CAPITOLO 3

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Entrata nella macchina con loro il mio fratellino inizia a parlare...

Stefano : Pensa che questo sia il suo territorio?! Se non gli facciamo capire le cose come stanno, ci starà addosso. È tempo di imporci.

Beh, la giornata va di bene in meglio

Assisterò ad un altro omicidio, ye

Nicola lo fissa dal sedile del passeggero ma non dice niente.

Mantenere il controllo del proprio territorio è molto importante tra le famiglie mafiose. È anche la causa scatenante di gran parte degli omicidi nella loro organizzazione.

Io : Ragazzi come avete fatto a capire che c'ero anche io lì?

Stefano : Sore non è molto difficile captare la tua presenza e poi sapevamo che tu eri lì perché Roberto ha messo una guardia del corpo a seguirti in ogni momento.

Io : Tu cosa?

Guardai Roberto con sguardo omicida, lui sa che a me non piacciono le guardie del corpo e che non mi piace essere seguita o controllata.

Prima che mio fratello mi risponda l'auto svolta e passa attraverso un massiccio cancello di sicurezza, protetto da quattro uomini armati. Procediamo ancora un po' e poi ci fermiamo davanti ad una villa in cima ad un colle.

Ecco che siamo a casa loro

Scendiamo dalla macchina.

Nicola : Andiamo?

Io : Andiamo!

Entriamo in un grande ufficio che è l'ufficio di mio fratello e io mi siedo su una delle poltrone di pelle. Come mi ricordavo, la casa ha delle stanze enormi e sontuose, piene di candelabri, pezzi d'arte originali e arredi costosi.

Io : Allora ragazzi io stanotte dormo qui poi domani bisogna che mi portate a casa mia, devo prendere le mie cose prepararmi e andare al lavoro, ok?

Roberto : Ai vostri ordini altezza.

E fa un inchino.

Io : Smettila di fare lo scemo, io dico sul serio!

Roberto : Va bene, però verrà con te una guardia del corpo!

Io : Che rottura, so badare a me stessa ma se questo vi farà stare più tranquilli allora okay. Basta che non mi dia fastidio e che stia abbastanza lontano da me.

Stefano scoppia a ridere

Io : Che hai da ridere?

Stefano : C'è sempre stata una guardia a seguirti e tu non te ne sei mai accorta...

Io : Effettivamente. Comunque ora vado nella mia vecchia camera e mi faccio una doccia poi vado a letto, quindi buona notte!

Tutti : 'Notte

Ho un sonno tremendo, faccio la doccia senza lavare i capelli così ci metto meno.

Dopo la doccia vado nel mio vecchio armadio e prendo un pigiama e poi mi butto nel letto e mi addormento subito.

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La mattina dopo mi alzo presto, stranamente, e giro per la casa in cerca della cucina che non ricordo dov'è

Dorante il mio girovagare mi imbatto in quella che penso sia la camera del mio fratellino, apro un po' di più la porta e lo vedo steso nel letto che dorme, decido di svegliarlo saltandogli addosso.

Io : Svegliaaaaa!

Stefano : Ma sei impazzita? Lasciami dormire!

Io : Uff, ho fame! Dov'è la cucina? Mi ci accompagni? Eh, eh, eh?

Stefano : Che palle! Andiamo, così la smetti di rompere!

Lo abbraccio e lo ringrazio.

Lui si alza dal letto e si mette dei vestiti dato che era in boxer, poi mi porta in cucina e io velocissimamente preparo la mia colazione : fette biscottate, nutella e succo d'arancia. 

Io : Che vuoi tu per colazione?

Stefano : Mangia tranquilla che mi faccio io la mia colazione.

Io : Okay.

Mangio la mia colazione e poi dopo aver aspettato che anche lui finisse gli sto per chiedere se mi può dare un passaggio al lavoro ma lo vedo che va alla porta dell'ufficio di Roberto, così lo seguo...

Il boss che odio con amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora