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Lily sbuffò indossando un candido vestito bianco in seta a cui sopra aveva abbinato un cardigan in lana rosso per coprirsi le spalle smanicate, anche se la Tana era piuttosto calda era comunque il 25 dicembre.
La sua voglia di festeggiare quell'anno però era pari a zero; prima di tutto avrebbe dovuto vedere Rose dopo il litigio davanti a tutta la famiglia di due giorni prima, e non ne aveva per niente voglia, e poi aveva in testa un ragazzo biondo platino che la stava facendo impazzire.
Erano già due volte che si erano ritrovati sul punto di baciarsi e lui non l'aveva fatto, e ne era certa, Scorpius Malfoy non era il tipo da tirarsi dietro in queste cose.
Che avesse interpretato male i segnali allora? Forse lui non la vedeva in quel modo, forse aveva cambiato idea, forse voleva solo la sua amicizia...
Questi pensieri la martellavano e non sentì il bussare alla porta, suo fratello James si affacciò e Lily sobbalzò stupita di trovarselo davanti.
«James cosa fai?» chiese lei infastidita passandosi del profumo sui polsi e iniziando a tamponarlo sulla pelle del collo.
«Ero venuto a chiamarti, mamma papà e Albus sono di sotto che ti aspettano per andare»
«Arrivo subito, un secondo» liquidò la conversazione lei piuttosto irritata, e James uscì confuso dallo strano male umore di sua sorella.
Lily si allacciò una collana al collo, ripassò il rossetto sulle labbra, indossò borsa e cappotto e si fermò un secondo per controllarsi davanti allo specchio, poi uscì dalla camera soddisfatta del suo aspetto.
Al piano di sotto ritrovò tutta la sua famiglia, pronti che la aspettavano per procedere con la smaterializzazione.
Lily prese il braccio di suo padre e tutti si smaterializzarono dentro la Tana.
Appena arrivarono il caos li investì, erano praticamente tutti arrivati e si sentiva dal rumore che tutta quella baraonda di gente provocava.
«Lily mi raccomando, cerca di non creare scompiglio» si raccomandò la madre, ma la sua voce non era severa, era una semplice raccomandazione, visto che voleva evitare un altro litigio come quello di due giorni prima.
Lily annuì un po' soprappensiero, non badando molto al tono che sua madre aveva utilizzato per rivolgerle la raccomandazione.
Si bloccò accorgendosi che era tranquilla, cosa che non era mai quando le doveva dire questo genere di cose... Che stesse pianificando qualcosa? Non ebbe molto tempo per rifletterci perché si ritrovò rinchiusa in una miriade di abbracci di parenti che le auguravano un Buon Natale.
«Lils ti siedi vicino a me?» le chiese Albus quando era giunto il momento di occupare ognuno i propri posti.
Lily annuì senza neanche ascoltare troppo e si sedette al tavolo un po' come un automa.
Albus la guardò attentamente e si scambiò uno sguardo con James e entrambi sembravano dirsi la stessa cosa "Che cos'è che ha Lily".
Durante l'antipasto rimase taciturna e neanche le chiacchiere del suo fratello acquisito Teddy riuscirono a destarla dai suoi pensieri.
James, deciso a smuoverla da questo suo stato di isolamento, fece Evanescere il bicchiere da cui stava bevendo dell'acqua e rise quando vide che tutto il contenuto le si rovesciò sul vestito candido causando una grande macchia.
I cugini che assistevano la scena si aprirono in una risata divertita ma Lily, che quella mattina non aveva nessuna voglia di scherzi, lo fulminò con lo sguardo.
«Mi dici che cazzo fai?» le chiese Lily imbestialita, guardando il suo bel vestito lucido che aveva una macchia sulle cosce.
«Dai Lils, non è niente, adesso te lo asciugo con un incantesimo» le rispose Albus cercando di calmarla, sapendo che James non avrebbe mai risposto in maniera tranquilla ma anzi, avrebbe buttato solo altra carne sul fuoco peggiorando la situazione.
«Mi spieghi che cos'hai oggi Lily? Sei intrattabile da stamattina!»
Infatti James Potter non aveva fatto attendere la sua reazione, ed era tornato alla carica pronto per far partire un litigio.
Albus, conoscendo le dinamiche delle liti tra i due fratelli, cercò di calmare le acque ma Lily fu più veloce e ribatté.
«Se non avessi un fratello idiota sicuramente starei meglio!»
«Non cercare di distribuire colpe signorina, tu sei scorbutica già da stamattina!» la riprese James facendo ciò che Lily più odiava, la paternale.
Detestava quando suo fratello usava quel patetico nomignolo di signorina, la faceva imbestialire, e lui lo sapeva, quell' idiota lo sapeva, e sicuramente aveva utilizzato quella parola di proposito.
«Fatti i cazzi tuoi James!»
«Finitela entrambi!»
La voce di Albus arrabbiata bloccò ogni altro principio di litigata e entrambi si impietrirono attoniti che Albus alzasse la voce, lui era una serpe, lui controllava le emozioni e se doveva litigare usava delle battutine velenose ma non urlava; i due fratelli non pensavano che neanche riuscisse ad urlare, che le sue corde vocali non ne fossero semplicemente in grado, ma invece sapevano farlo, pensò Lily, mentre osservava lo sguardo di Albus che era tramutato in un cipiglio severo che assomigliava molto a quello di loro padre quando si arrabbiava.
