5- sorridimi

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Lily si svegliò quella mattina con un fortissimo mal di testa e una voglia irreprensibile di vomitare l'anima.
Non ricordava nulla della sera precedente ed infatti ci vollero qualche secondo per fare arrivare al cervello il perché fosse così ridotta male.
Della sera precedente Lily ricordava solamente che si era precipitata sugli alcolici e si era data alla pazza gioia con quelli,  cosa che confermava anche l' odore del suo vestito, e poi aveva un vuoto totale.
Si guardò: aveva ancora il viso truccato e il vestito indosso e i suoi tacchi erano appoggiati ordinatamente a terra.
Guardò le sue altre amiche che dormivano beate con addosso i loro pigiami e struccate.
Lily decise che prima di svegliarle per farle raccontare cosa fosse successo a lei e a loro la sera prima sarebbe andata a farsi una doccia fredda, a vestirsi e a struccarsi, per magari truccarsi in un modo più decente, visto che in quel momento aveva tutto il trucco sbaffato, e il mascara la faceva assomigliare ad un bellissimo panda.
Dopo un po' Lily ritornò al suo quotidiano aspetto perfetto, così si sedette sul letto e lanciò un cuscino all'indirizzo di Alice, che mugugnò.
Alice, che era una persona abbastanza vendicativa, anche se nessuno l'avrebbe mai detto, cercò di rilanciare il cuscino all'indirizzo della proprietaria, in maniera molto brusca.
Il fatto è che la mira di Alice faccia alquanto schifo, se ci aggiungiamo il fatto che aveva gli occhi impastati dal sonno realizziamo il risultato che il cuscino arrivò dritto in testa alla povera Dominique. La quale, iniziò a urlare come una pazza dicendo cose tipo "al ladro! Al ladro!".
Le altre due risero di gusto, mentre Dominique prendeva un'espressione alquanto imbronciata.
«che ore sono?» sbuffò dopo un po'.
«le dieci» ripose Lily atona.
«sai Lily, a volte mi chiedo davvero perché tu non sia finita in Serpeverde. Ma io dico, ti pare il modo di svegliare una persona alle dieci del mattino quando la sera prima c'è stato un party fino a notte inoltrata?!» urlò Dominique isterica.
In effetti Lily sarebbe stata molto bene in Serpeverde, essendo una stronza dalla lingua biforcuta, che offendeva con grazia degna di una modella sulla passerella.
«bè in realtà era proprio della festa che vi volevo parlare» disse Lily seria.
Davanti alla sua serietà le due compagne si scambiarono un'occhiata, e, solo per quella volta, decisero che non l' avrebbero uccisa.
«com'è andata? Insomma Alice non puoi nascondermi di aver ballato con Albus...» continuò Lily con un'occhiata che la sapeva lunga alla suddetta «...e a te Dominique, non conosco quel ragazzo che ti aveva chiesto di ballare» constatò infine Lily, stupendosi delle proprie parole.
Insomma Lily Potter conosceva tutto di tutti, o almeno della gente che contava, e, quel ragazzo, essendo alla festa doveva contare.
Le guance delle due si imporporirono lievemente di rosso.
«bè, sì ho ballato con Albus...» balbettò Alice lievemente imbarazzata.
Le altre due la guardarono con un'occhiata che la invitava a continuare.
«è stato bello, lui sa ballare bene, abbiamo ballato due balli fino a che...» a questo punto Alice si bloccò.
«fino a che?!» esclamarono le altre due all'unisono.
«fino a che non è arrivata quella gallina di Rose, con tutte le lacrime negli occhi dicendo "è un disastro, Albus!"» urlò Alice inferocita imitando le parole di Rose.
Lily ridacchiò, e non per la situazione in se per sè, perché le dispiaceva per Alice, ma per quanto possa essere infantile Rose.
«tipico suo...Veramente non so neanche chi abbia avuto la fantastica idea di invitare una sfigata permalosa come lei ad una festa del genere» commentò Lily acida.
Lily alludeva palesemente al gusto orribile che aveva Rose nel vestire, come abbinare arancione, colore che sta tra l'altro terribilmente sulla sua tonalità di capelli, al verde shokkin, o cose del genere.
E alludeva anche al fatto che Rose, oltre a passare il 99% del suo tempo sui libri ed essere un' odiosa So-Tutto-Io, era anche una piagnona, capricciosa e altri aggettivi infantili.
Ovviamente di marche di alto calibro, come Chanel, Gucci, Fendi etc, non ne aveva neanche mai sentito nominare, e non perché i suoi non se lo potevano permettere, al contrario.
«una certa bionda deve raccontare qualcos'altro, però...» sviò Alice che non aveva voglia di continuare sull'argomento Rose, che la faceva veramente innervosire.
«non vi si può nascondere niente!» ribatté Dominique sorridendo.
Le altre due sorrisero complici.
«ho conosciuto questo ragazzo che si chiama Thomas Lastret, è un Corvonero, ed è così, così...» iniziò Dominique sognante, non trovando le parole adatte.
Le altre la presero in giro a lungo, chiedendole più dettagli, che lei rifornì.
Dopo essersi riprese Alice chiese:
«tu, Lily? Nessun ragazzo?»
Di solito Lily ballava molto volentieri con i ragazzi, essendo una tentatrice di prima categoria.
«diciamo che mi sono voluta dare alle pazzie gioie con qualcos'altro» rispose lei vaga.
Le altre sue aggrottarono la fronte.
«intendo l'alcol» precisò poi lei.
«e tuo fratello non ti ha scoperta?» chiese Dominique dubbiosa.
«era troppo occupato a ballare con una certa moretta...» rispose Lily alludendo ad Alice.
Alice abbassò per un secondo il viso, e poi lo rialzò lentamente.
«comunque credo di non saper reggere l'alcol» constatò Lily, intendendola più come affermazione che come dubbio.
«e come mai dici questo?» chiese Alice giustamente stupita.
Lily sbuffò, poi guardò il vestito dell'altra sera che era appoggiato sul suo letto e percepì un profumo strano, che aveva già sentito ma che ovviamente non apparteneva a lei. Assomigliava ad una di quelle colonie per uomini.
«non mi ricordo nulla della festa, a parte che ho bevuto qualche bicchierino di troppo, ma dopo ho il vuoto totale» affermò lei con un filo di... paura? Possibile che avesse paura?
Alice e Dominique, a cui ora quadrava tutto nella testa capirono perché Lily fosse un po' a disagio.
Quando la sera precedente l'avevano trovata vestita così pensavano che si fosse addormentata con i vestiti addosso dalla stanchezza, ma ora era chiaro che qualcuno l'avesse portata sù in camera sua, e Lily era evidentemente preoccupata da quello che poteva essere successo.
Alice cercò di dirle qualcosa per rassicurarla ma Lily fece un cenno con la mano per zittirla.
«forza, vestitevi, sennò faremo tardi a colazione» disse Lily cercando di sviare argomento.
Le sue amiche la capivano, ed erano preoccupate quasi quanto lei.
Siccome per quando tutte finirono di prepararsi, anche se Lily era già pronta, per essere come minimo perfette, si era già fatta ora di pranzo, il trio scese in Sala Grande.
Quando scesero Lily incontrò tanti paia d'occhi, tra cui quelli smeraldi di Albus, quelli color ghiaccio di Scorpius e quelli cioccolato di Etan.
Lily però fece caso solamente all'ultimo paio d'occhi, che ricambiò con un sorrisetto..
Scorpius, che non si era perso quello scambio di sguardi, si irrigidì, insomma quante volte doveva dirglielo che non doveva più avvicinarsi a lui?! Certo, non si erano avvicinati, ma quelle occhiate erano piuttosto eloquenti.
Quando Lily si sedette a tavola aveva preso una decisione:
non le importava più nulla se Scorpius diceva tutto ad Albus, anche allargando abbondantemente i fatti, perché nessuno poteva dare ordini a Lily Potter, soprattutto  Scorpius Malfoy!
Più che altro voleva incontrare Etan per ripicca verso Malfoy, che per interesse.
Così, uscita dalla Sala Grande dopo pranzo, disse alle sue amiche che le avrebbe raggiunte in Sala Comune, perché prima doveva sbrigare una faccenda.
Aspettò un po' davanti all'ingresso dei sotterranei, in attesa che arrivasse Etan, e poi lo vide arrivare insieme ai suoi amici.
Etan era stupito di trovarsela lì, però era anche felice, ma decise di rimanere un po' distaccato.
«Lily» la salutò lui passando dal cognome al nome, cosa di cui Lily se ne accorse e decise di ricambiare.
«ciao Etan» disse senza far trasparire la benché minima emozione.
Siccome Etan la guardava in attesa che dicesse alcunché, Lily parlò.
«mi dispiace che io non ti abbia risposto è che è...complicato» disse lei con un sospiro.
Lui la scrutò un attimo poi sorrise con una malizia degna di un Serpeverde.
«quindi ti va se ci rivediamo?» chiese lei spavalda.
Lui la guardò, era veramente bellissima e solo uno stupido se la sarebbe fatta scappare.
« sì, certo. Ti faccio avere una lettera, va bene?» le disse lui amabilmente.
Lei annuì e Etan le accarezzò la guancia prima di andarsene.
Lily era sorridente e di ottimo umore.
Aveva chiarito con Etan, e lui non sembrava neanche tanto arrabbiato.
Quello che però non sapeva era che un certo biondino li aveva osservati per tutto il tempo.
«non sono stato forse abbastanza chiaro, Potter?» la apostrofò lui, fermando Lily prima che potesse mettere un piede su un gradino.
«senti Malfoy» disse lei girandosi per fronteggiarlo «puoi fare quello che ti pare, puoi andare a dirlo ad Albus e fare tutto ciò che vuoi. Non è affar mio. Io non prendo ordini da te, capito?» disse lei puntandogli un dito contro.
Lui che di certo non si aspettava quella riposta alzò un sopracciglio scettico.
Lily essendo così vicino a lui poté sentire il suo odore, e le ricordava qualcosa di già sentito, ma non ricordava cosa.
Lui stava per ribattere qualcosa ma lei gli voltò le spalle e si diresse verso la Sala Comune di Grifondoro.
Scorpius era irritato dal comportamento di quella ragazzina così spocchiosa.
Era popolare sì, ma lui non riusciva a sopportarla.
O forse era quello che lui avrebbe voluto?
Con un sorrisino perfido sulle labbra Scorpius non poté che constatare che Lily Potter era una forte, e per niente una rammollita.

Scorpius and Lily, like ice and fire.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora