CAPITOLO 6

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Io : COSA??

David : Che ho detto di male?

Chiede facendo finta di essere innocente

Sai vero che sei creepy con quella faccia? 

Io : Oh niente di che, hai solo detto che ti sembro interessante e mi hai rapito per questo.

David : Ho solo detto la verità.

Tu sei pazzo!

Mi volto dall'altra parte e mi dirigo nel bagno per farmi una doccia e schiarirmi le idee sul da farsi.

Entro nel bagno e decido di fare un lungo bagno caldo, verso il bagnoschiuma al biancospino e poi entro subito rilassandomi e lasciandomi andare. Dopo il bagno mi alzo e mi metto l'accappatoio poi mi ricordo che non ho vestiti di ricambio, così esco dal bagno e vado alla ricerca di David, ma prima che possa fare altro mi ritrovo intrappolata tra due forti braccia muscolose e tatuate.

Io : David lasciami!

Ma non mi molla, anzi mi guarda con occhi pieni di lussuria, allora io lo guardo negli occhi mentre gli tiro una ginocchiata dove non batte il sole e lui d'istinto si mette le mani sulla parte dolente lasciandomi così libera, non perdo tempo e mi richiudo in bagno.

E che cazzo! 

Come cazzo osa toccarmi?!

Mi guardo intorno in cerca di qualcosa da usare per proteggermi ma non trovo nulla, decido così di uscire disarmata.

Si sono una scema ad uscire disarmata ma non posso stare tutto il tempo in quel bagno

Io : David riportami a casa, ora!

Lo vedo voltarsi verso di me e venirmi vicino zoppicando un po', poi dice una cosa che mi lascia spiazzata e incazzata nera.

David : Ora basta fare il gentile e il ragazzo innamorato, tu sei MIA.

Ma sta bene questo qui? Poi sono sua??

Io : Tua, davvero? Ti rendi conto che non sono un oggetto e che non puoi possedermi?

Lui scoppia a ridere e io lo guarda storto.

Mi prende per fianchi e mi bacia e poi cerca di intrufolare la sua linguaccia nella mia bocca, ma io non glielo permetto, e gli  do uno schiaffo in pieno volto.

David : Tu brutta troia!

Mi prende e mi scaraventa nel letto, mettendosi poi sopra di me e inizia a toccarmi ovunque e io cerco di scappare ma non ci riesco, allora presa dalla paura tento invano di farlo desistere.

David : Ora ti farò mia, che ti piaccia oppure no!

Si allunga un'attimo fino al comodino ed estrae delle corde e un pacco di preservativi, appena vedo quello che ha in mano urlo e mi dimeno di più ma lui riesce lo stesso a legarmi e poi inizia a spogliarmi toccando e leccando ogni parte di me, poi si ferma alla mia mutande e le toglie con forza, poi inizia a svestirsi anche lui e si mette il preservativo.

David : Finalmente sarai mia!

Dice prima di entrare dentro di me con una stoccata decisa, provo un male atroce e sento del sangue uscire da sotto, ma lui se ne frega e continua imperterrito nel suo fare. Passa del tempo durante il quale pregavo che lui la smettesse, ma non si fermò e il tutto andò avanti per non so quanto tempo, poi lui venne nel preservativo e si sfilò finalmente da me. Si alzò e andò in bagno, sentì il rumore dell'acqua della doccia e finalmente ripresi a respirare.

-Fine Flashback-

Ricordare anche solo lui mi fa male, il problema non fu solo il suo violentarmi e il portarmi via la cosa a cui tenevo e che volevo preservare per la persona giusta, ma fu il come e il dopo, perché si c'è un dopo...

Il boss che odio con amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora