CAPITOLO 13

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DAVID POV'S

Sono qui a Tokyo per degli affari, mentre esco dalla casa del tipo con cui ho discusso di affari vedo due ragazze passare e quindi decido di fermarle dato che una di loro è veramente...wow: alta più o meno un metro e settanta, capelli mossi e castani e occhi azzurri, labbra carnose e un bel nasino, poi non parliamo del suo fisico che è...beh da urlo. 

Comunque tornando a noi, c'è un qualcosa in lei che mi attira e mi sembra anche familiare...

Decido di parlare in inglese in modo che mi capiscano

Io : Ehi girls "Ehi ragazze"

La ragazza che mi interessa tace e a rispondere è l'altra, peccato.

Tipa : Em, hi. "Em, ciao"

Okay o mi ha riconosciuto o è timida

Penso la prima però

Io : Where are you from? You aren't from here. "Da dove venite? Voi non siete di qui."

Tipa : We come from Italy. "Veniamo dall'Italia"

Dato che so l'italiano continuo la conversazione in quella lingua, magari così anche lei parla.

Io : Ah quindi siete italiane

Lei : Si

Finalmente ha parlato, ed ha una bellissima voce!

Io : Ah ma allora ce l'hai anche tu la lingua

Lei : Eh già, noi dobbiamo andare, ciao!

No no no col cavolo che ti lascio scappare piccola

Io : No no voi restate, mi incuriosite

Lei : E perché dovremmo restare se non vogliamo restare?

Io : Perché lo dico io

Lei : Uh che paura David Rossi ci ha detto di restare 

Ahh quindi la sua amichetta mi aveva riconosciuto e lei non sembra temermi, ancora più interessante

Tipa : Scusatela ma ha la lingua lunga e a volte esagera

A parte il doppio senso della frase, come mai è passata al lei?

Io : Interessante, tu puoi andare ma lei resta

Tipa : O...o...okay

Detto questo se ne va con la coda tra le gambe e lei la guarda con uno sguardo abbastanza omicida

Lei : Non ci penso proprio, io me ne vado

Mi sto alterando, NESSUNO mi osa disubbidire e lei non deve essere l'eccezione

Io : NO TU VIENI CON ME

Lei : STO CAZZO

Inizia a correre verso una via ma io so già dove porta quindi con una scorciatoia mi paro davanti a lei

Io : Avanti andiamo e non voglio scuse

La prendo su come un sacco di patate e la metto a bordo della mia auto che era parcheggiata poco lontano, salgo anche io e ci dirigiamo a casa mia, o meglio alla casa che uso quando sono qui.

Decido di guardarla un po'

Lei : Così mi sciupi però

Che?

Io : Cosa?

Lei : Se continui a fissarmi mi sciupi

Cazzo mi sono fatto sgamare mentre la guardavo

Il boss che odio con amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora