traditrice se ne sia andata così. 

Poi capisco, ci è voluto un po', le opzioni sono due o lei è una talpa o è una fifona, ma in entrambi i casi sono nei guai, sono sola in un posto lontano e che conosco a mala pena con il mio peggior nemico e i miei fratelli non sanno dove sto.

Mentre io penso a questo lui sta seduto accanto a me e mi fissa

Io : Così mi sciupi però

David : Cosa?

Io : Se continui a fissarmi mi sciupi

Come se si fosse appena accorto di ciò sposta lo sguardo fuori dal finestrino.

Il viaggio dura circa mezz'ora e quando arriviamo ci troviamo di fronte ad una casa molto bella

Scendiamo dalla macchina e io avevo già il piano di fuga pronto, ma decisi di non usarlo subito, avevo un altro piano da mettere in atto e se tutto fosse a dato bene avrei preso due piccioni con una fava e avrei scoperto se effettivamente la mia "...

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Scendiamo dalla macchina e io avevo già il piano di fuga pronto, ma decisi di non usarlo subito, avevo un altro piano da mettere in atto e se tutto fosse a dato bene avrei preso due piccioni con una fava e avrei scoperto se effettivamente la mia "amica" era una talpa o semplicemente aveva paura di lui.


Il boss che odio con amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora