La mattina dopo il mio compleanno mi svegliai nel mio letto con un fortissimo mal di testa.
Francamente dopo aver spento le candeline non mi ricordavo più nulla; dopo che Max se ne andò iniziai a bere, fin troppo. Non ricordo come tornai a casa.Presi il telefono, erano le 13.40! Menomale che era domenica, sentì mia madre dire qualcosa fuori dalla mia porta, finché non entrò. La sua faccia era a dir poco distrutta, aveva le occhiaie ed era abbastanza arrabbiata...
Mi misi a sedere sul letto e la scrutai, mio padre comparve alle sue spalle e capì di essere in qualche guaio.
Si avvicinarono al mio letto:
-"Come stai?"- disse mia madre, con aria preoccupata, ma anche impaziente, non sapevo ancora di cosa;
-"Bene"-mentì
-"Sai a che ora sei tornata?"- disse mio padre abbastanza scocciato
-"No"-deglutì io un po' spaventata
-"Alle quattro e mezza, il tuo coprifuoco era alle due e già quella, sapevi benissimo, era un'eccezione solo perché era il tuo compleanno!"- mi sgridò mia madre. Io abbassai il capo, non sapevo come giustificarmi, ero nel torto, inoltre non ricordando come andarono le cose rimasi ammutolita aspettandomi di tutto.
-"Ti ha accompagnata la madre di Carlotta, povera donna! Non siamo arrabbiati perché hai bevuto, ormai non lo siamo più, hai 17 anni ed era il tuo compleanno! Ma ci hai fatto preoccupare! Siamo rimasti in piedi fino a quell'ora, chiamandoti di continuo! Finché alle tre e quaranta ci ha risposto Carlotta dicendo che stavate per tornare con la madre! Holly ti rendi conto?! Poteva succederti di tutto"- la voce di mia madre si piegò, stava per piangere. Mio padre le posò una mano sulla spalla e disse
-"Dai Claudia non esagerare, stava pur sempre con i suoi amici! Però una lezione la devi imparare, facciamo che non esci per due settimane ok? Vai solo a scuola e torni..."- non mi lamentai, mi sembrava una giusta punizione e francamente avrei evitato per due settimane Max e Silvia insieme, quindi annuì col capo e loro uscirono.Presi il telefono e oltre alle 60 chinate dei miei notai vari messaggi di Carlotta:
"Holly! Rispondimi!!"
"Ma dove sei finita? Ancora dormi! Dai su"
"Ti devo raccontare cosa hai fatto ieri sera ahahahha! Sicuramente non ti ricorderai nulla!"Mi si bloccò il respiro, iniziai a ripensare a quella sera! Che avevo fatto? Pensa Holly, pensa! Mi venivano in mente solo pensieri sfocati, io che ballavo, qualcuno che mi passava bicchieri che scolavo in pochi secondi, c'era Valerio nei miei ricordi, ripetutamente!
Non potevo, non avrei mai fatto qualcosa di così avventato, vero? Non con Valerio, non con uno dei più cari amici di Max, non con lui!Chiamai subito la mia amica in videochiamata, neanche uno squillo, Carlotta rispose subito, si aspettava quella chiamata:
-"Amen! Ce l'hai fatta!"- poi scoppiò a ridere-"Perché ridi?"-la rimproverai arrabbiata, non mi sembrava il caso di fare dell'ironia, no?
-"Ma hai visto come sei conciata?"- continuava a ridere beatamente, io, che in effetti ancora non mi ero alzata dal letto, mi guardai dalla fotocamera con la quale parlavo alla mia amica.
Mascara colato, rossetto sbavato, capelli arruffati, avevo ancora il mio vestito addosso, poi avvicinandomi notai, no, no, no, non poteva essere, ma quello era un succhiotto!!
Mi mancava il respiro, come, chi, quando...
-"Hol, era di questo che volevo parlarti..."- continuava a ridere, riprese fiato -"Non so cosa tu ricordi di ieri sera, ma hai pomiciato con Valerio.- sgranai gli occhi, mi misi una mano davanti alla bocca e urlai, credo in modo esagerato.
-"Cosa??"- la mia amica annuì, capendo che ero in stato di shock, io la guardai paralizzata, intimandole con gli occhi di continuare il racconto. Carlotta si sistemò per bene sulla sedia e iniziò a raccontare:
-"Nel momento in cui ti ho vista tornare eri scioccata, Massimo non salutò nessuno ed uscì dal locale, era infuriato. Dopo un quarto d'ora, nel quale avevi mischiato alcol su alcol, iniziando dal vino, continuando con la birra e infine con un susseguirsi di shot di tequila, che ancora non capisco come faccia a piacerti...hai iniziato a ballare. Saverio e gli altri si stavano divertendo un mondo, ma Valerio no.- continuava la mia amica, mentre io seguivo le sue parole con attenzione- Era seduto, da solo, in un divanetto con un drink in mano e ti guardava fisso. Hol, gli sei andata in contro. Io ti seguivo, perché so come sei fatta e da ubriaca combini sempre assurdità. 'Vale dai vieni!!!' Continuavi a ripetergli e lui ogni volta ti diceva di no, finché tu, si tu- puntò il dito contro la telecamera- gli sei salita in braccio.."
-"Io ho fatto cosa?"- ero imbarazzata, non sapevo cosa pensare, la mia amica mi guardò comprensiva e continuò il racconto:
-"Lui ti ha guardato stranito, e ovviamente anche io. Ho provato a farti rinsavire, ma tu mi continuavi a scacciare. Vale, imbarazzato e tutto rosso in faccia, ti ha detto 'Hol, che fai??' e tu come una puttanella di prima categoria risposi 'Faccio in modo che tu ti diverta stasera', Holly non sapevo che fare...andai nel panico. Decisi di farmi aiutare da qualcuno di più forte in grado di portarti via da Valerio e così andai da Saverio, che non stava affatto meglio di te. L'ho trascinato fino a voi due, ma quando arrivammo fu troppo tardi, stavate limonando. Sì Holly, sì con Valerio su quel divano."- chiuse la bocca, finendo il discorso!
Ero sconvolta, ma che cazzo mi era preso? Il mio primo pensiero andò a Max, lo sapeva? Valerio aveva già annunciato il suo trionfo? Però dopo poco mi ripresi, ero comunque scioccata, ma tranquillamente dissi alla mia amica: -"Ok, ho fatto una cazzata, ma era il mio compleanno, no? Non sono fidanzata, Valerio è un mio amico e non è successo il finimondo, o sbaglio?"- cercavo conforto nella mia amica, la quale abbassò lo sguardo e disse a malincuore:
-"Non andare su Instagram..."
-"Perché?"- risposi turbata, cos'altro poteva esserci...
-"Sai ieri sera avete dato un po' di spettacolo. Hol, nessuno si immaginava una cosa del genere. Quindi la gente ha iniziato a farvi foto e video, come la 'nuova coppia'..."- Carlotta aveva abbassato il tono della voce, come se si sentisse in colpa, come se avesse potuto fermare quel danno, ma non ci fosse riuscita. La calmai dicendole che ovviamente non era colpa sua.
Volevo stare sola dopo la chiamata con la mia amica. Il telefono continuava a vibrare, ricevevo messaggi da tutti i miei amici, ma nessuno da Max. Aveva ragione, mi sentivo tremendamente in colpa, però forse cosi si sarebbe allontanato.
Per tutto il giorno spensi il telefono, non volevo vedere Instagram, e men che meno i messaggi dei miei amici.
*********
Erano passate due settimane da quella sera. Io andai a scuola normalmente, e ovviamente tutti fecero battutine poco carine su me e Valerio. Ci parlai, cercai di chiarire la situazione e con mia grande sorpresa mi disse che mi vedeva come un'amica, che era stato bello, ma non poteva diventare niente di più.
Tutti smisero di parlare di quella sera nel momento in cui io e Valerio non davamo conto ai loro commenti.
Massimo mi parlava, non come prima, ma mi parlava e questo mi sembrava già un bel passo avanti. Non mi diede nessun passaggio, era come se fossimo tornati al passato. Eravamo due semplici compagni di classe niente di più. Il nostro rapporto iniziava e finiva in quella classe.
Ovviamente, ogni pomeriggio mi sorbivo la chiamata di Silvia, la quale mi raccontava dei suoi folli film mentali con Massimo e quanto era stupendo ai suoi occhi. Non mi chiedeva più aiuto, aveva forse capito che il rapporto tra me e il suo immaginario amante fosse finito? Forse.
Però mi mancava, mi mancava il mio amico. Mi mancava parlare con lui, mi mancava sparlare di tutte quelle oche giulive della classe e mi mancava stringermi a lui in motorino.
Come se mi avesse letto nella mente: il mio telefono vibrò, era lui. "Oi Holly", il mio battito accelerò, i miei occhi si illuminarono, la mia pancia si strinse, le mie guance si arrossarono. Sgranai gli occhi e non appena notai la mia reazione al messaggio mi misi una mano sulla fronte. Ci risiamo.
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Forse eravamo sbagliati
RomanceCiao, sono Olivia. Ho 20 anni, ma sono qui per raccontarvi la storia che ancora mi perseguita dal 4 liceo. Non mi piaceva all'inizio, siamo diventati amici, molto amici, poi qualcosa è cambiato. Non mi sono mai sentita così, era solo il mio stupido...