29 - Love language

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Dalla sera successiva, in tutto quattro persone si trovano ad occupare l'appartamento di Connor. Alba aveva anche tentato a far cambiare idea a suo marito –e probabilmente ci sarebbe anche riuscita- ma Shawn non ha voluto sentire ragioni. Chiaramente, a Diana è dispiaciuto dover salutare sua madre, ma il suo ragazzo le ha fatto capire che la cosa più sensata da fare sarebbe stato allontanarsi il più possibile da Robert.

Diana ha portato con sé solo alcune delle sue cose; il resto sarebbe tornata a prenderle una volta trovato una casa. Ha abbastanza risparmi da parte da poter trovare un posto più che accettabile: tempo una o due settimane e sarà fuori dai piedi di Connor.

Pur non avendone molta voglia, Diana ha spiegato la situazione a Lindsey, che ovviamente le ha offerto di stare da lei, offerta che ha dovuto però rifiutare. Connor è stato fin troppo gentile ad ospitarla –e comunque lei l'avrebbe ripagato in qualche modo- quindi non può semplicemente andarsene.

"Tu puoi dormire di là con Aaliyah e noi due prendiamo il divano letto", spiega Connor.

Quindi, Aaliyah accompagna Diana nella stanza da letto, così da metterci la sua roba e da cambiarsi anche. Una volta che le due si chiudono la porta alle spalle, Connor rivolge un'occhiata furtiva al corridoio prima di voltarsi verso Shawn.

"Che è successo?", chiede poi sottovoce.

"Non lo so, non me l'ha spiegato bene", replica Shawn dopo essersi lasciato cadere a peso morto sulla sedia di fronte al tavolo dove pranzano di solito. "Si è... fatta male e so che è stato il padre, anche se lei dice che è stato un incidente".

"Non mi sorprenderebbe", borbotta Connor. "Ma starà bene, no?"

Shawn annuisce. "Sì, sicuramente sì".

In realtà di questo non può esserne completamente sicuro; quello che sa con certezza è che non avrebbe permesso a nessuno di farle del male, non di nuovo almeno.

Prima che uno dei due possa aggiungere altro, Aaliyah li raggiunge già in pigiama, mentre Diana è ancora nella stanza da letto, quella che in origine sarebbe di Connor ma che nell'ultimo anno è stata di Aaliyah. Shawn ne approfitta per andare a parlare con lei da soli. Apre la porta della stanza, dopo aver bussato.

"Come va il braccio?"

"È solo un taglio, Shawn", replica Diana. "Stai tranquillo".

Detto questo, si avvicina per baciarlo, anche se brevemente.

"Comunque, giusto per stare tranquillo, non ti far prendere qualche strana idea di uscire da sola durante la notte qui", esordisce Shawn tenendole ancora le mani sui fianchi in seguito al bacio. "Non è come dove vivi tu".

"Ho notato", borbotta lei e, con un tempismo perfetto, per qualche attimo si sente un suono di sirene provenire da giù in strada, anche se Diana non capisce se siano quelle dell'ambulanza o della polizia. "Tanto l'unica cosa che farò è dormire. Domani mi devo svegliare presto".

Il giorno seguente sarebbe stato il primo in cui Diana lavora per l'azienda della famiglia di David e non più per suo padre.

Shawn annuisce. "Anche io", risponde riferendosi agli allenamenti. "Se ti serve qualcosa, sai dove trovarmi".

"Okay", acconsente la ragazza sperando che finalmente si sarebbe un po' tranquillizzato.

"Buona notte", dice lui quasi in un mormorio, per poi posarle un bacio sulla fronte, facendole abbozzare un sorriso.

"Notte".

Al contrario di come aveva programmato, Diana non riesce ad addormentarsi presto. Non molto tempo dopo essersi messe entrambe a letto, Aaliyah è già nel pieno del sonno, mentre Diana continua a rigirarsi sotto le lenzuola sforzandosi di chiudere gli occhi e dormire, ma nulla. Sarà che ormai è abituata a dormire con Shawn, anche se in effetti ha più senso che lei dorma con Aaliyah, perché altrimenti avrebbe dovuto dormirci Connor. O, più che altro, saranno sicuramente i continui rumori –provenienti da giù in strada e dall'appartamento direttamente sopra a quello di Connor- il problema.

Diana si chiede come Aaliyah fosse riuscita ad addormentarsi tanto facilmente, ma poi pensa che probabilmente ci sarà abituata ormai. Alla fine, Diana si alza con cautela –per non rischiare di svegliare la ragazza- dal letto e, sempre facendo il meno rumore possibile, cammina soltanto coi calzini ai piedi per il corridoio. Arrivata nel soggiorno, nella luce fioca, riesce a notare che anche Shawn e Connor stanno già dormento beatamente sul divano letto.

Diana va a bere un bicchiere d'acqua e poi decide di uscire fuori sull'unico balcone dell'appartamento. Subito sente la differenza di temperatura e si rende conto che il pigiama –seppur pesante- non sarebbe stato abbastanza per tenerla del tutto al caldo.

Affacciandosi dal balcone vede in basso la strada quasi deserta, se non per qualche auto parcheggiata ai suoi margini e un gruppo di ragazzi sulla ventina che camminano, apparentemente senza meta. Alcuni di loro hanno una bottiglia di birra in mano, altri semplicemente proseguono con le mani in tasca. Inizialmente non si accorgono della presenza di Diana sul balcone, essendo buio e visto che l'appartamento di Connor è al terzo piano del palazzo.

Ciò finché uno di loro non si accorge di lei e, pur non avendo una visuale perfetta della ragazza per via della poca luce, decide di fischiarle. Questo attira l'attenzione dei suoi amici, che si fermano e si voltano tutti nella direzione in cui sta guardando il loro amico. Diana si limita ad alzare gli occhi al cielo, decidendo che è giunto il momento di rientrare.

Voltandosi, ignora i loro commenti e fa per entrare in casa, quando è qualcun altro ad uscire sul balcone. Shawn, con una faccia parecchio assonnata e con un plaid sulle spalle, la scruta confuso.

"Che fai qui fuori?"

Diventa sempre più confuso sentendo gli schiamazzi provenienti dalla strada, anche se è troppo assonnato per distinguere le parole pronunciate dai ragazzi, quindi si affaccia dal balcone.

"Non riesco a dormire", replica intanto Diana mentre i tizi si zittiscono finalmente.

Non appena hanno visto Shawn, hanno ripreso a camminare come se nulla fosse, pensando probabilmente che il ragazzo fosse uscito sul balcone proprio perché li aveva sentiti parlare –se così si può definire- con quella che sicuramente deve essere la sua ragazza. In realtà, non era quello il motivo ma lo sarebbe potuto diventare se avessero continuato.

"Ma fa freddo fuori", le fa notare Shawn.

"Sto bene", borbotta Diana appoggiandosi con gli avanbracci alla ringhiera del balcone.

"Mhm, va be'. Io torno a dormire", replica Shawn togliendosi il plaid di dosso e posandolo sulle spalle della ragazza. A lei sarebbe servito di più sicuramente.

"Hey, aspetta", lo blocca Diana prima che potesse rientrare in casa.

Lui si ferma sui suoi passi, mentre la ragazza ne fa un paio nella sua direzione così da stargli appena di fronte e guardarlo negli occhi. Ripensa agli ultimi mesi e si rende conto che senza di lui non ce l'avrebbe mai fatta a tenere finalmente testa a suo padre. Senza di lui forse non avrebbe mai capito che, a volte, bisogna mettere sé stessi al primo posto, anche se questo porterà gli altri a giudicarti negativamente.

"Dimmi", dice Shawn quando lei continua a starsene zitta, incantandosi nei occhi del ragazzo.

"Io... ti amo", ammette Diana trovandone finalmente il coraggio. Ha sempre avuto timore di pronunciare queste parole, perché ogni volta che è stata sincera sui propri sentimenti se n'è pentita non molto più tardi. Ma, stavolta, sente che sta facendo la cosa giusta. E spera di avere ragione.

Inizialmente, Shawn resta un po' spiazzato. Adesso sì che si è risvegliato dal suo stato di sonnolenza. Per tutto questo tempo aveva sempre creduto che l'unica sua priorità fosse sua sorella, ma non è più così. Ha messo Diana al primo posto quando ha deciso di tornare a stare da Connor, mettendo a repentaglio tutto ciò che aveva faticato per ottenere. Eppure, sa che ne è valsa la pena, nonostante tutto.

Il suo primo istinto è quello di baciarla, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Questo bacio sembra diverso da tutti gli altri: è più passionale, ma cela anche un significato diverso, parole diverse.

Quando Shawn si stacca dal bacio, le tiene comunque la mano fredda sulla guancia, a contrasto con la pelle più calda del viso della ragazza.

"Ti amo anche io".

Boxer [S.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora