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Era sbagliato, lo sapeva.
Non erano le labbra che bramava, e non era il tocco che sognava e il ragazzo davanti a lei non era il ragazzo che amava.
Si staccò lievemente da quel bacio che non le aveva fatto provare nulla e guardò il ragazzo davanti a lei negli occhi, occhi pieni di passioni, un sentimento che non era presente nei suoi.
Le sorrise stringendola a sé ma Lily si voltò in direzione di quel dannato divanetto dove sedeva l'unica persona che desiderava in quel momento; lo vide guardarla, il suo sguardo duro e impenetrabile e poi si alzò allontanandosi dalla sala.
Cazzo.
Stava uscendo.
«Scusami» sussurrò staccandosi dal ragazzo davanti a lei, e si diresse all'uscita dove prima era passato il biondo.
Lo vide sul cortile che le dava le spalle, solo e con i pugni chiusi a prendere grandi boccate d'aria.
Capì immediatamente che non era una buona idea avvicinarsi a lui in quelle condizioni, sicuramente la rabbia lo avrebbe fatto straparlare e forse tutto quello che c'era tra loro si sarebbe chiuso, ma le gambe di Lily si mossero di volontà propria e andarono a raggiungere il ragazzo che era rigido come un bastone.
«Scorpius» sussurrò quando gli fu dietro; lui si voltò di scatto e la guardò qualche secondo con la sua espressione indecifrabile e poi disse con il tono più pieno di disgusto che avesse mai sentito usargli:
«Non vai dal tuo ragazzo?»
«Non è il mio ragazzo» rispose veloce e offesa Lily, ma doveva aspettarselo, arrabbiato com'era.
Ma non aveva intenzione di chiedere scusa, loro non erano fidanzati, anzi non erano proprio nulla e mentre lei cercava di chiarirsi la loro situazione lui le faceva solo confusione.
«Ah allora lo hai baciato così? Perché ti andava?»
Non le piacevano gli occhi con lui la stava guardando, occhi giudiziosi, occhi intenzionati a farla sentire sporca.
L'orgoglio Grifondoro che era in lei iniziò a gridarle e così alzò il mento e si compose dritta, non era minimamente intenzionata a farsi sminuire.
«Esattamente»
Scorpius rise amaramente e si spostò gli occhi lontano da lei, perché la sua visione in quel momento le faceva troppo male.
«Perché?»
Perché? Perché volevo vedere se tenevi a me, coglione! Ma non era il momento di essere sinceri, non poteva esternare tutti i suoi sentimenti in un momento in cui lui era accecato dalla rabbia, non voleva essere vulnerabile, esposta.
«Ci deve essere un motivo?» rispose lei ironica continuando a mantenere il contatto con quelle iridi grigie che in quel momento la inquietavano.
«Non lo conosci neanche» sputò lui sprezzante e Lily replicò alla velocità della luce:
«Non mi pare che questo ti abbia mai fermato»
Gli occhi di lui si aprirono in un'espressione scioccata, non aspettandosi quella risposta da lei, ma probabilmente lo colpì di più la verità di quelle parole.
Fino a pochi mesi fa non si sarebbe curato di chi fosse la ragazza, poteva essere fidanzata, sposata o la figlia del Ministro della Magia in persona ma lui, se lei si fosse dimostrata consenziente, l'avrebbe portata a letto senza nessun problema.
Ma ora era diverso, non toccava un corpo femminile da mesi perché voleva, bramava, sognava, solo quello di una piccola rossa piena di lentiggini.
Ma questo lei non lo sapeva e dirglielo sarebbe stato troppo, troppo per quel momento non adatto.
E voleva baciare quelle labbra che fino a pochi minuti prima avevano toccato quelle di un perfetto sconosciuto ma era arrabbiato, non con lei, razionalmente loro non erano nulla, no? Entrambi erano liberi di fare ciò che volevano, ma era addolorato, la visione di lei nelle braccia di un altro lo aveva distrutto.
«Già, non mi ha mai fermato» concordò lui amaramente.
Rimasero alcuni istanti a guardarsi, poi la situazione si fece quasi imbarazzante che Lily sussurrò:
«Allora è meglio che io rientri» e fece per voltarsi ma la voce del ragazzo la bloccò.
«Lily»
«Non tornare da lui»
Gli occhi di Lily erano confusi ma dentro di sé la sua felicità era enorme, le stava finalmente dimostrando qualcosa, dimostrando che la voleva.
«Perché?»
La sua voce era urgente, voleva sapere, voleva sentirgli dire quanto gli bruciasse il pensiero di vederla con un altro o quanto la volesse ora al suo fianco.
Scorpius respirò, l'istinto Serpeverde di non esporsi era forte ma i suoi occhi, I più bei occhi nocciola che avesse mai visto, lo invitavano ad essere sincero con lei, a non nascondersi più.
Da dentro iniziò a sentire persone che urlavano "10, 9, 8", guardò la ragazza che aveva davanti altri secondi e poi si disse "FANCULO", fanculo la sua dignità e orgoglio, per lei avrebbe rischiato tutto.
«Perché ti voglio qui accanto a me»
E mentre tutti urlavano "3 2 1, BUON ANNO"
Lui le arrivò incontro veloce e la strinse a sé per baciarla con foga e passione ed entrambi si sentirono finalmente nel posto giusto, ognuno tra le braccia dell'altro.
Persero la cognizione del tempo ma quando si staccarono erano entrambi senza fiato come se avessero corso un'infinita maratona, ma quando i loro sguardi si incrociarono entrambi percepirono la vivida felicità.
Lily arrossì all'istante, quell'attimo troppo imbarazzante mentre entrambi erano incatenati ognuno nelle braccia dell'altro.
«Guardami» le sussurrò Scorpius vedendo che lei stava evitando il suo sguardo; la ragazza lentamente girò il viso per tornare a perdersi in quegli grigi che tanto amava.
«Sei bellissima»
Il cuore di Lily iniziò a galoppare ancora più freneticamente mentre sorrideva lievemente, non sapendo bene come rispondere al complimento.
«Forse è meglio che io torni dentro» fece Lily cercando di staccarsi dalle braccia del ragazzo, ma quelle non avevano nessuna intenzione di muoversi, ben saldate sul corpo di Lily.
Lui la guardò stranito stringendola ancora di più a sé:
«Vuoi scappare Potter? Non molto Grifondoro...» commentò il biondo ghignando mentre Lily si indignava a quest'offesa:
«Parli proprio tu che sei cuor di leone?»
«Che c'è Potter vuoi tornare dal ragazzo dentro?» le chiese Scorpius divertito anche se in realtà aspettava ansiosamente la sua risposta, temendo che ella volesse veramente tornare da lui.
«Da Scott dici?» chiese lei facendo appositamente la finta tonta e trionfando interiormente vedendo Scorpius guardarla con un' occhiata cupa a quell'uscita.
«Potter non mi piace molto condividere» disse lui a denti stretti non volendo esporsi troppo ma allo stesso non voleva lasciare andare la rossa che aveva tra le braccia per il suo stupido orgoglio.
«C'è qualcosa da condividere, Malfoy?» chiese ironicamente godendo dell'espressione stupefatta del biondo davanti a lei.
«Brutta serpe...» le disse lui non aspettandosi quell'uscita dalla ragazza, ma lei sorrise avvicinandosi a lui e baciandolo lievemente.
Lui allora la strinse ancora di più a sé, assaporando quelle labbra e quella bocca che tanto amava e che erano state protagoniste di innumerevoli sogni.
Fu Lily a staccarsi lentamente da lui questa volta, sorridendo all'espressione seccata di lui, che voleva evidentemente continuare il bacio.
«Continuo a chiedermi perché tu non sia Serpeverde»
«Malfoy non mi insultare!» disse lei con finto tono offeso guardandolo in modo torvo.
«Hai voglia di fare una pazzia?»
Forse gli era scappata troppo velocemente quella domanda, forse non era neanche sua intenzione porla ma ora che le aveva fatta aspettava ansioso la risposta di Lily che, all'inizio lo guardò confusa non capendo dove volesse andare a parare e in modo scettico, con troppi interrogativi nella mente, poi la parte malandrina che da sempre l'aveva caratterizzata la spinse a rispondere:
«Io amo le pazzie»

Scorpius and Lily, like ice and fire.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora