18

587 16 18
                                    

La Vigilia di Natale per Lily voleva dire solo una cosa: una ricerca pazza e scatenata per i regali che aveva ritardato fin a quel momento perché "ancora c'era tempo".
Così quella mattina indossò il giubbotto più pesante che avesse, dei guanti candidi e degli anfibi, per cercare di non scivolare sulle grandi lastre di ghiaccio che si trovavano in giro.
Sentì suonare il campanello e si precipitò alla porta per aprire alla sua migliore amica Alice.
Appena aperta la porta si ritrovò il volto arrossato della sua amica per il freddo e un'espressione che faceva pensare che si potesse congelare da un momento all'altro.
«Stai bene Ali?» le chiese subito l'amica apprensiva.
«Ho solo un po' freddo» rispose Alice entrando in casa, subito la sua espressione si rilassò venendo a contatto con il calore.
«Vieni ti presto una sciarpa» le disse Lily, accompagnandola nella sua camera che si trovava al piano superiore.
«Questa bianca dovrebbe starci bene» disse passandole una lunga sciarpa in cashmere bianco latte.
Alice quel giorno aveva optato per un look total white, molto minimale ed elegante, così Lily aveva pensato bene di abbinarci una sciarpa del medesimo colore.
«È morbidissima» affermò Alice estasiata toccando il materiale dell'accessorio.
«Va meglio? Posso prestarti anche un cappello se vuoi» le chiese Lily, conoscendo la natura cagionevole dell'amica, con anche solo un colpo di freddo si sarebbe potuta prendere una polmonite!
«Lily sto bene! Non preoccuparti tranquilla, e ora andiamo» la rassicurò Alice che dal canto suo si sentiva davvero bene ora che era al caldo, ma in realtà non sapeva quanto sarebbe durato questo suo benessere all'aperto.
Le due amiche si diressero verso Diagon Alley e appena arrivarono si misero subito alla ricerca dei vari regali mancanti.
Dopo un tempo inquantificabile le ragazze si sedettero su una panchina esauste, ricoperte da pacchi e pacchetti.
«Credo che ci meritiamo una cioccolata calda!» affermò Alice alzandosi dalla panchina.
«Assolutamente!» confermò Lily tirandosi su a sua volta.
Entrambe si diressero verso un nuovo locale appena aperto chiamato "Il Giardino delle Fate".
All'interno quel posto era arredato come una grandissima serra e ogni tavolo era circondato da fiori e piante di ogni genere.
Il soffitto era altissimo e, grazie ad un incantesimo, ricordava tantissimo una serra, avendo il tetto trasparente ma ricoperto di piante rampicanti.
Dal soffitto scendevano lampadari a forma di girasole incantati che emettevano luce e i
tavoli erano fiori giganteschi irrigiditi.
«Guarda c'è Albus!» esclamò Alice notando un tavolo-fiore occupato dal fratello di Lily e dal suo migliore amico, Scorpius Malfoy.
Lily si irrigidì, sapeva che Alice voleva andare a salutare il suo ragazzo ma questo voleva dire vedere Scorpius e... Non sapeva se ci sarebbe stato disagio dopo il giorno precedente, quando avevano chiacchierato amabilmente e pranzato insieme e lui le aveva prestato la sua felpa.
«Dobbiamo proprio andare?» chiese Lily con voce lamentosa.
«Lily Potter sei una Grifondoro, fatti coraggio!» la riprese Alice scherzosamente ma aspettò che fosse Lily a muoversi, non voleva forzarla nel vedere Scorpius se lei non voleva.
«Non vai?» le chiese stupita Lily visto che l'amica non si era mossa di un passo.
«Vuoi vederlo? Sennò possiamo uscire» la rassicurò Alice prendendole una mano.
Lily fece un respiro profondo, non aveva per niente voglia di vivere quel disagio, che probabilmente solo lei avrebbe sperimentato visto che lui sembrava sempre una maschera di ghiaccio, ma soprattutto non voleva che Scorpius la trattasse in modo indifferente dopo la giornata prima, quando lei aveva sentito qualcosa, quando il muro Potter-Malfoy era calato ed erano stati solo Scorpius e Lily, un momento che non avveniva da tanto tempo.
Vide Scorpius posare gli occhi su di loro e dire qualcosa ad Albus e questo si girò facendo un gesto con la mano e salutandole, invitandole a raggiungerli .
«Troppo tardi» sussurrò Lily e si diresse verso i due ragazzi ma si fermò quando vide che Alice non proseguiva.
«Ali tutto bene?» chiese Lily scrutandola e vide che sembrava assente.
«Sì, un giramento di testa» rispose Alice imponendosi un tono tranquillo e disinvolto a cui Lily non crebbe affatto.
Si avvicinarono al tavolo e Albus si alzò per dare un bacio a fior di labbra alla sua ragazza mentre Scorpius  salutava Lily in modo amichevole, cosa a cui la ragazza non era abituata.
«Alice ma sei congelata!» esclamò Albus avvolgendo con un braccio la sua ragazza in modo tale che si potesse scaldare.
«Fa solo freddo, non è niente» cercò di sminuire Alice anche se si sentiva la testa girare vorticosamente e aveva brividi lungo la schiena.
Albus la continuò a scrutare, sapeva che Alice aveva la brutta abitudine di sminuire tutto ciò che le accadeva e soprattutto odiava essere al centro dell'attenzione.
Arrivò la cameriera che sorridente prese gli ordini dei quattro ragazzi e tornò poco dopo con le Burrobirre e le cioccolate.
«Cosa avete fatto fin'ora?» chiese curiosa Lily per fare conversazione girando la sua cioccolata, ma lanciò un'occhiata indagatrice ad Alice per controllare che stesse bene e, quello che vide, non la tranquillizzò affatto.
Alice si era bloccata nel gesto di girare la cioccolata e guardava un punto fisso dentro la cioccolata.
Non ascoltò troppo la risposta dei ragazzi perché allungò una mano verso quella di Alice per controllare che stesse bene, ma quando lei alzò lo sguardo la vide pallidissima.
«Noi andiamo a casa» disse Lily alzandosi e prendendo il cappotto di Alice per aiutarla a infilarlo.
Lei cercò di protestare debolmente ma era troppo stanca così si fece aiutare a vestirsi come una marionetta.
«No, Lily l'accompagno io, posso smaterializzarmi e farei più veloce, tu rimani con Scorpius» disse Albus perentoria prendendo la borsa e le cose di Alice e dirigendosi verso l'esterno reggendo la sua ragazza affinché non cadesse.
Lily, che era rimasta in piedi a bocca aperta perché non aveva potuto dire alcun che, si sedette nel posto di Albus e sbuffò:
«Mi ha portato via l'amica» disse lamentosa prendendo la sua cioccolata e spostandola dall' altra parte del tavolo.
Scorpius rise ma aggiunse:
«Tuo fratello non aveva tutti i torti, Alice non aveva affatto una bella cera, se dovevate tornare fino a casa sua a piedi ti sarebbe svenuta per la strada»
Lily annuì anche se il fatto che suo fratello le avesse portato via la sua migliore amica la faceva piuttosto arrabbiare, chi si credeva di essere?
Ma in fondo doveva mettere da parte orgoglio ed egoismo, in quel momento il suo primo pensiero doveva essere solo Alice e la sua salute non lei e i suoi problemi con il fratello.
«Vorrei tanto andare da lei per vedere come sta ma non voglio neanche fare il terzo in comodo» sbuffò Lily appoggiando il gomito sul tavolo e lasciando cadere la guancia sul suo palmo in un'espressione combattuta.
Solo allora si rese conto nella situazione in cui si trovava: lei e Scorpius soli in un bar a prendere da bere.
Al pensiero le sue guance diventarono color del fuoco e cercò di nascondere l'imbarazzo immergendosi nella sua grande tazza di cioccolata.
«Se vuoi ti accompagno da lei, ci smaterializziamo direttamente a casa sua» fece Scorpius osservandola, aveva notato che il suo colorito era cambiato improvvisamente e un'ondata di preoccupazione lo aveva attraversato pensando che forse si era ammalata anche lei.
«Non vorrei essere di troppo, ma insomma mi ha rubato la mia migliore amica!»
Scorpius rise, in quel momento sembrava tanto una bambina, anche se capiva il fastidio, era lo stesso che provava quando voleva uscire con Albus e lui era occupato con Alice.
«Dai Potter non ti è andata male» cercò di scherzare il ragazzo evitando di guardarla perché sapeva sarebbe diventata color di un pomodoro.
«Cosa vuoi dire?» chiese lei alla velocità della luce.
«Potevi rimanere con qualsiasi altra persona e invece sei rimasta con me, non ti è andata male»
«Sbruffone» rispose lei appoggiandosi allo schienale della sedia.
«Sappiamo passare momenti insieme anche senza litigare, ieri ne è una dimostrazione! Non fare tanto la schizzinosa quindi!» La stuzzicò Scorpius che amava vederla boccheggiare ogni volta che faceva qualche battutina provocatoria, ma sapeva che questo durava solo qualche secondo perché il suo orgoglio la obbligava subito a rispondere cercando di nascondere l'imbarazzo iniziale, che però lui notava perfettamente, ed era probabilmente la ragione che preferiva per stuzzicarla.
«Malfoy sei la solita faccia tosta, ieri siamo stati bene solo perché hai evitato di fare l'arrogante» disse Lily rendendosi subito conto di ciò che aveva ammesso, erano stati bene.
Lui aveva semplicemente detto che avevano passato del tempo senza litigare e lei aveva aggiunto che erano stati bene, si morse un labbro nervosa sperando che lui non se ne fosse accorto.
Ma le speranze di Lily furono inutili perché Scorpius sorrise sornione a quella dichiarazione ma si limitò a non dire nulla osservandola con il suo sguardo che aveva saputo conquistare migliaia di persone.
«Ti va di fare un giro?» chiese allora il ragazzo e Lily annuì un po' stupita da quella richiesta ma decisa a non mostrarlo troppo apertamente anche se dubitava che Scorpius non l'avesse capito da solo, sembrava riuscisse a leggere la sua mente in ogni secondo.
Poi Scorpius, vedendo che Lily aveva finito, lasciò i soldi sul tavolo sopra lo scontrino e si alzò infilandosi il giubbotto e aiutando Lily ad infilarsi il suo e poi raccolse le buste dello shopping di Lily e uscirono fianco a fianco.
«Posso portarle io, non c'è bisogno» cercò di protestare la ragazza ma Scorpius scosse la testa dicendo.
«Fammi essere un bravo gentleman quale sono»
«Tu un gentleman Malfoy?» chiese divertita Lily uscendo dalla porta del locale e osservandolo aspettandosi che si mettesse a ridere per la sua stessa battuta, ma non lo fece, Malfoy sembrava serio come non mai.
«Sono stato educato da Purosangue Malfoy ti devo ricordare» le disse lui facendo il finto altezzoso, mente entrambi si dirigevano per delle vie di Diagon Alley senza una meta ben precisa.
Aveva una voglia matta di allungare la mano per stringere quella di Lily, per avere un suo contatto, ma aveva paura che sarebbe stato troppo e che si sarebbe richiusa e siccome temeva quella possibilità più di ogni altra, si trattenne suo malgrado.
«Diciamo che usi la tua educazione solo quando vuoi tu» lo prese in giro ridendo Lily,scostandosi una ciocca di capelli che per il vento congelato le era finito davanti al viso.
Scorpius si fermò ad osservare la risata così pura e genuina della Potter, chiedendosi come aveva fatto in tutto quel tempo a trattenersi dal baciarla e dal farle capire quanto lui volesse starle accanto.
«Che c'è?» chiese lei, visto che lui si era fermato ad osservarla senza dire alcun che.
«Niente, è molto bella la tua risata, beh in generale sei molto bella» affermò deciso, osservando divertito la bocca di Lily aprirsi in un'espressione stupita.
Stava per prenderla in giro dicendola qualcosa come, "se non chiudi la bocca ti ci entreranno le mosche", quando un'altra folata di vento, questa volta più forte della precedente, li investì facendoli rabbrividire.
«Ti riaccompagno a casa se vuoi, non vorrei ti ammalassi come Alice» fece allora lui anche se era combattuto, non voleva farla di certo ammalare ma non voleva nemmeno lasciarla.
Lily annuì un po' imbambolata, probabilmente in preda ai suoi stessi dubbi, ma troppo insicura di esporli.
La terza folata di vento gelido però sembrò svegliare Scorpius, che presa la bacchetta stringendo allo stesso tempo la mano di Lily e poi vorticò su stesso.
Si ritrovò di fronte al portone di casa Potter e un po' imbarazzato guardò Lily, non voleva separarsi così presto da lei, ma, con sua grande sorpresa, Lily aprì la porta e prima di entrare gli chiese: «Non entri?»
Questo fu il turno di Scorpius di essere stupito.
Conosceva Lily abbastanza bene e non si sarebbe mai immaginato che lei gli chiedesse di entrare per stare in casa sua, insomma nella casa dove alloggiavano anche i suoi genitori e i suoi fratelli!
«Tranquillo i miei sono al lavoro e James è in giro con amici e Albus da Alice, non c'è nessuno che ti possa uccidere» disse lei scherzosa vedendo l'espressione stupita di lui ma temendo di aver mal interpretato la situazione.
Magari lui la vedeva veramente solo come la piccola sorellina del suo migliore amica che si divertiva a stuzzicare e niente di più.
«Ti vuoi approfittare di me Potter?» chiese lui ridendo e solo in quel momento Lily si rese conto di quanto ambigua potesse suonare la sua richiesta, ed infatti suoi capelli divennero un tutt'uno con il suo viso e si affrettò ad aggiungere «No! Io non intendevo...insomma...non...quello!»
Scorpius rise del nervosismo di lei e si gustò un altro momento per prenderla ancora in giro.
«Lo sapevo che eri una pervertita in fondo Potter»
Lo scappellotto di Lily arrivo prima che lui potesse anche accorgersi che la sua mano si era mossa, ma l'impatto non fu duro e con l'intenzione di provocare dolore, ma scherzoso e giocoso, infatti Scorpius non sentì alcuna forza in quello schiaffetto.
«Ti piacerebbe Malfoy» lo punzecchiò lei entrando mentre lui la seguiva nel salotto di casa Potter di cui era stato ospite innumerevoli volte di Albus ma, mai prima d''allora, di Lily.
Lei si sedette tranquillamente sul divano, con una sicurezza che Scorpius non ricordava di averle mai visto in sua presenza, sorrise dentro di sé soddisfatto, era contento che Lily si sentisse al sicuro con lui, le altre volte l'aveva vista sempre nervosa o imbarazzata, a meno che non stessero litigando, lì Lily sfoderava tutti i suoi artigli e combatteva.
Ora sembrava avere la sicurezza di quando battibeccavano, ma la differenza era che non c'era nessuna discussione in corso, stavano semplicemente parlando e punzecchiandosi scherzosamente a vicenda.
«Che fai? Vuoi stare sulla soglia della porta tutto il giorno?» lo svegliò lei dai suoi pensieri mentre lo guardava sospettosa dal divano.
Lui si riscosse e le si avvicinò sedendosi ad una distanza "sicura", non troppo vicino ma neanche troppo lontano, anche se il suo istinto voleva solamente starle vicino.
«Mi fai vedere uno dei tuoi film Babbanofili, Potter?» chiese lui ironico che in realtà era sempre stato incuriosito dalla passione per la famiglia Potter sulla cinematografia Babbana, ma non aveva mai avuto l'occasione di vedere quei film di cui tanto parlavano.
«Dovresti farti una cultura Malfoy, sei piuttosto ignorante in quel campo»
«Allora educami ragazzina»
«Dici sul serio? Pensavo fossi ironico!» esclamò lei eccitata all'idea di potergli mostrare una delle sue passioni.
«Mai stato più serio» ribatté lui e sorrise quando vide l'espressione felice della ragazza da quella risposta, l'istinto gli diceva di avvicinarsi e prenderla tra le braccia ma aveva troppa paura di rovinare tutto ciò che c'era stato fino ad allora.
«Allora cosa mi fai vedere?» chiese il biondo e Lily non occupò neanche tre secondi per pensarci che subito ribattè:
«Colazione da Tiffany! Uno dei miei preferiti!»
E si alzò dal divanetto alla ricerca di quel dvd tra tutti quelli che si trovavano sotto il televisore.
«Ma dove può essere finito...» sbuffò Lily spazientita e poi si fermò un secondo come se un'idea le fosse appena balzata in testa e si mise a correre per le scale di sopra.
«Trovato!» la sentì urlare da di sopra e poi i suoi passi veloci e affrettati echeggiarono per tutta la casa.
Non si voltò un secondo per guardarlo ma andò subito ad infilare il dvd nel lettore al fianco della televisione, iniziò a smanettare con il telecomando e poi sorrise soddisfatta al televisore quando esso cominciò.
«Pronto? Stai per vedere uno dei film più belli di sempre» lo avvertì la ragazza sedendosi sul divano, già presa dalla visione su quel grande schermo.
Il film cominciò ed entrambi stettero in silenzio anche se a volte Scorpius lanciava delle occhiate divertite all'indirizzo di Lily, nel vederla così presa e ammaliata.
«Perché va sempre in prigione Holly? Finirà male vero?» chiese Scorpius ad un certo punto, il film gli stava veramente suscitando interesse.
«Non ti anticipo nulla» le rispose Lily senza distogliere l'attenzione del film, che comunque aveva già visto circa qualche migliaia di volte.
Quando il film finì Lily aveva un sorriso stampato sul volto e si voltò per ascoltare l'opinione di Scorpius su di esso.
«Allora? Cosa dici?» chiese lei che moriva dalla voglia di sapere cosa ne pensasse.
Scorpius doveva essere sincero, all'inizio aveva pensato che si sarebbe sicuramente annoiato, essendo il genere romantico un genere non adatto a lui, ma aveva seguito il film piuttosto attivamente e gli era piaciuto, forse non quanto Lily lo amava, ma gli era sinceramente piaciuto.
«È molto bello, Holly è veramente un personaggio stravagante anche se penso che sia solo una maschera per la sua sofferenza»
«Holly è uno dei personaggi più affascinanti che io abbia mai visto nella storia del cinema, è semplicemente... wow! Amo quel personaggio e amo quell'attrice!»
A Scorpius non gli ci volle molto per capire perché Holly fosse il personaggio che Lily amava di più, rivedeva momento Lily in Holly, per esempio nel suo essere imprevedibile e impulsiva e nel suo vivere la vita senza un vero schema, non si sarebbe stupito se quando Lily fosse cresciuta il suo appartamento sarebbe diventato disordinato come quello della protagonista.
«Non vorrai scappare in Brasile con un uomo ricco appena conosciuto, vero?» le chiese un tantino preoccupato lui.
Lei rise e ribatté con il suo tipico tono scherzoso:
«Credo che insisterei per andare in un altro paese, non credo che il Brasile faccia per me, troppo caldo, pensavo più qualcosa come la Francia, con la giusta temperatura, e poi sono troppo femminista per scappare per farmi mantenere da un uomo ricco»
«Allora vuoi scappare Potter?» le chiese Scorpius avvicinandosi a lei con aria di sfida, e conosceva bene Lily Potter, lei non rifiutava mai una sfida, ed infatti, con sguardo fiero replicò avvisandosi a sua volta a lui:
«Che c'è, ti mancherei Malfoy?»
La parte sarcastica di Scorpius lo spingeva a rispondere che no, non le sarebbe mancata, le sarebbe mancato solamente qualcuno con cui litigare ma non aveva voglia di pretendere in quel momento che tutto ciò che ci fosse tra loro fosse riassumibile in qualche battibecco.
Così, lentamente, le passò dietro l'orecchio un ciuffo di capelli e rispose con la voce suadente ma intrisa di sincerità:
«E se ti dicessi di sì, Potter?»
Come se già il solo contatto che il ragazzo stava mantenendo non bastasse a bloccarla ora quelle parole l'avevano portata totalmente in apnea, continuò a mantenere il suo sguardo nei suoi occhi grigi anche se in quel momento le portava fatica.
«E perché ti mancherei?» sussurrò lei, incapace di muovere nessun muscolo o di alzare la voce anche di una sola nota.
Scorpius sorrise malizioso passandole la mano in una carezza sul suo dolce viso disteso in un espressione di paralizzazione più totale.
Le fece una lieve carezza con il pollice sul labbro inferiore, causandole un leggero solletico.
Gli occhi della ragazza si posarono sulle labbra sottili del ragazzo davanti a lei, ritrovandosi a desiderare che le loro bocche si toccassero, che i loro respiri si intrecciassero, e che si assaporassero a vicenda.
Scorpius stava lentamente avanzando verso di lei e Lily chiuse gli occhi in attesa del momento che bramava profondamente.
Scorpius rimase fermò davanti a lei, ad un centimetro dalle sue labbra, ma, con grande sorpresa della ragazza, quella distanza non si azzerò.
«Forse dovrei accompagnarti a vedere come sta Alice» Le consigliò lui, che ancora si trovava nella posizione di prima.
Lily aprì gli occhi di scatto, stupita che avesse interpretato i segnali male e arrabbiata con se stessa per non essersi ricordata della salute dell'amica.
«Hai ragione» disse lei alzandosi quasi fosse un robot e andando a prendere il cappotto pesante che aveva lasciato sull'appendiabiti.
Scorpius rimase seduto su quel divano grigio ad osservarla mentre meccanicamente prendeva tutte le cose che le servivano, chiedendosi se stesse sbagliando a ritardare il momento che tanto desiderava.
«Vuoi rimanere sul divano a fissarmi o muoverti?» chiese lei sarcastica pronta già con cappotto e borsa addosso.
E dal tono che Lily aveva usato capì che aveva sicuramente sbagliato a trattenersi.



Spazio autrice:
In quante mi crucerete per non averli fatti baciare, un'altra volta?
So che ve lo aspettavate tanto...
Comunque fatemi se il capitolo vi è piaciuto o un qualsiasi altro parere, un bacio,

L'autrice.

Scorpius and Lily, like ice and fire.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora