7 - Unwanted Attention

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Giunto il sabato, gli Hill ancora non hanno firmato il contratto. Ciò significa che Diana sarebbe dovuta andare all'appuntamento con David. Prima però, tutta la famiglia di Diana dev'essere presente al primo incontro ufficiale di Shawn quel pomeriggio, essendo i suoi sponsor.

Questo ruolo riserva alla famiglia Royal –e alla sorella di Shawn- i posti migliori.

"Buona fortuna", augura Diana a Shawn.

"Non ne ha bisogno", interviene il suo allenatore Michael. "Si è fatto il culo nelle ultime due settimane".

Diana sbuffa una risata. "Buono a sapersi", commenta scherzosamente. Poi si rivolge a Shawn. "Perché se non dovessi vincere, sarebbe il tuo corpo ad essere nascosto dal giardiniere."

"Ah sì, lo so".

La ragazza torna al suo posto, vicino ad Aaliyah, e non deve attendere ancora molto prima che inizi l'incontro. Diana non è proprio un'appassionata di sport, eppure non riesce a distogliere lo sguardo dal ring nemmeno per un secondo. Precisamente, non riesce a distogliere lo sguardo da Shawn. Vedendolo combattere sul serio –e non solo dare pugni ad un sacco- le suscita sensazioni che proprio non dovrebbe provare. Perché devono essere sempre gli stronzi ad essere graziati dal dono della bellezza?

All'improvviso, l'urlo d'esultazione di Aaliyah riporta Diana alla realtà interrompendo i suoi pensieri poco puri. Ed è in quel momento che si rende conto che Shawn ha effettivamente vinto. Diana non sa se dovrebbe esserne sorpresa o meno: è vero che lei non l'ha mai visto combattere prima e che di sport non se ne intende più di tanto, ma se tutti dicono che è così bravo un motivo ci dev'essere. Sicuramente, oggi l'ha anche dimostrato.

Quando Aaliyah si allontana per congratularsi con suo fratello, Robert si volta verso Diana. Quest'ultima non lo vedeva così allegro da tempo. "Direi che hai scelto bene".

"Direi proprio di sì".

**

Qualche ora più tardi, Diana si ritrova seduta ad uno sgabello vicino al bancone di un bar. E seduto allo sgabello alla sua destra c'è David, intento ad ordinare l'ennesimo bicchiere di whisky ciascuno.

"Di solito non mi piace parlare di lavoro agli appuntamenti, ma...", esordisce David catturando la completa attenzione di Diana. "Penso proprio di aver convinto mia madre a firmare. Lo sapremo con certezza lunedì mattina".

"È fantastico!", esclama con un po' troppo entusiasmo Diana, per poi mandare giù il whisky in un solo sorso. Le si arriccia il naso per via del bruciore alla gola, ma presto si ricompone. Non vede l'ora che il contratto sia firmato, così da poterla smettere con questa farsa. Anche perché David non ha fatto proprio nulla per meritarsi di essere preso in giro in questo modo. 

"Questo significa che saremo colleghi".

Oh cazzo. Diana non aveva nemmeno pensato a quell'eventualità: era troppo preoccupata dalla possibilità che la signora Hill non firmasse il contratto per pensare a cosa sarebbe successo se l'avesse effettivamente firmato. Come potrà evitarlo se sarà presente alle riunioni?

"Già..."

"Va tutto bene?", chiede David con apprensione dopo aver notato l'espressione un po' tesa della ragazza.

"Sì... sono solo un po' stanca", borbotta Diana. "Ti dispiace andarcene un po' prima?"

David scuote la testa. "Non preoccuparti".

Quindi David chiama il suo autista, che presto viene a prenderli per riaccompagnare Diana a casa. Quasi crede di essere in salvo finalmente, quando David preme il tasto che fa alzare il divisorio tra loro due e l'autista.

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