CAPITOLO 7

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-Flashback-

Il tempo sembrava non passare mai mentre lui era sotto il getto d'acqua, così decisi di raccogliere tutta la forza che avevo per liberarmi dalle corde e dopo molti tentativi falliti ci riesco, mi massaggio un po' i polsi dolenti e poi vado verso il suo cellulare che ha lasciato sul comodino. Prendo il cellulare e compongo il numero di mio fratello...

Roberto: "Pronto, chi cazzo è?"

Io: "Roberto...sono io...Cristal, ti prego aiutami" faccio una pausa per via dei singhiozzi poi riprendo" David...un boss...mi ha rapita e...e...mi ha...mi ha violentata" finito di parlare riprendo a piangere.

Roberto: "Lui cosa?? Dove ti trovi?"

Io: "Sul suo jet, siamo diretti non so dove...salvami per favore"

Roberto: "Resta in linea che rintraccio questo telefono"

Io: "okay, fai presto però"

Resto in linea per poco perché sento l'acqua smettere di scorrere.

Io: "Ti devo lasciare sennò mi scopre, aiutami"  

Chiudo la chiamata e la cancello poi rimetto il telefono al suo posto e mi metto nel letto in posizione fetale dato che non poso certo rimettermi le corde da sola.

David : Bene, bene, bene vedo che ti sei liberata, vuoi il secondo round?

Io : N...no...ti prego...no

Mi guarda e poi mi prende per il braccio e mi trascina nel bagno, poi mi getta dentro alla doccia e lui entra con me. Mi insapona con le sue mani soffermandosi spesso su certi punti, poi mi insapona i capelli e mi sciacqua. Poi mi sbatte contro il muro freddo della doccia e si avventa sulle mie labbra in un bacio famelico che a me fa solo più schifo, poi senza preparazione o altro mi entra dentro e io gemo di dolore tra le sue labbra, continua così fino a che non viene poi se ne va nella camera e io rimango lì impietrita e dolorante. Dopo poco torna con dei vestiti che mi tira addosso  

Io di malavoglia me li metto ed esco da quel bagno, restando con i sensi in allerta

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Io di malavoglia me li metto ed esco da quel bagno, restando con i sensi in allerta.

Appena entrata nella stanza lo vedo comodamente sdraiato sul letto a guardare il cellulare, e lì mi sale l'ansia, poi lui si volta verso di me e capisco di essere nella merda, più di prima. Mi avvicino lentamente e per fortuna si sente il nome di lui urlato dal posto del pilota, così si alza e va da lui lasciandomi lì da sola. Poco dopo torna con una faccia ancora più incazzata di prima e mi minaccia.

David : Per questa volta è venuto il tuo adorato fratello, ma la prossima volta nessuno ti verrà a salvare.

-Fine flashback-

Da quel giorno in poi non lo ho più visto, sono passati quasi cinque anni ma me lo ricordo come fosse ieri e ricordo anche che per colpa sua ho dovuto cambiare vita, lasciare i miei fratelli e allenarmi per potermi difendere se lui un giorno tornasse. 

Non sono potuta stare con loro perché nel loro mondo le donne devono essere pure fino al matrimonio e io non lo ero più poi non volevo sposarmi e  in più nessun mafioso mi avrebbe voluta, così pochi giorni dopo il mio salvataggio sono andata via di casa.

Mi sono rifatta una vita allontanandomi dall'Italia, andai da un boss amico di mio fratello, il boss francese Delacour.

Il boss che odio con amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora