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Tutti nostri compagni, neanche fossero una mandria di elefanti ci raggiungono rumorosamente, circondando i due professori, qualcuno saluta con un annoiato : <<buon giorno>> altri gli ignorano completamente troppo occupati nelle loro chicchere; la donna accanto al professor Harris si schiarisce la voce per richiamare la nostra attenzione, e la cosa stranamente funziona, tutti si zittiscono e la guardano un po incuriositi, la signora fiera del suo risultato dice : <<Buon giorno a tutti ragazzi! Io sono la professoressa Smith e sostituirò il professor Harris per alcune alcune settimane.>> un brusio lamentoso si leva da tutti noi e Elle mi fissa un po perplessa, poverina non sa quanto sia simpatico Mr. Harris non può capire; le sorrido e torno a guardare i due adulti davanti a noi che si fanno un sorriso di intesa e l'uomo dice : <<Non mi assenterò per molto, non preoccupatevi la prof Smith è molto brava, ora fate qualche giro di corsa per scaldarvi oggi iniziamo il modulo alla spalliera che manderete avanti con la mia sostituta!>>

Uno dietro all' altro, lamentandoci iniziamo a correre, dopo un paio di giri della palestra vedo che Elle inizia a rallentare e i gli si sono incollati i capelli sulla nuca, rallento insieme a lei anche se non sono per niente stanco, e mantengo la sua lenta andatura per un altro giro, fino a quando non si mette a caminare schiacciando l'angolo destro della sua pancia sotto le costole respirando affannosamente, commenta :<<Non ho l'età per queste cose, sono vecchia ormai e mi fa male la milza, oddio muoio!>> scoppio a ridere e la guardo fulminarmi con gli occhi, cosa che mi fa ridere ancora di più, il prof soffia nel suo fastidiosissimo fischietto e tutti lo raggiungiamo fermandoci davanti a lui : << Bene ragazzi! Iniziamo dalla scala orizzontale, uno alla folta provate arrivare in fondo e chi riesce può tornare anche indietro, voi altri mentre aspettate il vostro turno fate un ciclo da venticinque di piegamenti vi chiamo io uno alla volta>> detto questo il prof chiama una delle cheerleader, che non arriva neanche a metà della scala, dopo questa patetica scena mi metto a terra di fianco a Luke e inizio a fare i piegamenti senza prestare attenzione a chi viene chiamato.

Dopo un quarto d'ora e cinquanta piegamenti sento il prof dire :<< Bene! Anderson >> Elle si alza e si avvia sotto la scaletta che è davvero alta perché lei ci arrivi, alza il viso lo punta alla scala stringe la mascella e fa un salto, arrivando più in alto di quello che io credessi, riuscendo pero solo a sfiorare la scaletta senza aggrapparsi, vedendo questa scena a dir poco adorabile, mi alzo e la raggiungo, mi posiziono dietro di lei che studia ogni mio movimento piego le ginocchia, la affermo per i fianchi e la alzo da terra fino a quando non alza le braccia e si aggrappa al piolo della scala come una piccola scimmietta, mollo la presa e lei rimane aggrappata, la mia maglietta gli si alzata fino a sopra a ombelico e dalla posizione in cui mi trovo posso ammirare la bellezza delle sue curve e devo dire che ha un culetto delizioso che questi pantaloni assecondano benissimo; stringe ancora di più la mascella, mette le braccia a una maggiore distanza una dal altra, e inizia a precorrere ad avanzare con una bravura e una una velocità che non credevo possibile piccola com'è, la seguo a un paio di passi di distanza per fare il modo che se cadesse non si faccia troppo male se la affermo io; arriva in fondo fa un avvitamento perfetto con il bacino spostando una mano e poi l'altro, si rimette diritta e mi guarda con un ghigno di chi la sa lunga, e mi dice:<< Spostati Liam, non ho ancora finito!>> mi sposto di lato facendoli segno con le mani di proseguire ghignando anch'io, riprende a percorrere la scala con la stessa bravura con cui la ha percorsa la prima volta, mi piazzo davanti a lei e fisso negli occhi con un sorriso di sfida come per chiederle "ora come scendi?" Mi sorride e stende le gambe piazzando i suoi piedini vestiti solo di calzini colorati sul mio ventre e li fa scivolare, sui fianchi fino ad arrivare dietro alla schiena cingendomi i fianchi con le sue splendide gambe fino a trascinarmi vicinissimo a lei, sento come se la pelle bruciasse dove lei la tocca, abbassa il viso al mio orecchio e mi sussurra :<< Liam mi aiuti a scendere? >> gli posiziono un avambraccio sotto il sedere facendo il modo che molli completante la presa dalla scala, mentre con altra mano gli sistemo la mia maglietta di modo che non mostri più un centimetro della sua pelle che sembra porcellana, si aggrappa alle mie spalle come un piccolo koala. Mi incammino alla panca con lei in braccio fissandola ancora negli occhi, come se fosse l'unica cosa che mi tiene lontano dal affogare nel buio rimanendo da solo. Dopo qualche passo cerca di scendere, facendomi sentire come se volesse scappare da me e lasciarmi di nuovo solo la stringo a me affondando il viso sul suo collo iniziando a tremare come una foglia, mi accarezza le spalle mi alzare il mento per potermi guardare negli occhi, incastro gli occhi ai suoi spaventato a morte che voglia una spiegazione, quindi parlo io prima che lo faccia lei : <<Elle per favore posso abbracciarti..?>> sembro disperato forse perché lo sono, non permetto a nessuno di abbracciarmi, mi strige più di prima le braccia al collo e mi dice piano quasi in un sussurro : <<Certo Liam! Ma stai bene? Stai tremando tutto!>> affonda il viso sul mio collo avvicinandosi a me ancora di più, come se non fosse già abbastanza avvinghiata. Mi siedo sulla panca col lei seduta sulle mie ginocchia alzo un po il viso dal suo collo e vedo i nostri compagni fissarci, mi stacco dall'abbraccio, per poterli sciogliere i capelli, prendo l'elastico e lo sfilo dal groviglio che ha intesta facendo i modo che i sui lunghi capelli ci facciano da scudo dai sguardi degli altri, mi guarda attentamente un po perplessa, gli sposto una ciocca dietro l'orecchio e rabbrividisce quando faccio scivolare il dito lungo il suo collo, gli affermo prima un braccio e poi l'altro e li riporto dietro al mio collo gli stingo le braccia attorno al busto avvicinandola a me come se fosse l'ultima volta in vita mia, probabilmente lo sarà Liam, lo so coscienza fammi vivere il momento, gli affondo il viso al collo inspirando profondamente il suo profumo, lei intanto mi sta disegnando piccoli cerchi col le unghie sulla schiena e sulle spalle, è cosi rilassante che potrei addormentarmi, sarebbe bello dormire dopo tanto tempo che non riesco a farlo. Sono cosi preso dalla sensazione del suo corpo contro il mio che non mi rendo conto che il prof ha chiamato il mio nome, Elle si stacca da me e mi sussurra : <<Liam tocca a te...>> e con queste quattro parole mi riporta alla realtà la stringo un ultima volta imprecando bassa voce, sorride mi lascia un bacio sulla guancia e scende dalle mie ginocchia.

Seguito dal suo perforante sguardo faccio l'esercizio, e senza incrociare lo sguardo con nessuno esco dalla palestra prendo la felpa e lo zaino degli spogliatoi senza cambiarmi. Esco da scuola e sta letteralmente diluviando, non ci credo che sta già arrivando l'inverno, tiro sulla testa i cappuccio della felpa e raggiungo la mia macchina butto lo zaino nel bagagliaio, mi siedo sul posto del guidatore, impreco battendo i pugni sul volate, accendo la macchina ed esco dal parcheggio per raggiungere la Starbucks in cui lavoro con l'umore nero come il cielo che vomita acqua.

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