Scorpius and Lily, like ice and fire.

12

Lily stava girando da sola nel castello, alla ricerca di suo fratello.
Voleva urlargli contro fino a fargli capire l'enorme sbaglio che aveva fatto.
Nessuno faceva soffrire una delle migliori amiche di Lily Potter senza pagarne le conseguenze, non importava che quello cui stava dando contro fosse suo fratello.
Lui aveva sbagliato e ora Lily doveva fargli ritornare un po' d'intelligenza in quella testa.
Come gli era venuto in mente di baciare Shirley?
Quando sapeva perfettamente che Alice era dentro la Sala ad aspettarlo.
Per lo più, aveva lui invitato lei, anzi lui aveva praticamente obbligato lei facendole rifiutare l'invito di Kendall, Lily era contenta che il fratello finalmente si fosse fatto avanti sopratutto perché si vedeva che si amavano, ma non poteva fare lo sciocco così.
Stava per voltare l'angolo per dirigersi verso il Dormitorio di Serpeverde quando delle voci la bloccarono.
Precisamente le voci di Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy e Eric Morjeton.
Lily si appiattì al muro per ascoltare cosa stessero dicendo.
«...mi pare di averti già detto di stare lontano da mia sorella Morjeton»
La voce di Albus perentoria e dura, fece incazzare ancora di più Lily, più di quanto già non lo fosse.
Eric forse non era proprio il ragazzo ideale, ma si stavano frequentando e lei aveva il diritto di decidere chi fosse all'altezza della sua presenza o meno.
Voleva uscire e zittire Albus una volta per tutte, ma qualcosa le consigliò di non farlo.
«tua sorella, mio caro Potter, non sembra mi sia indifferente, per lo più è abbastanza matura da poter fare le sue scelte» disse Eric calmo, anche se dentro Lily percepì che stava bruciando dalla rabbia.
«è suo fratello e sa cosa è meglio per Lily, tu invece chi sei? Sei arrivato adesso non sai nulla di nulla, quindi vedi di andare dietro a ragazze facili e non come Lily, che non ha assolutamente bisogno di uno come te nella sua vita» gli disse sprezzante Scorpius, cui l'odio che provava verso Eric era paragonabile a quello del padre verso Harry Potter negli anni di Hogwarts.
«parli così Malfoy perché vorresti la Potter tutta tua... Ma il suo fratellino lo sa che il suo migliore amico sbava dietro Lily Potter?» ribatté con cattiveria Eric, certo di aver toccato un tasto dolente per Scorpius, ed infatti quest'ultimo, strinse i pugni, e prima che Albus potesse ribattere qualcosa disse:
«per me Lily Potter non è nulla. È solo la sorella del mio migliore amico, per lo più ci odiamo» disse inespressivo Scorpius e Albus lo guardò con tanto d'occhi.
Scorpius stava mentendo pure a stesso, ma non poteva ammettere i suoi ipotetici sentimenti a loro due, non che non si potesse fidare di Albus, anzi, ma dirgli in faccia che desiderava sua sorella non era proprio una delle cose migliori da fare.

Lily si sentì mancare, quelle parole, dette così da Scorpius l'avevano ferite più di quanto volesse ammettere.
E poi per cosa?
Lui aveva ragione, loro si odiavano.

«Morjeton stai alla larga da lei» disse Albus, cercando di sviare il discorso Scorpius Lily, che sembrava stesse veramente facendo infuriare il suo amico, e si ripromise che ne avrebbe parlato dopo con lui da soli.

A quel punto Lily non vedeva più ragioni per starsene in disparte, anche se una parte di lei diceva che si sarebbe pentita di ciò che stava per fare.
«credo di sapere scegliere da sola chi è adatto a frequentarmi e chi no, Albus» disse Lily entrando nel loro campo visivo e guardando Scorpius nell'ultimo pezzo della frase, il quale si bloccò.
Lily era lì dietro da quanto? Cosa aveva sentito?
Scorpius si sentì uno stupido, non doveva dire quelle parole, ma d'altra parte lui cosa poteva saperne che Lily era lì dietro?
«Lily...» cercò di dirle Albus, vedendo che anche se era calma gli occhi erano furiosi.
Lei però non lo degnò di uno sguardo e passò davanti ad Albus e Scorpius come se loro non ci fossero, anche se quando Lily passò davanti a Scorpius si sentì stranamente in soggezione, ma non lo diede a vedere.
Arrivò al fianco di Eric e gli prese una mano con delicatezza e gli chiese con voce sibillina:
«mi accompagni di fuori?»
Lui non se lo fece chiedere due volte e sorrise furbo avviandosi di fuori con lei, entrambi consci di avere due sguardi addosso.