30 - I don't need your help

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La mattina non inizia molto bene per Diana, che è intenta a prepararsi per il suo primo giorno al suo nuovo lavoro. Facendosi la doccia nota che la ferita al braccio si è chiusa quasi del tutto, infatti sotto l'acqua calda non le brucia più.

Comunque, ben presto l'acqua calda della doccia si trasforma in fredda, ma Diana ha ancora il bagnoschiuma addosso ed è costretta a lavarsi con l'acqua gelida, che accompagnata dal freddo di fine inverno non è proprio il massimo. A casa sua non succede mai e, solo ora, si rende conto di quante cose desse per scontate.

Non appena termina di prepararsi per uscire, si reca in cucina dove gli altri ancora fanno colazione. Siccome non è riuscita a dormire quasi per niente, Diana ha deciso –nell'orario in cui il sole appena sorgeva- di fare i pancake per colazione, pur non essendo un portento in cucina.

Lei è convinta che stavolta non le siano venuti poi così male, ma gli altri la pensano diversamente, anche se non lo danno a vedere.

"Io vado".

Shawn si alza, approfittandone della scusa di salutarla per smettere di fingere che i suoi pancake siano commestibili, e va a posarle un bacio a stampo sulle labbra. Nota solo ora il tremolio delle mani della ragazza.

"Non essere nervosa, andrà bene", la rassicura Shawn. "Tu sei brava".

Nel suo lavoro sì ma in cucina un po' meno, pensa anche se ovviamente non è il momento adatto per dirglielo a voce alta.

Diana annuisce e sospira, con l'intento di tranquillizzarsi. "Ci vediamo stasera".

"Stasera?", ripete Shawn confuso. Non avrebbe dovuto lavorare per tutte quelle ore, sicuramente.

"Poi ti spiego", taglia corto Diana. Sarebbe sicuramente arrivata in ritardo a lavoro se avesse perso tempo a spiegargli tutto quanto in quel momento. Quindi, si limita a salutare un ultima volta sia lui che gli altri due e poi esce dall'appartamento, diretta –forse per la prima volta in vita sua- alla fermata dell'autobus.

Intanto, Shawn fa capolino dalla porta d'ingresso per controllare che il corridoio del loro piano fosse effettivamente vuoto. "Okay, se n'è andata".

Allora Connor sputa il boccone di pancake nel suo tovagliolo con una smorfia di disgusto in faccia, per poi andare a buttare il tovagliolo alla spazzatura. "Che facciamo col resto?", chiede poi riferendosi al piatto ancora pieno a metà dei pancake fatti da Diana.

"Buttali", replica Shawn con una scrollata di spalle.

Aaliyah alza gli occhi al cielo, per poi mettere uno dei pancake nel proprio piatto. "Il cibo non si butta".

"Provali allora", le dice suo fratello chiudendo la porta d'ingresso.

Dopo averne assaggiato un pezzo, la ragazza si trova d'accordo con gli altri due. "Okay, buttali".

"Non farla cucinare più", afferma Shawn rivolgendosi a Connor. "Se proprio insiste per dare una mano, falle lavare i piatti o che ne so..."

"Chissà come mai non glielo dici in faccia", commenta Aaliyah visto che suo fratello è sempre solito fare il difensore dei valori morali.

"Ci rimane male poi", si giustifica il ragazzo.

"Va be'...", borbotta Aaliyah, alzandosi dalla sedia. "Io vado, casomai prendo qualcosa al bar", afferma riferendosi al bar della scuola, visto che non c'è altro da mangiare.

Shawn annuisce, nello stesso momento in cui la ragazza prende lo zaino che aveva abbandonato sul pavimento vicino alla porta. Saluta i due ragazzi, per poi uscire di casa chiudendosi la porta alle spalle.

Boxer [S.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora