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Mi trascina verso di se come se mi volesse ancora più vicino, premendomi i grandi palmi sulla schiena gliene basterebbe solo uno per arrivare da parte a parte delle mie scapole, non mi dispiace averlo vicino, ma ho appena rischiato di essere violenta ho smesso di piangere e ora sto iniziando a realizzare ciò che stava per succedere se non fosse arrivato Austin, mi stacco di colpo da Liam mantenendo la testa bassa per evitare che veda quanto mi terrorizzi anche solo essere sfiorata da un uomo, inizio a torturarmi con le unghie le pellicine dei pollici finche non sento il sangue che inizia a scorrere da uno dei due e rabbrividisco dal dolore, non so per quale motivo ma dopo che ho una crisi devo sempre provare del dolore fisico per tornare alla realtà come se mi dovessi assicurare che sono ancora viva. Liam mi prende la mano che sta sanguinando nelle sue e mi dice :<<Mi dispiace piccola non volevo spaventarti, volevo solo averti più vicina, non ti farei mai del male, lo sai vero?>> alzo lo sguardo su di lui che sta guardando il mio dito sanguinante che si è portato vicino, come se odiasse se stesso per aver procurato quella piccola ferita; fatto sta che non è colpa sua sono io che sto cercando disperatamente di stare aggrappata alla realtà, lui mi ha solo tolto dalle grinfie dei miei mostri e vorrei tanto sapere come ha fatto...lo fisso ancora un attimo è cosi bello e cosi dannatamente complicato e avido di informazioni sul suo conto, gli metto la mano libera che sta ancora visibilmente tremando nei capelli intrecciando le dita ai suoi morbidi ricci, faccio scivolare le dita lungo il viso fermandomi al suo mento e obbligandolo a guardarmi negli occhi, mi guarda cosi preoccupato che sto per commuovermi gli sorrido malinconia e gli sussurrò :<< grazie... >> non fa altro che stare li seduto con una mia mano tra le sue e l'altra sulla sua guancia mi sorride e dice :<< andiamocene non mi va di stare a scuola oggi, se dovessi vedere quel idiota che ha cercato di toccarti finirei in carcere! >> un brivido di terrore mi percorre dalla testa ai piedi, per non so quale motivo, o meglio lo so ma non voglio ammetterlo a me stessa, non vorrei mai che lo rinchiudessero in carcere per un viscido verme. Lui sembra accorgersene infatti si alza e mi tende la mano dicendomi :<< scusami...non lo dirò più, dai vieni>> affermo la sua mano che mi aiuta a rimettermi in piedi, questa è la prima volta che esco da scuola senza che i miei lo sappiano nonostante io abbia diciotto anni, non ho mai voluto fare problemi. Usciamo da scuola ancora per mano, una volta fuori mi accorgo che lui non ha lo zaino con se quindi gli chiedo :<<Liam ma il tuo zaino?>> si gira verso di me e mi fa l'occhiolino dicendomi :<< Ora chiamiamo Austin, ci penserà lui!>> annuisco pensando a quanto devo a quel ragazzo, dovrò ringraziarlo e magari il comprerò qualcosa per dimostrarli la mia gratitudine; pero ci penserò piu tardi mi sento stanchissima e oggi non ho neanche fatto colazione ora me ne sto pentendo, sfilo la mano dalla sua avviandomi verso la mia bici, Liam sembra rimanerci male all'inizio ma quando lo raggiungo spingendo il mio velocipede sorride tirando fuori il telefono dalla tasca sfiora lo schermo un paio di volte per poi portarselo al orecchio aspetta qualche secondo seguendo ogni mio movimento con gli occhi dopo un eternità o quasi, dice alla segreteria di Austin : <<Fratello quando senti sto messaggio richiamami !>> Liam rimette il telefono in tasca e mi porge la mano sorridendomi; è cosi bello che fa quasi male guardarlo, mi avvicino a lui che divertito mi chiede : <<Sei davvero venuta a scuola in bici?>> annuisco facendo la finta offesa, scoppia a ridere e mi commenta :<< Non ti offendere okay? Ma si può sapere perché lo hai fatto con il freddo che c'è?>> lo guardo con l'espressione di chi la sa lunga e affranta gli dico :<< La mia macchina non parte più! >> spalanca gli occhi divertito non ride ma commenta sarcastico : <<Oh mamma la Cooper non parte più! che disgrazia, non ci sarà più una macchinina rossa parcheggiata storta sul mio parcheggio!>> scoppia a ridere come uno scemo contagiando anche me che non ostante ho incrociato le bracca al petto sto sorridendo, è impossibile non sorridere ha una risata cosi bella come tutto ciò che lo riguarda del resto; scuoto la testa e gli dico : <<punto primo non offendere la mia splendida macchina rossa e punto secondo io guido benissimo quindi silenzio!>> porto indice davanti al naso per farli segno di stare in silenzio, mette una mano sullo stomaco e ancora sorridendo dice : << Va bene! Va bene ! la smetto, e dopo do anche un occhiata alla tua "splendida" auto! ma ora andiamo che sto congelando e ho fame!>> come fa a mangiare come un maiale e non ingrassare non lo so anche io, mangia TANTO ed è perfetto comunque non ha un filo di grasso, sono cosi invidiosa...a me fa ingrassare pure l'acqua. Tempo quindici minuti di guida liscissima tanto che potrei addormentarmi, e siamo davanti a casa mia, scendo dalla macchina apro il bagagliaio per prendere la bici fallendo nel intento, Liam mi raggiunge e dice :<< faccio io nannetta! >> li faccio la linguaccia che lo fa ridere, e mi avvio alla porta di casa apro e dentro fa quasi più freddo di fuori, devo assolutamente chiamare i tipi della caldaia se no congeleremmo. Prendo subito il portatile dallo zaino lo accendo e digito il nome del azienda per trovare il numero, tiro fuori il telefono e inizio a digitare il numero intanto Liam entra dentro chiudendosi la porta alle spalle e dice : << Cazzo fa freddissimo! >> annuisco aspettando che qualcuno mi risponda, dopo non so quanti squilli sto iniziando ad innervosirmi quando la voce di un'uomo annoiato dall'altra parte del ricevitore risponde dicendo : << Qui "Nice and Warm" noi scaldiamo la tua casa, come posso aiutarla? >> sono un po imbarazzata sono cose che ha fatto mamma e Noah, non so come devo rivolgermi a questo uomo in ogni caso gli rispondo : <<Si pronto...ehm ho avuto un po di problemi con il riscaldamento, credo non funzioni più la calda e...non so cosa fare quindi la ho chiamata; ho trovato il numero online.>> è più imbarazzante di ciò che credevo Liam mi guarda divertito dal mio imbarazzo e mi mima con le lebbra "metti in viva voce" lo faccio e l'uomo dal altro capo del telefono mi dice :<< Signorina mi può dare il suo nome e cognome, cosi vedo se la ho nel database? >> sembra cosi scocciato dalla mia chiamata che vorrei chiederli scusa per il disturbo, ma questo è il suo lavoro; in ogni caso gli rispondo : <<Le do quello di mia madre perché il mio non ce di sicuro...si chiama Brianna Powell cioè Brianna Marie Powell. >> non so se gli serve il suo secondo nome, non ho mai fatto queste cose io; insomma non succede tutti i giorni che la caldaia non funziona no? Il tipo digita rumorosamente su una tastiera e mi dice :<< Signorina Powell le manderemo un tecnico a casa oggi alle quindici, per lei va bene? >> vorrei correggerlo sul fatto che il mio cognome non è Powell ma Anderson però decido di lasciar perdere è già abbastanza imbarazzante, guardo Liam per avere conferma che sarà con me, perché io da sola con il tecnico per la caldaia non ci voglio stare, lui annuisce e io rispondo : <<Va benissimo, grazie scusi per il disturbo...Buona giornata! >>

<<Buona giornata!>> chiudo la chiamata e Liam scoppia a ridere avvicinandosi a me da dietro mi mette le braccia attorno alla vita stingendomi a se, imita malissimo la mia voce :<<scusi per il disturbo..buona giornata>> ride ancora più forte e mi bacia una guancia incrocio le braccia al petto, sa essere molto antipatico quando vuole e mi sta vagamente irritando cerco di sgusciare fuori dalle sue braccia ma mi stringe un po più forte appoggia il mento sulla mia spalla e dice :

<<Sei adorabile!>> mi sto sciogliendo! Ma come va ad essere insopportabile, romantico, stronzo e dolce tutto allo stesso tempo; mi volto verso di lui ancora con le sue braccia attorno alla vita lo guardo negli occhi sembra un po sorpreso dal mi gesto, lo sono anche io, gli porto le braccia al collo infilando le mani congelate sotto il suo maglione blu notte schiacciando i palmi sulla sua schiena tonica e bollente, rabbrividisce a questo contato ma non si tira indietro piega le ginocchia mi stringe a se e si rialza staccando i miei piedi da terra, gli metto le gambe intorno ai fianchi incrociando le caviglie dietro la sua schiena, sono completamente schiacciata a lui sta iniziando ad arrivarmi il suo calore e devo dire che se mi sta sempre cosi vicino non ho bisogno di riparare il riscaldamento. Arriva al divano con me aggrappata a lui come un koala, si siede mettendomi sulle sue gambe, gli appoggio la testa sul petto ascoltando il suo cuore battere e se non facesse cosi freddo mi sarei addormentata, mi sta accarezzando la schiena con le sue grandi mani, tiro su la testa dopo un eternità perché fa davvero freddo, mi guarda perplesso e gli dico : <<Vado a pendere le coperte sto congelando! >> sorride e annuisce allentando la presa sui miei fianchi per permettermi di alzarmi, vado al piano di sopra e prendo tutte le coperte che ho scendo le scale sommersa dalla stoffa morbida, e butto tutto sopra a Liam che sta ridendo da quando mi ha visto scendere le scale, quella che ride ora sono si toglie le coperte dalla faccia mi guarda con un sorrisetto di sfida e mi dice : <<io fossi in te scapperei! >> si alza in piedi e io prendo a correre in giro per casa ridendo come una stupida, ho la vaga idea che mi stia lasciando scappare perché se volesse potrebbe prendermi subito, corro e mi nascondo dappertutto con lui che mi insegue a breve distanza ma senza volermi acchiappare realmente si diverte e devo ammettere che anche io mi sto divertendo come non facevo da quando non sono più una bambina.

Mi fermo a riprendere fiato perché sto correndo e ridendo non so neanche io da quanto, mi sento cosi leggera e spensierata libera da ogni preoccupazione anche se solo per un momento mi appoggio alla parete con il fittone rivolgo la faccia al soffitto sospiro lasciandomi scivolare addosso ogni secondo di questo momento perfetto, lo sento avvicinarsi non sta correndo anzi sento i suoi passi che mi raggiungono lentamente, il suo fiato è regolare non è per niente affaticato, sospiro sorridendo lui mi appoggia una mano su un fianco e altra sull'altro si avvicina al mio orecchio e mi sussurra : <<ti ho presa...>> strofino la guancia contro la sua che è leggermente ispido e gli dico :<<Non stavo scappando realmente.>> tira su la testa incastrando gli occhi nei miei, lo guardo adorante e appoggio la fronte alla sua chiudo gli occhi assaporandomi questa vicinanza finche dura lui scuote piano la testa e dice cosi a bassa voce che quasi non lo sento come se non lo volesse dire: << Dio quanto sei bella! >> sento le guance andarmi a fuoco e sorrido come un ebete, sposta il viso ancora più vicino al mio sfiorandomi il naso con mi suo, vorrei tanto baciarlo, ma non voglio rovinare il momento sposto il viso di pochissimo verso sinistra e lui fa la stessa cosa nel verso opposto, è a due millimetri dalle mie labbra e il mio stomaco prende a brontolare rovinando TUTTO maledettissima colazione che non ho fatto. Fa un passo indietro scoppia a ridere mi punta un dito allo stomaco  e mi chiede : <<Hai fame?>> annuisco più che in imbarazzo e lui dice : <<Fantastico che mangiamo? Anche io sto morendo di fame!>>





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