«Venite in cucina. Entrambi»
In una situazione normale sia James che Lily si sarebbero messi a ridere, visto che il loro carattere non accettava ordini, ma in quel momento erano troppo spaventati dal tono che non ammetteva repliche di Albus, così entrambi si alzarono senza dire niente, mentre il resto del tavolo "giovani" li guardavano interessati.
Gli adulti non sembravano essersi accorti di nulla, ma Ginny, appena vide che tutti i suoi figli si stavano alzando da tavola si affrettò a chiedere «Dove state andando tutti e tre?»
Fu Albus quello a rispondere, che disse con il suo tono convincente da bravo Serpeverde «Io Lily e James dobbiamo risolvere un secondo una cosa, torniamo subito» e senza aspettare nessuna altra replica entrò in cucina seguito dagli altri.
Appena furono in cucina i tre fratelli si guardarono negli occhi, James e Lily erano confusi ma Albus non lo era affatto, sapeva esattamente cosa voleva fare e dire, stava solo soppesando le parole.
«Voi due adesso ve la finite e dite entrambi cosa vi prende» dichiarò dopo un paio di attimi il secondogenito Potter incrociando le braccia.
«Io? Ma se è Lily che è nervosa e strana da tutto il giorno! Dai lo hai notato anche tu Al!» si affrettò a rispondere James che si sentiva ferito nell'orgoglio da quell'accusa da parte del fratello, in fondo lui aveva semplicemente fatto Evanescere il bicchiere di Lily...
«James sono umana se un giorno sono taciturna o nervosa non vuol dire che tu debba irritarmi ancora di più!» replicò Lily che dal conto suo sapeva di essere stata abbastanza non se stessa quel giorno, ma i pensieri che la assillavano non le lasciavano molto margine di tranquillità.
«Se hai qualcosa che non va devi dircelo immediatamente, siamo i tuoi fratelli!» rispose James interpretando il suo ruolo preferito di cavaliere senza macchia e senza paura.
Lily sbuffò, odiava essere pressata ed essere forzata a parlare se non se la sentiva, e ad esporre i dubbi che la tartassavano in quel momento non se la sarebbe mai sentita di parlarne con i suoi fratelli!
«Okay non voglio sentire altro! Tu Lily cerca di non mangiare la gente almeno il giorno di Natale, e tu James, smetti di infastidirla soprattutto se vedi che è nervosa! Ora fatemi il favore di fidarvi di me e di tornare di là senza litigare più»
«Ma cosa hai oggi Albus? Abbiamo fatto litigate molto peggiori e lo sai!» la voce stupita di Lily andava in sintonia con i pensieri sbigottiti di James che non capiva perché Albus avesse fatto tutta quella messa in scena per una piccola lite...
«Vi ho chiesto di fidarvi di me, riuscireste a farlo? Poi capirete e James, se non ci arriverai, cosa di cui non mi meraviglierei, sono disposto pure a spiegartelo» fece il moro uscendo dalla cucina mentre gli altri due avevano le mascelle che stavano per toccare terra, non capendo tutti gli enigmi del fratello.
Tornarono in Sala pranzo dove quasi tutti gli occhi erano puntati su di loro, quelli dei ragazzi esplicitamente, mentre gli adulti lanciavano occhiate nascoste, Lily e James tornarono ai loro posti, dove ad aspettarli c'era Albus seduto tranquillamente nella sua sedia.
Si immersero nelle conversazioni tra i vari cugini, quando Lily e Albus sentirono una mano toccargli la schiena, ed entrambi sobbalzarono.
Si girarono di scatto per ritrovarsi gli occhi smeraldini del padre che li guardava con un'espressione seria ma al contempo preoccupata.
«Tutto bene?» chiese all'indirizzo dei suoi figli, guardando anche James che era dall'altra parte del tavolo.
«Sì papà, benissimo, perché?»
Lily sfoderò i suoi occhi da cerbiatta sapendo che solo con quello suo padre si sarebbe potuto sciogliere, gli altri due annuirono con forza, per rafforzare la tesi della sorella.
«Mi era sembrato di vedere l'aria un pochino tesa» rispose, ma dal tono si vedeva che non aveva la stessa serietà di prima e si era molto tranquillizzato.
«No, dovevamo solo parlare» rispose semplicemente Lily sfoderando un bellissimo sorriso alla Weasley, lo stesso sorriso di Ginny a cui Harry non poteva resistere.
«Okay bene, vostra madre vi avrebbe ucciso se aveste, un'altra volta -e qui sottolineò la parola guardando Lily- litigato durante le feste»
E detto questo se ne tornò al tavolo mentre Ginny lanciava occhiate di soppiatto alla conversazione tra la loro famiglia.
«C'è mancato poco» sospirò Albus rimettendosi composto.
«Poco per cosa? Ci vuoi spiegare?» chiese esausto James non capendo dove il fratello volesse andare a parare.
«Niente, niente, capirete tra poco. Fortuna che c'è Lily che ha utilizzato il suo sguardo innocente!»
I tre risero ma Lily e James non riuscivano veramente a capire cosa il fratello volesse dire con quelle parole: ora la curiosità li divorava, sembrava una cosa importante per fare urlare Albus, ma cercarono di fidarsi delle parole del fratello e di aspettare.

Scorpius and Lily, like ice and fire.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora