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Raggomitolata sul materasso sotto il piumone con il mio maglione, i suoi capelli sono ovunque, ed è bellissima tiro fuori il telefono dalla tasca e le scatto una foto, dovevo immortalare questo momento mi maledico mentalmente di non aver portato la mia macchina fotografica; poi ringrazio Dio per quello che mi ha dato senza capire seriamente cosa ho fatto per ricevere un miracolo come Elle, Liam tesoro ti stai rammollendo, non hai mai creduto in Dio! Coscienza tesoro non mi eri mancata per niente che cazzo vuoi, posso credere a quello che voglio quando e come voglio...

Sto ancora analizzando la foto che ho appena scattato quando suona il campanello facendomi quasi cadere il telefono di mano per lo spavento, lei scatta a sedere sul letto con gli occhi pieni di terrore, si volta verso di me con un espressione disperata non riesco a capire perché è cosi spaventata è solo suonato il campanello, blocco lo schermo del telefono per non farle vedere la foto di lei mentre dorme, non so come reagirebbe e non voglio scoprirlo; mi chiede in un sussurro come se la persona fuori dalla porta potesse sentirla: <<Liam chi è?>> scrollo le spalle e le rispondo ovviamente : <<Non lo so...ora vado a vedere!>> guardo l'orologio che ho al polso e credo che effettivamente dovrebbe essere il tipo della caldaia, perché sono le tre e quindici; scuoto la testa chiedendomi come sia possibile che il tempo sia passato cosi in fretta, guardo Elle e le dico : << Credo sia quello della caldaia, sono le tre e un quarto!?>> tra meno di un ora devo andare a lavoro e non ne ho voglia, Elle si alza dal letto viene verso di me afferra il mio polso e guarda l'orologio, impreca a bassa voce come un camionista e si avvia alle scale, scoppio in una fragorosa risata e la seguo a breve distanza, è affondata nel maglione le arriva a meta coscia potrebbe benissimo togliersi i pantaloni e non sembrerebbe nuda, è super sexy si passa una mano tra i capelli, tirandoli un po alla radice li raccoglie in un'unica mossa fluida e sapiente legandoli in cima alla testa in un groviglio.

Quest'uomo non sta facendo il suo lavoro, sono venti minuti che parla a vanvera di tubi e fissa le gambe di Elle che è fin troppo concentrata nel seguire il discorso per accorgersi che questo idiota non capisce proprio un tubo; lo fulmino con gli occhi e gli dico :<< senti tra poco devo andare al lavoro quindi, vedi di riparare questa caldaia prima che io esca da questa casa! >> ho cercato di mantenere la calma e fare la persona civile, ma questo mi sta seriamente facendo arrabbiare, annuisce un po intimorito e senza aggiungere un'altra parola si mette a trafficare con i suoi attrezzi da idraulico o qualunque sia il suo lavoro. Elle mi guarda con disapprovazione, e dice :

<<ti prego di scusarlo oggi è un po nervoso, Liam posso parlarti un attimo?>> percepisco a sua falsa gentilezza e sorrido seguendola fuori dallo stanziano della caldaia, si chiude la porta alle spalle e si gira verso di me puntandomi un dito contro mi minaccia: << Giuro che se non mi ripara la caldaia, faro il modo che anche tu muoia di freddo come me! >> mi ha messo al angolo, sono con le spalle al muro e sto al suo gioco, facendo il finto dispiaciuto anche se sono molto irritato le dico: << giuro che se ti fissa ancora un altra volta le gambe lo prendo a pugni!>> sbuffa frustrata si allontana un po e mi dice : <<punto primo non mi stava fissando, punto secondo non puoi prendere a pugni l'idraulico, e punto terzo da quando in qua tu lavori?>> scuoto la testa se io sono arrabbiato lo è anche lei, ma non capisco perché sta difendendo un uomo che ci stava provando spudoratamente con lei, mi stacco dalla parete e inverto le nostre postazioni ora è lei quella con le spalle al muro:

<<Punto primo io lavoro da sempre, punto secondo perché difendi l'idraulico che ci stava provando spudoratamente con te, e punto terzo se vuoi mene vado lasciandoti con il tipo della caldaia! >> conto i miei punti sulle dita come ha fatto lei partendo al mignolo e arrivando al medio, sto praticamente urlando, e la mano con le dita alzate trema inconsciamente, non so cosa sia ma mi sento come se lo stomaco mi avesse preso fuoco potrei picchiare quel uomo a sangue se continua a guardarla in quel modo, la cosa mi rende nervoso in un modo che non avevo mai provato prima, non è che sei geloso magari? coscienza questa sera cercherò online un modo per sostituirti! Prendo a camminare avanti e indietro coni pugni stretti lungo i fianchi aspettando la sua risposta che ci sta mettendo secoli d arrivare, non vorrei mei fare la pignola ma chi tace acconsente! taci e basta che fai più bella figura se stai zitta coscienza, oggi ti fai sente più del dovuto cosa vuoi da me? Sento il corpicino di Elle sbattere abbastanza violentemente contro mia schiena da farmi quasi perdere l'equilibrio, mi mette le braccia attorno al busto stringe piu del necessario appoggia la testa alla mia schiena e sussurra: <<Non voglio rimanere da sola con l'idraulico...>> come abbia fatto a dissolvere tutta la mia rabbia con cosi poco non lo so anche io ma fatto sta che ci è riuscita benissimo; appoggio una mano sulle sue che sono sul mio addome, e le accarezzo dolcemente cercando di farle allentare la presa per potermi girare per abbracciarla seriamente, non mi lascia girare intreccia le dita alle mie e inizia a spingermi verso la stanzetta della caldaia senza dire niente sento il suo petto alzarsi e basarsi a ritmo del respiro e cammino davanti a lei senza opporre tanta resistenza anche se comunque mi faccio spingere. Si stacca da me si mette a mio fianco mi prende una mano riapre la porta e rientra li dove quel idiota che guarda la MIA Elle sta trafficando con i tubi, lei sa di essere TUA mio caro, perché mi sa tanto che se lo sapesse non ne sarebbe d'accordo! Cosenza mia non mi mancavi, comunque si credo sia mia seriamente vuoi che te lo dimostri, la tiro più vicino a me e le stampo un avido bacio possessivo sulle labbra lo ricambia senza opporsi e appena ci stacchiamo arrossisce come un peperone nel vedere che l'idraulico ha assistito con interesse al nostro bacio, che credeva che lo avrei lasciato flirtare con lei senza farli vedere chi detiene il potere. L'uomo della caldaia finisce il suo lavoro fa pagare ad Elle una cifra spropositata le strappa una ricevuta e se ne va senza salutare, non che me ne freghi ma lei sembra esserci rimasta male; chiude la porta sbattendola sbuffa e va verso il bancone della cucina dove ce il tubo che creava problemi lo prende in mano apre uno sportello sotto al lavandino dove ce il cestino e celo butta dentro con oddio, sbatte l'anta di legno incrocia le braccia al petto e si siede su una sedia accanto al tavolo dove prima abbiamo pranzato, se ha problemi economici potrebbe dirmelo sarei più che felice di aiutarla, mi avvicino a lei e le metto le mani sulle spalle cercando di farla rilassare un po sembra frustrata e posso vedere chiaramente che sta nascondendo la preoccupazione con la rabbia, devo assolutamente andare al lavoro pero non ho intenzione di andarmene senza prima salutarla, mi abbasso fino ad arrivare al suo orecchio le sfioro la guancia con il naso e le sussurrò: <<Elle io dovrei andare, pero se vuoi appena fisco il turno torno direttamente qua...>> mi appoggia una mano sulla nuca per tenermi vicino a se, chiude gli occhi appoggia la testa indietro sulla mia spalla e dopo qualche secondo sospira dicendomi: << va bene, non metterci troppo! >> le prendo il mento tra le dita e le do un bacio a stampo sulle labbra.



A chiunque si trova qua per caso e sta continuando a leggere per scelta, spero che la mia storia poco ordinata e caotica, vi stia piacendo.

Volevo solo ringraziarvi e rivelarvi un segreto: questo è solo l'inizio! Non so tanto bene come si scrive uno "spazio autore" anche perché non lo ho mai fatto, ma ei ci sto provando!

Spero che tutti voi stiate bene e vi auguro una buona serata!

~x.




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