26 - A surprising proposal

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Il primo giorno della sua sospensione dal lavoro, Diana l'ha passato praticamente da sola ad annoiarsi, per poi finire per svolgere il suo lavoro da casa per portarsi avanti. Questo perché Shawn di mattina ha avuto gli allenamenti, come sempre, e nel pomeriggio ci sarebbe stato uno spettacolo del gruppo di teatro di Aaliyah a scuola e, quindi, lui ovviamente è andato a vederla. Lindsey, d'altro canto, avrebbe lavorato quel giorno quindi non ha potuto nemmeno passare il suo tempo con lei. Però gli altri due giorni scorrono più in fretta, anche grazie alla compagnia di Shawn nel pomeriggio.

Così presto arriva il giorno in cui Diana può riprendere a lavorare normalmente, anche se è un venerdì quindi poi avrebbe avuto comunque altri due giorni di riposo.

L'unico evento significativo di quella giornata lavorativa è il momento in cui David bussa alla porta dell'ufficio di Diana, sorprendendola. Solo alcuni giorni per mese David si reca nella sede della Royal, visto che c'è un contratto a legare le loro rispettive compagnie. Per quanto riguarda i giorni restanti, ognuno si reca a lavorare nella propria sede.

"Ti posso parlare?", chiede David restando sulla soglia della porta.

Diana annuisce, invitandolo ad entrare e a prendere posto su una delle due poltrone poste dal lato opposto della scrivania in cui è seduta lei adesso. Quindi, David chiude la porta dell'ufficio e fa esattamente come detto da lei.

"So che forse non è un buon momento, ma ho saputo dell'articolo... e della storia con Chris", esordisce David e immediatamente la postura di Diana sulla sua sedia si fa più rigida. "E proprio per questo volevo farti una proposta. Anzi, idea di mia madre".

"Dimmi", lo incita allora Diana. Quelle sue ultime parole hanno catturato la curiosità della ragazza.

"So che tra noi non ha funzionato, quindi potrebbe essere un po' strano. Ma io non sono uno che porta rancore e penso che anche tu ormai sarai andata avanti", inizia a spiegare David. All'inizio lui non l'ha presa molto bene, era triste, ma ormai sono passati mesi. "Comunque, in poche parole, mia madre vorrebbe che venissi a lavorare per noi".

Diana aggrotta le sopracciglia, scrutando il ragazzo con perplessità. "Io?"

"Sì, tu", afferma David in risposta. "Ha visto il tuo potenziale alle riunioni. E qui, diciamocelo, non è sfruttato. I tuoi colleghi ti lasciano a malapena parlare e tuo padre non fa niente per mettere in risalto le tue proposte, anzi".

La ragazza resta in silenzio, proprio perché sa che non ha tutti i torti. E sì, forse sarebbe bello lavorare per qualcuno che non è di famiglia, dove potrebbe dimostrare sul serio la sua bravura senza essere liquidata come la raccomandata di turno. Eppure, suo padre lo accetterebbe mai? Forse sua madre capirebbe, ma lui...

"È vero che dovrai partire da una posizione un po' più bassa rispetto a quella che hai ora, ma sarebbe un'opportunità per dimostrare che ti meriti davvero il successo che hai", continua David, per tentare di convincerla. Non può negare che una come lei farebbe davvero comodo nell'azienda della sua famiglia, anche se molti non riconoscono le sue potenzialità. "E anche per uscire dall'ombra di tuo padre, per farti una tua reputazione".

Diana non oserebbe mai negare che la proposta che le sta facendo David sia davvero allettante, ma al contempo non può accettare così, su due piedi. Deve rifletterci a lungo, perché se prendesse la decisione sbagliata ci sarebbero delle conseguenze negative. E non di poco conto.

"Non so che dirti, così senza preavviso..."

"Prenditi del tempo per pensarci", replica David alzandosi poi dalla poltrona. "Quando avrai deciso, sai già qual è il mio numero".

Detto questo, David la saluta per poi lasciarla di nuovo sola nel suo ufficio. Sola a riflettere sulla sua allettante proposta, le sue parole. Diana deve ammettere di essere attratta dall'idea di accettare quell'offerta di lavoro, ma al contempo se dovesse dire di sì non potrebbe più vivere a casa dei suoi. Suo padre le renderebbe la vita un inferno, più di quanto già non fa.

E comunque, è pur sempre un rischio: lavorando per suo padre, ha già il futuro assicurato sapendo che l'azienda verrà lasciata in eredità a lei. Invece, lavorando per qualcun altro non è detto che le cose vadano necessariamente per il verso giusto.

Quindi, che cosa dovrebbe fare?

**

"Hai trovato il meccanico poi?", domanda Shawn stravaccato sul divano-letto di casa di Connor, mentre Aaliyah è in piedi affiano a Connor nelle vicinanze del piano cottura.

Nell'appartamento di Connor, cucina e salotto sono uniti in un'unica e non molto spaziosa stanza. Shawn e Aaliyah sono andati a cenare a casa sua in occasione del suo ventiduesimo compleanno, il 12 Febbraio. Conoscendolo, Shawn credeva che Connor avrebbe voluto andare ad ubriacarsi da qualche parte, ma per quest'anno il ragazzo ha preferito fare una cosa più tranquilla. Essendo abituato ad avere Shawn e Aaliyah sempre intorno prima, adesso vuole trascorrere una serata come quelle che passavano prima insieme, quando i ragazzi vivevano tutti e tre sotto lo stesso tetto.

"Sì", risponde distrattamente Connor intento a mettere le patate affettate poco prima in una teglia, sopra la carta da forno. "Mi passi la boccia col sale?", chiede poi rivolgendosi ad Aaliyah, che si limita ad annuire per poi andare a prendere il contenitore del sale.

"E com'è? È bravo?"

"Brava, semmai", lo corregge lui. Inizialmente era sorpreso quando si è presentata una ragazza, ma più che altro perché per messaggio aveva detto di chiamarsi Cameron. Per cui Connor aveva dato per scontato che fosse un ragazzo, anche perché nella sua officina al momento lavorano solo uomini. "Comunque sì, se la cava abbastanza bene".

"Ah, è una ragazza quindi?", chiede conferma Shawn.

"Perché sei tanto sorpreso?", chiede Aaliyah spargendo il pepe sulla teglia di patate. "Non fare il maschilista", lo rimprovera con tono scherzoso.

"Non sono sorpreso, più che altro preoccupato lei", commenta Shawn. "Connor ci proverà di sicuro".

"Hey, io so essere professionale!", ribatte il ragazzo mentre infila la teglia nel forno che aveva già accesso una decina di minuti prima, per farlo riscaldare.

"Certo, immagino", lo schernisce Aaliyah, sedendosi ad una delle sedie del piccolo tavolo al centro della stanza.

"Tu dovresti essere dalla mia parte", si lamenta Connor rivolgendosi alla ragazza. "Chi è che ti lasciava invitare tipi di nascosto quando tuo fratello non c'era, eh?"

Shawn, che prima era sdraiato, di colpo si mette a sedere sul divano e si volta verso di loro. "Che hai detto, scusa?"

Sia Connor che Aaliyah, dopo essersi guardati a vicenda in silenzio per qualche secondo, scoppiano a ridere. Così facendo, ricevono un'occhiata torva da parte di Shawn. Quest'ultimo poi si alza dal divano con l'intento di rendersi finalmente utile e, per questo motivo, va a prendere i piatti nella credenza sopra il bancone della cucina. Li mette a tavola, per poi fare lo stesso con i tovaglioli, i bicchieri e le posate.

"E comunque, non fare il maniaco con quella ragazza, mi raccomando", esordisce Aaliyah, dopo qualche minuto di silenzio.

"Ma figurati", la liquida Connor. "Sarò super professionale".

Boxer [S.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora