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Austin sembra annoiato e un po irritato dal mio comportamento mentre Elle spalanca la bocca e si guarda in giro, fa un certo effetto come cucina è spaziosa e completamente bianca con il bancone al cento in marmo chiaro come le piastrelle sul pavimento con i sei sgabelli neri allineati perfettamente tutto intorno ad esso, è molto più di ciò che io e mamma avremmo bisogno ma sono cose che ha progettato mio padre prima della sua morte; voleva una casa grande per una famiglia numerosa; ma ci ha lasciati prima di conoscere anche solo me. Mamma ha reso realtà ogni suo desiderio, ha arredato casa come lui gli aveva detto di voler fare, lavorando notte e giorno, per essere una brava moglie e una brava madre;  porta ancora la fede al dito, anche se la morte li ha separati, ha il mio stesso cognome perché non ha mai voluto rendere legale la fine del suo matrimonio, lei è ancora completamente legata a lui perché come dice lei vive nei nostri cuori. Dopo diciotto anni dalla sua morte questa casa è ancora il santuario di mio padre e non credo cambierà mai; anche perché come dicono tutti profondamente si ama solo una volta nella vita, e quel legame non può spezzarlo assolutamente niente neanche la promessa "finche morte non ci separi" me lo ha insegnato mamma e io non ho intenzione di innamorarmi mai; perché tutto prima poi finisce anche la vita stessa e papà ne è la dimostrazione concreta.

Austin mi sventola una mano davanti agli occhi, riportandomi alla realtà e mi dice : << ti eri imbambolato...stai bene?>> annuisco e mi volto per vedere dove è andata Elle, me la ritrovo davanti ricoperta di farina mentre cerca di impastare, ciò che dovrebbe essere la base della nostra pizza, tira su la testa guardandomi preoccupata; non me ne ero neanche accorto ma ero rimasto li a fissare il vuoto. Mi avvicino a lei e gli chiedo : <<A che punto sei?>> cerca di togliersi una ciocca di capelli dalla faccia fallendo miseramente e sporcandosi la guancia di farina; sorrido e gli sistemo i capelli dietro l'orecchio strofinando poi il dorso del indice sulla sua guancia morbida per toglierli la farina; diventa rossa come un peperone e sussurra un :

<< Grazie...>> con un sorriso stampato in faccia. Adoro come il suo corpo reagisce al mio tocco, basta sfiorarla che gli compaiono i brividi dappertutto, è cosi bella, cosi piccola, cosi fragile che ho paura di romperla o di rovinarla con tutto lo schifo che mi circonda; la sto ancora fissando sembra cosi concentrata in ciò che sta facendo che non se ne rende conto; fissa la teglia in cui ha steso l'impasto, con gli occhi ancora incollati al bancone dove ha lasciato la teglia, si avvia verso al forno per accenderlo, è talmente presa da ciò che sta facendo che va a sbattere contro di me, la afferro per i fianchi schiacciandola contro il mio corpo, ci guardiamo negli occhi cosi intensamente che il tempo sembra fermarsi, stiamo in questa posizione per un tempo che sembra infinito ,ma comunque non basta. A riscuoterci da questa specie di trans, è un tuono che spezza il silenzio Elle salta sul posto stringendo gli occhi per lo spavento, si stringe a me tremate nascondendo il viso sul mio petto, li stringo le spalle con le braccia accarezzandoli la schiena, affondo il viso sul suo collo e gli sussurrò :<< Va tutto bene, finche sei con me non ti succederà niente, promesso! >> annuisce ma continua a tremare, quindi la stringo ancora di più; dopo un po sentiamo Austin tossire per richiamare la nostra attenzione, Elle si stacca dall'abbraccio imbarazzata e io fulmino il mio amico per averla messa in imbarazzo, lui scoppia a ridere e dice : <<Ragazzi siete talmente dolci che a momenti mi viene il diabete!>> alzo il dito medio verso il mio amico e gli dico :<< Austin fai un'altro commento e ti faccio ingoiare le palle!>> ora è Elle quella che strabuzza gli occhi per la mia volgarità e scoppia a ridere; Austin sbuffa e va ad accendere il forno che è ancora spento, lei lo ringrazia con un sorriso da far sciogliere i sassi; e il mio migliore amico coglione li fa l'occhiolino dicendoli :<< figurati bambola! >> lei li tira un po di formaggio che sta cospargendo sul pomodoro della pizza commentando un po stizzita :<< Odio quel nomignolo!>> quindi Austin perplesso gli chiede :<< e perché vuol dire che ti trovo bella!?>>lei più arrabbiata di prima commenta :<< grazie per il complimento, ma bambola lo dici a qualsiasi troia che vedi per strada! Io non sono una di loro!>> scoppio a ridere applaudendo alla sua bravura nel smontare l'ego troppo cresciuto di Austin e mi avvio verso di lei per battere un sonoro cinque, la adoro sembra cosi innocente e poi dalla sua bocca escono parole che suonerebbero volgari anche in bocca a un camionista.

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