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Giro l'angolo vado a sbattere contro qualcuno di grande e muscoloso chiudo gli occhi aspettando l'impatto del mio sedere a terra che non tarda ad arrivare stringo i denti e sussurro un :<< Ahia! >> riapro gli occhi e vedo un ragazzo vestito completamente di nero con i dilatatosi alle orecchie e un piercing al sopracciglio che mi tende una mano per aiutarmi a rimettermi in piedi, lo squadro dalla testa ai piedi ancora seduta a terra e noto le due catene attaccate ai passanti dei sckinny jeans neri che pendono dal suo fianco, mi rialzo da sola senza l'aiuto della sua mano non lo voglio toccare o meglio non voglio che lui tocchi me, mi sistemo la felpa e cerco di ripulire i vestiti dalla polvere che sta per terra battendoci le mani sopra, rialzo lo sguardo puntandolo al tipo emo che mi sta ancora fissando e gli dico : << Scusami non volevo venirti addosso è che sono in ritardo! Mi dispiace tanto! >> non voglio una risposta voglio solo che si sposti e mi faccia andare in classe, siccome non si sposta di un centimetro gli giro intorno e lo supero ma non riesco a fare neanche tre passi che mi sento stringere il polso da una mano che mi chiude il polso completante, potrei premere il nervo tra pollice indice procurerebbe un dolore abbastanza forte e mollerebbe la presa subito ma questo non mi garantisce una fuga sicura anche perché il corridoio è vuoto e lui è molto più grande e più forte di me quindi punto sul potere della conversazione, mi volto e gli chiedo con il più falso dei sorrisi che riesco a fare : << Hai bisogno di qualcosa? >> inarca il sopracciglio con il piercing con un sorriso che mi fa accaparrare la pelle e mi dice : << Certo che ho bisogno di qualcosa da te, insomma guardati! >> enfatizza questa squallida frase, squadrandomi dalla testa ai piedi; ho la nausea e non voglio fare altro che andarmene e non vederlo mai più, mi tira per il braccio facendo leva sulla sua mano ancora stretta al mio polso, inciampo sui miei stessi piedi e gli finisco addosso mi prende anche l'altra mano e me le porta entrambe dietro la schiena si avvicina al mio orecchio e mi sussurra : << Tesoro se vuoi ti scopo nello sgabuzzino dei bidelli o possiamo fare qualcosa qua dove siamo, che ne dici?>> prende entrambi i miei polsi tenendoli bloccati con una mano sola dietro la mia schiena sfila la mano destra e la passa trai miei capelli, sposto la faccia per portarla il più lontano possibile da lui, inizio a tremare il panico mi sta salendo sul petto formandomi un groppo in gola, non riesco a dire una sola parola e fatico a respirare, si avvicina un altra volta a me e mi chiede : << Ma dimmi un'pò come ti chiami? Devi essere una nuova di sicuro mi sarei ricordato di una ragazza cosi bella! >> deglutisco forte devo fare qualcosa prima che la situazione mi sfugga di mano, cerco di strattonare le mani dalla sua presa e liberarne almeno una delle due e difendermi in qualche modo ma non ci riesco, erano mesi che non i trovavo in una situazione dove ero nel panico come ora, inizio a divincolarmi per liberarmi dalla sua presa ma lui mi tira i capelli e mi dice : <<E sta ferma!>> a un certo punto sento una voce famigliare alle mie spalle che dice : << Io credo quello che starà fermo ora sei tu! >> il viscido bastardo si stacca da me e si gira verso la voce che conosco ma non riesco capire di chi sia, e dice : << Novak ma che piacere vederti, ti presento la mia amica dagli occhi grandi, non so come si chiami ma sono sicuro che possiamo divertirci! >> Austin si avvicina a lui con fare minaccioso mi guarda da sopra la spalla con gli occhi pieni di preoccupazione, arrabbiato come non lo avevo mai visto con la vena del collo che pulsa gli dice : << Vattene! E se la tocchi un altra volta ti assicuro che non sarò l'unico a volerti morto.>> il ragazzo lo guarda un ultima volta, e se ne va superando Austin andandoli contro una spalla, lui si avvicina a me che ho preso a piangere come una bambina e sto faticando a respirare, sto tremando come una foglia mi guarda negli occhi più preoccupato di prima, e mi chiede : << Elle stai bene? >> fatico a sentirlo mi fischiano le orecchie ma scuoto la testa con la vista annebbiata e il respiro superficiale mi tende una mano, che fatico davvero molto a prenderli mi stringe la mano con poca forza di modo da farmi sentire che lui c'è per me, mi accompagna accanto alla parete e mi fa cenno di sedermi mi siedo e lui si mette accanto a me, mi accarezza il dorso della mano con dei dolci movimenti circolari ma non riesco a calmarmi, apprezzo molto come mi rispetta senza cerare di toccarmi in nessun modo se non per la mano che tiene tra le sue, mia madre è in Europa, mio fratello dall'altra parte del globo e mia sorella non so neanche se è viva! Sono sola; questo pensiero mi fa singhiozzare ancora più forte Austin si gira a guardarmi tiro le ginocchia al petto sfilo la mano dalla sua e la porto al viso insieme all'altra per nascondermi e sperare che la terra si apra sotto i miei piedi inghiottendomi. Sento Austin alzarsi un vuoto mi assale, ora sono veramente sola, sento la sua voce parlare con una certa enfasi non sento altre voci quindi presumo che lo abbia chiamato qualcuno al telefono, non capisco cosa stia dicendo sento solo un gran fischiare nelle orecchie, a un certo punto una mano grande si appoggia alla mia spalla d'istinto mi sposto ma poi sento il suo profumo invadermi le narici e lo lascio fare; mi accarezza i polso che prima quel idiota mi stringeva con un pollice tirandolo verso di se tolgo le mani dal viso e lo guardo negli occhi, si è seduto davanti a me e mi sta dando piccoli baci ai polsi, è bellissimo era una settimana che non incrociavo i suoi occhi, sto affogando all'interno di tutto quel whisky, ma mi sento incredibilmente al sicuro, sto ancora piangendo ora pero non singhiozzo più sono solo lacrime silenziose che mi rigano il viso, mi porta una mano al viso asciugandomi una lacrima che corre seguita da tante altre, appoggio la guancia alla sua mano che è incredibilmente grande e calda, mi sorride malinconico e preoccupato, si avvicina ancora un po a me racchiudendo il mio viso ora con entrambe le mani accarezzandomi le guance con i pollici, mi aggrappo con le mani tremanti al colletto della sua maglia come se fosse il mio unico motivo per stare a galla e i effetti lo è gli sussurro : <<Non lasciarmi da sola...>> tiro su con il naso stringendo gli occhi e aggiungo ancora più piano di prima : <<ti prego>> sembro disperata, non lo so neanche io il perché ma Liam è la mia ancora di salvezza e questa volta non lo faro scappare, mi asciuga un'altra lacrima e mi dice : << non me ne sono mai andato bimba, ma ti prometto che non permetterò mai più a nessuno di sfiorarti! >> spero che mantenga questa promessa sopratutto quella di rimanere accanto a me. Gli butto braccia al collo e lo abbraccio stretto, lui ricambia l'abbraccio affondando la testa sul mio collo mi accarezza la schiena e mi sussurra : <<shh non piangere bimba... non hai idea di quanto mi sei mancata.>> lo stringo ancora di più a me e gli sussurro al orecchio : << anche tu mi sei mancato.>>





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