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Boom, un botto assurdo proviene dalla fine della sala. Corriamo tutti a vedere e c'era Martina a gambe all'aria che era cascata addosso ad un cameriere, che portava dei bicchieri di vino . Tutto per terra: i bicchieri, Martina e il cameriere.

-"Stai bene Marti?"- corse subito Carlotta, mentre qualcun altro aiutava qull'altro poverino a rialzarsi.                  

-"Si tutto bene, credo di essermi storta una caviglia però...!"- disse biascicando e indicando la caviglia destra. Carlotta alzò il vestito e in effetti non era messa molto bene. 

Il mio unico problema è che oltre a svenire alla vista del sangue, mi sento male anche quando qualcuno accanto a me si fa male a qualche osso. Non lo sapevano molte persone oltre ai miei familiari, le mie amiche e ovviamente Massimo. Glielo avevo detto un giorno tornando a casa, perché lui iniziò a raccontarmi di quando si ruppe un braccio da piccolo. 

Vidi la caviglia di Martina e la testa iniziò a girarmi, Silvia che mi vide urlò: "Portate via Holly!"

Senza farselo ripetere due volte Massimo mi prese per un braccio e mi accompagnò fuori, mi fece sedere su una panchina dietro la grande villa così che nessuno potesse vedermi. Io, ovviamente, avevo la giacca nel ripostiglio e quindi appena mi vide tremare mi posò la sua sulle spalle.

-"No Max, poi senti freddo, hai solo la camicia addosso...tienila"- feci per ridargliela.

-"Non mi interessa niente se mi prendo la febbre, tranquilla."- disse continuando a guardarmi negli occhi. 

Mi infilai comodamente la giacca e mi accesi una sigaretta. Lui odiava le persone che fumano e infatti me lo faceva sempre pesare, ma in quel momento mi serviva. 

-"Scusa Max ma ora ne ho proprio bisogno, anche perché se rivedo la caviglia di Martina o solo Silvia che mi parla di te mi viene da vomitare..."- dissi senza pensare, solo dopo qualche secondo mi resi conto di ciò che dissi e mi girai a guardarlo. 

Stava sorridendo, che idiota. Sapeva che ormai era fatta, che mi aveva in pugno e tutto quello che facevo, dicevo era rivolto a lui. 

-"Fa male fumare...e poi sai non è bello quando l'alito sa di sigaretta..."- sentenziò guardandomi sempre negli occhi.

-"Tranquillo, tanto non devo baciare nessuno."- risposi, facendolo a posta.

-"Questo non lo sai."- sussurrò, mentre la sua mano si spostava su una mia gamba, fino ad arrivare sulla mia guancia.

-"Beh credo di saper control..."- venni zittita da un bacio. Un bacio stupendo, il più bello che io abbia mai avuto. Era dolce, casto, pacato, ma allo stesso tempo violento e sexy, sapeva cosa volevo e io anche. 

Gettai le mie braccia intorno al suo collo e spostai una gamba su di lui per salirgli in braccio, quando venimmo sorpresi dall'unica persona che non avrebbe dovuto vederci, dalla persona che stavo cercando di non far soffrire. 

-"Ma che stracazzo!!!"- urlò, facendoci voltare contemporaneamente. Il mio cuore si fermò, la mia gola si serrò, i miei occhi si spalancarono, non avevo aria in corpo per dire anche solo una parola. 

-"Ma cosa cazzo fai?- mi continuava ad urlare addosso Silvia- ma cosa cazzo ti dice il cervello, brutta stronza che non sei altro. Pensa che scema io vengo a portarti un po' di acqua e zucchero per farti riprendere prima di andare via e tu quasi ti stai scopando il tipo per cui sbavo da mesi ad una festa, e non sei neanche ubriaca!"

Non sapevo che dire, era come se sentissi tutto ovattato, lei continuava ad urlare, mi sembrava di sentire parole come "amica di merda", "non parlarmi più".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 18, 2021 ⏰

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