7- ghiaccio caldo e fuoco freddo

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Una settimana dopo, le tre ragazze si stavano dirigendo ad una festa nella Stanza delle Necessità.
Erano semplicemente fantastiche:
Dominique con il suo corpetto nero e una gonna distaccata a balze del medesimo colore.
Alice invece aveva un abito che le arrivava al ginocchio blu scuro, con un'ampia scollatura sulla schiena.
Infine Lily indossava un vestito pervinca con una manica sì e una no, che le arriva poco più in su del ginocchio e con una bella scollatura, senza essere volgare, sul davanti.
Stavano entrando e già la musica le rimbombava nelle orecchie, facendole frastornare.
«voi con chi andate a ballare?» urlò Dominique per farsi sentire sopra il suono della musica.
«aspetto che mi chiami Albus» disse Alice facendo spallucce.
«allora aspetta e spera... non so ancora perché ti conservi per quel cretino di mio fratello: ci vorranno anni per fargli capire i suoi sentimenti, e, quando lo capirà, ti avrà già persa» disse Lily, sempre urlando per farsi sentire.
Alice fece spallucce.
In pochi attimi le tre, con delle scuse, si separarono, ognuna diretta verso diversi cavalieri.
Lily si stava dirigendo incontro al tavolo degli alcolici, stando ben attenta ha non distinguersi tra la folla e tutto il rumore che c'era.
Scorpius, che non le aveva tolto gli occhi di dosso da quando era entrata, vedendo che stava per riprovare i buoni gusti degli alcolici decise di intervenire.
Ma venne battuto sul tempo.
Etan Bulstrot le stava andando incontro, e ben deciso a parlarle.
Scorpius si mise in una posizione disinvolta, in modo da poter ascoltare la conversazione senza darlo a vedere.
«ehi, Lily» la salutò Etan andando incontro a Lily.
Lei alzò gli occhi verso il suo interlocutore, poi, quando vide chi le stava parlando, assunse un'espressione disinteressata.
«è da giorni che cerco di parlarti, ma mi stai evitando» affermò Etan serio, vedendo che Lily non accennava a ricambiare il saluto.
«forse è meglio che rimani incollato alla bocca della Tredans» disse Lily distaccata.
«oh, quindi... hai saputo?» le chiese Etan a bruciapelo, la serata non si stava svolgendo proprio come aveva immaginato.
«ho visto» affermò lei guardandolo negli occhi.
«Lily quel bacio...» iniziò Etan cercando di giustificarsi,
«senti non m'interessa» lo bloccò subito lei.
«pensavo di essere interessata a te, ma mi sbagliavo. Non mi interessano le persone come te, quindi ora stai alla larga da me» finì Lily sottolineando l'ultima frase.
Lui voleva ribattere qualcosa, ma le non gli diede il tempo, visto che girò i tacchi, non prima di aver preso un bicchierino di un qualche alcolico.
Scorpius esultò interiormente.
Per cosa poi? Si chiese il ragazzo stesso, a lui in fin dei conti non importava nulla di chi frequentava la Potter o no.
La serata non stava andando nel massimo dei modi nemmeno per Lily, che non aveva calcolato tra i suoi piani l'incontro con Etan.
Stava per sfogarsi poggiando le labbra su quel buono alcolico, quando le venne strappato con un gesto veloce ed elegante dalle mani.
Lei guardò con furia la persona che aveva osato strapparle l'alcolico dalle mani, furia che aumentò quando scoprì chi fosse costui.
«Malfoy, ridammelo» disse subito lei furiosa.
«devo ricordarti di cosa è successo l'ultima volta?» ghignò lui sarcastico.
Lei strinse le labbra, odiava essere in svantaggio.
Lui lo notò, e decise che avrebbe preso tutto il gusto di stuzzicarla, visto che per una volta era con la corona abbassata.
«allora, non stai con il tuo grande amore di Bulstrot?» chiese Scorpius sarcastico, facendo il finto tonto, anche se in realtà aveva ascoltato tutta la conversazione di prima.
«non sono affari tuoi» ringhiò Lily di rimando.
Scorpius ghignò vedendo l' insolita vulnerabilità della Potter.
«come siamo acide Potter, penso che tu abbia bisogno di un bel bacetto...» la provocò Scorpius.
Lily lo fulminò con lo sguardo, poi sul volto si dipinse un' espressione di pura malizia.
«si...» disse lei avvicinandosi pericolosamente vicino alle labbra.
«...ma non da te» le soffiò poi sulle labbra di Scorpius, che si irrigidì immediatamente.
Lily detto questo se ne voleva andare, magari tornare a ballare in mezzo alla pista e trovare Eric, ma Scorpius le cinse con un braccio la vita, come a impedirle di scappare.
«non mi scappi...» le sussurrò in un orecchio facendole venire i brividi.
Lei si mordicchiò il labbro inferiore.
«devi dirmi chi è costui che potrebbe migliorarti il morale...» le soffiò ancora Scorpius.
«e perché mai vorresti saperlo?» le chiese Lily con un sorrisino.
«perché sei intrattabile, chissà, se mi dici chi è te lo chiamo, così dopo si potrà intrattenere una conversazione civile con te...» disse Scorpius vago.
Lily aggrottò la fronte impercettibilmente, Malfoy che voleva intrattenere una conversazione civile con lei? E da quando?
«mh, visto che ti interessa tanto, quell' Eric Morjeton potrebbe essere interessante...» rispose Lily con la stessa dose di malizia che aveva usato lui.
Scorpius a quelle parole si irrigidì, e lascio subito la presa ai fianchi di Lily e si allontanò di un passo.
Veramente le interessava Morjeton? Che, a dirla tutta, non era neanche tanto carino...
«il nuovo arrivato?» chiese lui stupidamente, senza far trasparire il suo interessa per quella conversazione.
«sì, proprio lui, sembra un bravo ragazzo...» disse Lily, a cui quella conversazione stupiva ma divertiva allo stesso tempo.
«io non direi proprio un bravo ragazzo...» sussurrò Scorpius sarcastico, con il volto rivolto da un'altra parte.
«e perché?» chiese giustamente Lily, interessata.
«è un Serpeverde» affermò Scorpius.
«e con questo?» domandò Lily.
«oh, mia piccola e ingenua Potter, lo capirai da sola» rispose lui divertito, che aveva ricominciato a farsi beffe di lei.
A Lily mancò poco che le uscì il fumo dalle orecchie: odiava essere trattata come una bambina!
Già James e Albus erano insopportabili, con questa loro convinzione che lei fosse ancora troppo piccola e non sapesse auto difendersi.
Ora ci si metteva pure Malfoy!
«non trattarmi come una bambina, sono abbastanza grande da capire quali sono le scelte giuste e quali no» disse Lily brusca.
Scorpius sorrise, aveva toccato il suo tallone d' Achille ed aveva tutta l'intenzione di sfruttare questa debolezza a suo piacimento in futuro.
«ho toccato un nervo scoperto, Potter?» chiese lui sarcastico.
«affatto. È solo che io non sono una bambina» disse lei calcando sull'ultima frase.
Scorpius le si avvicinò pericolosamente e disse beffardo:
«ah, no? Non sei un'ingenua bambina, ancora piccola per sapere e fare certe cose? Perché Albus mi dice sempre questo»
Ma per chi l'aveva presa, per una bambina dell'asilo?
«Albus e James si sbagliano.
Io faccio quello che voglio, non ho bisogno di gente che mi impartisca regole, o mi dica ciò che devo fare o ciò che non devo fare» affermò Lily seria.
Scorpius allargò il suo ghigno, aveva notato la vulnerabilità della Potter su quell' argomento.
«allora ti conviene parlare con i tuoi fratelli, visto che ti considerano una statuina di porcellana da conservare in una teca di vetro lontana da occhi indiscreti» disse Scorpius puntando le proprie iridi grigie su quelle azzurre della Potter.
Lily mise le braccia al petto e distolse lo sguardo, e, se Scorpius non si sbagliava, nei suoi occhi c'era un bagliore di... tristezza.
Scorpius si fece interrogativo, a quanto ricordava in tutti quegli anni non aveva mai visto la Potter cadere in un momento di debolezza, aveva sempre quel suo viso impassibile, come se nulla la toccasse veramente.
«non sai quanto io ci abbia provato. Ho dimostrato di tutto per fargli capire che sono autonoma, e che non ho bisogno di una guarda del corpo che mi rimproveri ogni mio comportamento troppo provocativo» disse lei senza fissare veramente gli occhi di Scorpius.
Lui era stupito, Lily sembrava veramente... triste.
In un momento normale l'avrebbe derisa con qualche battutine di scherno, ma, stranamente, quella volta non lo fece.
Mosso da un'istinto che neanche Scorpius conosceva, lui afferrò un braccio di Lily facendolo voltare verso di lui, in modo che i loro occhi si incontrassero.
«ascoltami Lily» disse Scorpius con sicurezza. Non c'era traccia della sua solita ironia che usava quotidianamente.
Lily sussultò, era così bello il modo in cui lui pronunciava il suo nome.
«tu sei forte. Sei diversa dalle altre ragazze rammollite. Tu te la sai cavare da sola, sei uno spirito indipendente che non ascolta mai niente o nessuno. Sei testarda, spavalda, e non hai bisogno di qualcuno che ti controlli.
Però i tuoi fratelli a volte ascoltali quando ti dicono di fare attenzione a certi ragazzi» disse Scorpius accennando un piccolo sorriso sull'ultima frase.
Quel sorriso però era diverso dai soliti che rivolgeva a Lily, quel sorriso era sincero.
Senza rifletterci Lily portò le sue braccia al collo di Scorpius, che, all'inizio un po' spaesato, ricambiò.
Rimasero così a lungo, in un silenzio quasi innaturale.
Ma non uno di quei silenzi imbarazzanti.
Uno di quei silenzi giusti, dove le parole sarebbero di troppo e sono gli sguardi che parlano.
Scorpius senza pensarci passò una mano sui capelli di lei.
La accarezzò a lungo.
Era così dannatamente strano ma anche così maledettamente giusto.
Non erano Malfoy e Potter, solo Lily e Scorpius, due normali adolescenti.
Era come se un mare fosse passato e avesse cancellato il passato, avesse cancellato ogni discordia, e avesse lasciato solo il presente.
Ed era così bello, che Lily si ritrovò a sperare che quell' abbraccio durasse per sempre.
Le sue braccia erano calde e accoglienti, come il suo busto, mentre lei era fredda, ghiacciata.
Ma se lui era il ghiaccio e lei il fuoco perché il ghiaccio era caldo e il fuoco freddo?
Scorpius pensò che in un qualche oscuro modo Lily lo stesse sciogliendo.
Ma si sa, il fuoco scioglie il ghiaccio, che diventa acqua, che spegne il fuoco.
Ed era forse questa la loro relazione.
Si odiavano tantissimo, ma quando erano insieme capivano che l'uno dipendeva dall'altro, ed entrambi si scioglievano a guardarsi.
«ti va di ballare?» mormorò Scorpius suadente all'orecchio di Lily, che annuì flebilmente.
Le dispiaceva un po' interrompere quel contatto così bello.
Quando iniziarono a ballare ricevettero non poche occhiate, alcune sgranate e stupite, altre invidiose.
Ma alla fine loro due facevano la loro figura.
E, anche se quei momenti era più unici che rari, entrambi erano felici della presenza dell'altra.


«stai ancora aspettando Albus?» chiese Dominique ad Alice, che si stava rifugiando nell' alcool per alleviare le sue tensioni.
Alice annuì, continuando a sorseggiare quello che doveva essere del Whisky.
«Alice c'è di meglio di mio cugino. Guardati intorno, ai Hogwarts ai tuoi piedi!» esclamò Dominique.
«ma nessuno mi sembra all' altezza» ribatté Alice con un' alzata di spalle.
«Alice, devi usarlo solo per farlo ingelosire!» disse Dominique spazientita.
«non ha senso. E poi, non sono il tipo» sbuffò Alice tenendo gli occhi fissi sulla sala.
«devi solo farlo svegliare» continuò Dominique, che non capiva dove fosse il problema nel fare ingelosire Albus.
Alice guardò da un' altra parte.
«Alice, giusto?» chiese una voce maschile subito dopo.
Alice si voltò di scatto sorpresa, mentre Dominique nascondeva un ghigno.
«ti andrebbe di ballare?» chiese il ragazzo in questione, che, a dirla tutta, era anche piuttosto carino, con dei bei cappello biondo sporco e quegli occhi marroni caldi.
Era tutto il contrario di Albus.
«e tu saresti...?» fece Alice dubbiosa, ma che sotto sotto aveva già deciso di accettare.
«Kendall Blackshadow» disse il ragazzo sorridendo porgendole una mano.
Alice prese la mano con delicatezza e andò con lui nella pista da ballo, cercando un paio di occhi di smeraldo che li stavano osservando.

Dominique osservò soddisfatta la scena:
Lily era con Scorpius:
non era affatto stupita del fatto che loro stessero ballando insieme, visto che da sempre aveva previsto in un futuro con loro fidanzati, anche se quel futuro era ben lontano, bisognava andare per gradi.
Alice invece si era finalmente decisa ad andare con un ragazzo niente male, e lei...
Come per magia, appena formulato il pensiero, due braccia le cinsero la vita da dietro.
«principessa...» l'apostrofò Thomas Lastret.
Lei sorrise ma poi ribatté seria:
«non chiamarmi con quel nomignolo»
Lui rise e richiese:
«allora... Regina?»
«mh, regina va bene» acconsentì Dominique.
Ancora non erano ufficialmente fidanzati, ma loro due sapevano che sarebbe successo a breve.
«allora, ti va di ballare?» le chiese Thomas.
Dominique sorrise e rispose:
«solo se mi prometti che dopo beviamo qualcosa»
«ai suoi ordini mia regina» disse allora Thomas in tono teatrale, accompagnando Dominique in pista.
Thomas era veramente un bel ragazzo, alto il suo metro e ottanta, capelli neri scarmigliati e occhi di un blu scurissimo.
Per non parlare di quelle fossette che rendevano il suo sorriso una cosa bellissima.
Thomas mise un braccio dietro il fianco di Dominique, e iniziarono a ballare.
La Stanza delle Necessità per quei due sembrava solo loro, e, quando cadde dal soffitto un rametto di vischio sopra la coppia, i due non aspettarono altro e si baciarono.
Fu un bacio lento e delicato, come da sempre Dominique aveva sognato il suo primo bacio.
Anche se quello non lo era, forse era il secondo o il terzo, per lei contava come se fosse il primo.
Si sentiva così sicura tra le braccia di quel ragazzo, così protetta.




Albus era seduto vicino ai suoi amici Adam Nott e Edward Zabini.
Gli altri due stavano cercando una ragazza carina con cui ballare, mentre Albus osservava il tutto.
Stava guardando Dominique che ballava con Thomas Lastret.
Lily che ballava con... Scorpius.
Aveva dentro una voglia irrefrenabile di andare da Lily e staccarla da lui e di andare dal suo migliore amico e chiedergli che diamine di intenzioni avesse con sua sorella.
Ma per qualche strana ragione non lo fece.
O meglio, non lo fece perché l'occhio gli ricadde su Alice attaccata a quello che le sembrava Kendall Blackshadow, un Grifondoro del suo anno.
Un' ampia scarica di rabbia lo trafisse e anche di... gelosia.
Aveva intenzione di chiedere di ballare ad Alice, ma non aveva calcolato che qualcuno glielo potesse chiedere prima.
«ehi» l' apostrofò Eric Morjeton siedendosi accanto a lui.
Albus lo conosceva ben poco, avendo Eric sviluppato una particolare amicizia verso Nott e Zabini.
«ciao» lo salutò Albus.
«Albus...» iniziò Eric incerto, ma senza incrinare il sorriso stampato sul volto.
«tu sei il fratello di Lily, giusto?» chiese a bruciapelo.
Albus che stava capendo dove volesse andare a parare annuì con un "sì" duro.
«che tipo è?» gli chiese Eric poi.
Albus voleva rispondere "non il tuo tipo" ma si trattenne.
«è una ragazza molto popolare come avrai notato, con un carattere un po' forte e a volte acido...» iniziò Albus guardando con sguardo duro Eric.
«sai sembra una ragazza piacevole... non mi dispiacerebbe conoscerla meglio» disse Eric guardando desideroso Lily nella pista con Scorpius.
«a me invece dispiacerebbe quindi stai alla larga da lei» sbottò Albus, andando poi a ballare con una Serpeverde del suo anno di nome Jenette Fastgreew.
La serata aveva portato a tutti nuove scoperte e tutti erano desiderosi di tornare a dormire, a parte due coppie che sembravano più unite che mai...

Scorpius and Lily, like ice and fire.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora