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Erano giorni che non parlavo quasi con nessuno, solo Carlotta, Silvia e Martina sapevano ciò che era "successo" con Edoardo.
A scuola ero trasparente. Sono sempre stata una ragazza solare, amica di tutti...in quei giorni non avevo più tutto quello spirito, non mi si notava in classe.
Edo mi tartassava di messaggi, io rispondevo a monosillabi. Finché quel giorno, verso le 6 di pomeriggio mi chiama su FaceTime:
-"Ciao piccola" con uno sguardo preoccupato, accennando un sorrisetto mi dice
-"Ciao" freddissima risposi-non avevo il coraggio di tenere il suo sguardo per più di 3 secondi
-"Senti lo so che posso essere sembrato un pochino misterioso, ma ti giuro che..."-non potevo, non potevo stare in silenzio ed essere presa in giro
-"Edoardo non mi prendere in giro. Ti conosco da ben 4 anni e l'ultimo vale per due. Mi dici che sta succedendo. Edoardo-sento le lacrime scivolare giù-dimmi la verità. Non prendermi in giro. Non me lo merito"-singhiozzavo
-"Holly...io...non avrei mai voluto farti stare male. Non piangere perfavore."-mi stavo arrabbiando, urlai
-"Edoardo!!!! DIMMI COSA È SUCCESSO"
-"Sono andato a letto con Emanuela"
Il mio cuore mancó un battito. Non ci posso credere, il mio unico amore, il ragazzo che mi ha sempre supportato, che ha sempre detto che ero il suo mondo, che senza di me non sarebbe stato lo stesso...mi aveva tradito.
Piangevo, e guardavo lo schermo. Sentivo come in lontananza le sue parole "Piccola ascoltami." "Amore ti prego perdonami." "Ero ubriaco" "Non ha significato niente per me!!!" "Esisti solo tu! Tu sei l'unica! Amore!"
Sentivo il cuore spezzarsi. Stava cadendo a pezzi. E lui era lì, davanti a me. Io ero lì quell'estate con loro.
E con sguardo molto freddo dissi "Come? Quando? Io dove ero?", rimase in silenzio e disse "Non è importante questo Holly! Ascoltami la cosa impor..."- fredda, molto fredda, dissi "La cosa importante è che quella non ero io, ma Emanuela."-non aspettai sua risposta e conclusi "Ciao Edoardo."

La mattina seguente mi svegliai con le occhiaie che arrivavano fino al pavimento, avevo pianto quasi tutta la notte. Mi ero addormentata alle 5. Vedevo il mio telefono illuminarsi ogni 5/6 minuti...erano messaggi di Edoardo. Non li lessi, vidi che erano 235 messaggi.
Decisi di andare a scuola comunque. Incontrai Silvia davanti scuola. Era una di quelle ragazze sempre capaci di farti apprezzare il bicchiere mezzo pieno delle situazioni. E appena mi vide mi abbracció e disse "Certe persone è meglio perderle che tenersele nella vita. Sono tossiche e ti fanno male al cuore. Holly hai fatto bene. Io sono dalla tua parte.". La strinsi forte a me, chiusi gli occhi e feci finta di sparire dalla faccia della Terra. Silvia si accorse che l'abbraccio stava durando troppo e mi sussurró "Sicura di volere entrare?" Annuii, con gli occhi lucidi e entrammo insieme.

Le ore sembravano infinite, il mio telefono non smetteva di vibrare, tant'è che lo spensi.
Ero fuori dal bagno alla quinta ora e non riuscivo ad entrare in classe.
Massimo passó di lì, tornando dal suo bagno, e mi disse:
-"Holly che succede?"
-"Niente..."
-"Le voci arrivano anche a noi..."
-"Ve l'ha detto?"-non ci credevo Edoardo era andato a dire anche della sua stupida figura di merda in giro
-"Si. Holly non lo sapevamo. Ci aveva detto di essere stata con te questa estate..."-lo odio, lo odio. Come ho fatto a fidarmi di quel coglione. Perché la vita fa così schifo!!!!
Iniziai a piangere, di istinto lo abbracciai!
Mi sentivo al sicuro. Il mio cuore smise di piangere e anche i miei occhi. Mi tolsi dall'abbraccio, lui mi prese il mento e mi alzó il viso.
-"Fidati, sei troppo bella per un coglione del genere. Non stare male per lui. Ora farà male, però puoi tirarti su. Tu sei forte, la più forte-i suoi occhi marroni, quasi verdi, si mescolarono con i miei e accarezzandomi la guancia finì dicendo-io ci sono. Sempre."

Perché Massimo mi faceva quell'effetto? Perché il mio cuore impazziva accanto a lui? Perché avevo bisogno di lui? Perché avevo voglia di abbracciarlo?

Era sabato pomeriggio, stavo iniziando a studiare quando mi squilla il telefono, era Massimo.
-"Holly, che fai stasera?" disse con tono allegro
-"Mi vedo con le altre, perché?"
-"Io e i maschi pensavamo di andare al cinema, venite?"
Non so perché ma quell'invito mi fece stare bene, sorrisi e dissi quasi imbarazzata come se potesse vedere la felicità attraverso il telefono "Ora chiedo e ti faccio sapere"
Attaccai e mandai subito il messaggio al gruppo, le quali tutte mi dissero che andava bene, tranne Martina. Non feci in tempo a buttare il telefono sul letto che vidi altri 3 nuovi messaggi da Edo.
Erano 4 giorni che non lo sentivo, continuava a scrivermi. Mi aveva mandato 1087 messaggi, non ne avevo visualizzato neanche uno, la chat era silenziata. Però quel pomeriggio lessi l'ultimo messaggio "Non me lo sarei aspettato da te". Uno dei miei grandi difetti è sempre stato quello di alterarsi facilmente, ma soprattutto non farsi mettere i piedi in testa, per me vige la regola dell'occhio x occhio, dente x dente. Non dormivo da giorni, piangevo in continuazione, Edoardo doveva provare almeno un accenno della sofferenza che avevo provato io.
Entrai in chat e lessi gli ultimi 5 messaggi ed un poema:
"Ti ricordi quando ci siamo baciati per la prima volta? A casa di Stafano, ubriachi e felici. Era tanto tempo che avevo intenzione di farlo, e non sapevo che lo volessi anche tu. Cavolo Holly mi piacevi da un anno e non avevo mai avuto le palle di dirti niente. I tuoi occhi, la tua risata, la tua bontà. Oh come adoro la tua bontà, aiuti sempre tutti, e non pretendi mai aiuti dagli altri, forse anche io ho approfittato di quella bontà.
Adoro il modo in cui inarchi le sopracciglia quando non sei d'accordo con qualcun altro, adoro come gesticoli quando ti arrabbi e adoro come arricci il nasino quando vedi un vestito troppo bello abbinato a qualcosa che non c'entra nulla. Mi piaci in costume, mi piaci quando vieni a casa mia e per non "sgualcire" la tua maglietta te ne metti una mia, mi piaci quando ti metti a cavalcioni su di me mente gioco alla play, così da cercare attenzioni e mi piaci quando hai fame e fai delle cose buonissime inventate con ciò che c'è nel frigo.
Holly ho rovinato tutto, lo so. Sono stato un coglione e sto piangendo e pagando per questo. Non sentirti mi fa stare male, vuoi che torno? Holly io torno per te. Se il nostro amore deve superare questo ostacolo è giusto che io sia lì con te. Holly mi manchi, perdonami."
"Amore mio rispondimi! Non ce la faccio più. Ho chiamato Martina, Carlotta, Silvia, Valerio, persino tua madre. Non mi risponde nessuno! Holly!"
"Holly cazzo era solo Emanuela! Perché ti comporti come una bambina"
"Ero ubriachissimo, non mi ricordo nulla. Ti prego parlami"
"Se si vuole davvero una persona non ci si comporta come stai facendo tu! Sei immatura Holly"
"Non me lo sarei aspettato da te. Speravo almeno mi ascoltassi! Cazzo Holly non ti riconosco più."
Le mie guance erano rigate di lacrime, il mio cuore batteva forte, tutto d'un tratto sentii un vuoto all'altezza dello stomaco. Mi faceva male. Stavo singhiozzando. In quel momento entró mia sorella in stanza, mi vide e corse ad abbracciarmi. Vide il mio telefono nella mano, ormai moscia, i miei occhi fissavano quei messaggi, li lesse e buttó il telefono sul letto -"Una persona che ti fa stare così non va bene per te. Hai un'anima pura, non te la far macchiare da questi individui. Sei la mia sorellona, mi hai sempre detto che piangere non serve a nulla e che mostra solo agli altri quando siamo deboli. Holly, ora sei molto debole, lui però non lo deve sapere...Sfogati con me, urlami in faccia, ma non piangere, odio vederti stare male"
Alzai la testa e vidi questi due occhioni lucidi che mi fissavano, mi pulii il viso con le mani e dissi a denti stretti evitando di singhiozzare -"Non mi piace stare così. Vorrei correre via, voglio andare via, Feffe voglio distrarmi. Stare così è una merdaaa!-il tono della mia voce si alzò-vorrei avercelo qui davanti in questo momento e tirargli tanti schiaffi! Non ho fatto nulla per meritarmi questo dolore! Lui, doveva essere quello giusto, lui..." e ricominciai a piangere.
Mi risvegliai circa 3 ore dopo, mi sveglió il mio telefono che stava squillando. ERANO LE 8 DI SERA! Il mio telefono aveva 7 chiamate perse: da Massimo, Silvia, Carlotta, Valerio, Simone...MERDA!
Scattai in piedi e chiamai il primo numero sotto gamba, era Silvia.
-"Holly ma dove sei?"
-"Scusatemi ma mi ero addormentata. Dove siete?"
-"Al cinema!!!"
-"Arrivo!!!!!"
-"Ma come fai ad arrivare?"
-"Autobus"-senti un rumore strano. Silvia aveva passato il telefono a qualcuno
-"Arrivo io"-era Massimo! Sorrisi e dissi
-"No dai non ti preoccupare!"
-"Sono li da tra 10 minuti"
-"Ok"
Cazzo avevo solo 10 minuti.
Dopo 10 minuti mi chiama Massimo:
-"Allora che vogliamo fare, scendi?"
-"Si un attimo, mi sto vestendo"
-"Ok ti aspetto"
Avevo optato per dei jeans skinny, una camicetta bordeaux e degli stivaletti. Ancora faceva caldo, quindi non avevo preso nessuna giacca.
Dopo aver salutato i miei, scendo e trovo massimo appoggiato al suo motorino, appena mi vede sorride. Il mio cuore inizia a battere forte e sento un tremolio alle gambe, che succede?
-"Hey sei pronta?" Mi da due bacetti sulle guance e io sento di arrossire, annuisco e mentre mi passa il casco sento i suoi occhi su di me
-"Che succede?" dico imbarazzata, abbassando lo sguardo per terra
-"Sei molto carina..." mi alza il viso con le mani e mi dice "Credo che però sopra al motorino tu senta un po' freddo"
Si toglie la felpa e ma la passa,
-"Massi veramente, sto bene. Tranquillo. Se ti prendi il raffreddore sarà per colpa mia e non voglio" inzio a ridere, ma lui mi guarda serio e mi risponde -"Preferisco avere il raffreddore che vederti avere freddo, dai tieni" senza insistere troppo mi metto la sua felpa nera.
Mi stava enorme, anche se era un ragazzo magro, aveva delle spalle grandi ed era molto alto. Mi arrotolo le maniche che mi stavano troppo lunghe. Saliamo sul motorino e mentre parte allungo le braccia intorno alla sua vita.
Fermateci al semaforo sento una sua mano che stringe la mia, il mio cuore impazzisce e sento dei dolori allo stomaco.
Holly pensa ad Edo, era una stronza la mia coscienza. Ma in quel momento non mi interessava stavo benissimo.

Forse eravamo sbagliatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora