Capitolo 21

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È proprio vero che la felicità dura poco
Stento a credere a queste frasi e questi detti ma adesso non ho più dubbi,la felicità dura un attimo e devi essere consapevole di sapertela godere quando ti capita.
Oggi non so come mi sento,non capisco se sono triste o felice e questa cosa mi spaventa.È come se fossi diventata del tutto apatica,e l'apatia è peggio della tristezza.
"Elena che hai?Ti vedo strana"mi chiede Chiara che è seduta vicino a me nel divanetto della sala di musica
"I miei genitori"le rispondo abbassando lo sguardo
"Che ti hanno detto?"
"Gli ho parlato di Ciro e mi hanno detto che devo stare lontana da lui perchè la sua famiglia è legata a quella dei Di Lauro e potrei causare ancora più problemi"
"Scusa come fanno a conoscere la sua famiglia?"
"Non lo so,sanno solo che il suo cognome è pericoloso a Napoli e stretto con quel clan"
Il nostro discorso viene interrotto da Beppe che entra insieme ai ragazzi e ci dice di creare un cerchio davanti al pianoforte.
Eccolo che mi guarda e aspetta che ricambi il suo sguardo..
Non posso farlo,non guardarmi cosi.
"Chi si propone per suonare?"chiede Beppe senza però ricevere risposta
"Serena vieni e prova tu"
Lei si allontana da me e va a sedersi nello sgabello del pianoforte
Senza volerlo sposto lo sguardo nella direzione di Ciro e incontro il suo,subito dopo lo distolgo
Vedo Chiara che si allontana da me per andare da Edoardo,che di conseguenza è vicino a Ciro,cosi lui lascia il posto alla mia migliore amica e prende il suo accanto a me.
"Mi stai evitando"mi sussurra una volta avvicinato con le mani nelle tasche della tuta e il volto dritto
Faccio finta di non averlo sentito e continuo a guardare di fronte a me
In realtà non mi interessa cosa ho davanti,sono altrove con la mente.
"Lo so che mi hai sentito Elena,firniscl e pazzià"continua lui
Decido di spostarmi da li e mettermi accanto a Naditza che si trova davanti a me.
Ciro dopo questo gesto continua a guardarmi dal suo posto,ma stavolta lo sguardo è cupo
Mi dispiace fare cosi,vorrei stare li accanto a lui come facevamo da un pò ma se voglio proteggere le persone che amo devo farlo.
Dopo un pò Serena finisce di suonare e tutti iniziano a battere le mani
"Qualcun altro vuole provare?"richiede Beppe
"Che faccio,vado?"mi chiede Naditza sottovoce
"Vai che poi ti segue chi sai tu?"le dico sorridendo in modo malizioso
Ricambia il sorriso e va a sedersi,poco dopo anche Filippo va a sedersi accanto a lei
Almeno qualcuno è felice oggi,a parte Chiara ed Edoardo che sono sempre rose e fiori
Improvvisamente inizio a vedere del fumo provenire dalla tenda che c'è davanti a me e la puzza di bruciato invade le mie narici
Mi avvicino a quella tenda per vedere meglio e noto una fiamma che dal basso inizia a salire e bruciare l'intero tessuto
Indietreggio piano spaventata e cerco di pronunciare qualche parola per avvisare gli altri,ma sembra che il mio cervello abbia dimenticato come si parla
Ormai il fumo sta invadendo la stanza e se ne sono accorti tutti
"Ragazzi uscite immediatamente,uscite"urla Liz correndo verso di noi
Mi sento tirare per un braccio e vengo trascinata da qualche parte,non so chi sia e dove mi stia portando perché non sto capendo letteralmente nulla.
Finalmente siamo fuori e posso respirare aria pulita
Vengo sbattuta nel muro dalla stessa persona che mi ha trascinato e adesso che ce l'ho davanti capisco che è lui
"Ma sei pazzo?Sono tutti di la e tu mi porti qui?Hai capito che  sta prendendo a fuoco una sala intera?"gli urlo in faccia presa dal panico
Istintivamente mi prende il viso e mi bacia,lentamente e in modo dolce facendomi calmare.
Inizialmente ricambio il bacio ma poi mi vengono in mente le parole dei miei genitori e mi stacco
"Lo vedi come fai?C sfaccim sta succrenn,m vuò ricr?"
"Non succede niente,devi lasciarmi perdere"rispondo cercando di liberarmi dalla sua presa,ci riesco e cerco di andarmene ma mi riprende per il polso e mi fa tornare nella stessa posizione di prima
"Elena è inutil c faij accussì,tant nun cià firnisc fin a quann nun mo dic"
Vorrei tanto poter guardarlo negli occhi in questo momento e dirgli che non c'è niente che non va,ma non farei altro che dire una bugia
"Non possiamo parlare Ciro,è pericoloso per la mia famiglia.Tu lo sapevi che il tuo clan è vicino a quello dei Di Lauro,e sapevi anche cosa ho fatto.Cosa ci voleva a dirmelo?"
"Che senso avrebbe avuto dirtelo?Qui dentro chi dovrebbe parlare?Elena ij c mett e pall mbocc a tutt quant.Nisciun s'adda permettr e parlà re cazz re mij"
"Non hai capito,i miei genitori sanno tutto e non mi permettono di vederti,lo capisci?Non posso rischiare di mettere la mia famiglia contro un altro clan e io penso che se la tua sapesse che parli con una delle ragazze che ha ucciso un Di Lauro non te lo permetterebbe"
"No,non me lo permetterebbe.Ma potrei nasconderlo qui dentro e tutto andrebbe bene"
Ah perfetto,sono solo una storiella del carcere...è tutto chiaro.
"Ah allora sono solo un passatempo per te,un giochino che puoi usare in carcere.Ti sei calcolato tutto bene,sai?Fin quando sei qui ti passi il tempo con me e poi li fuori chi si è visto si è visto.Complimenti eh,mi fai proprio schifo"
Stavolta mi libero dalla sua presa violentemente e me ne vado
Lo sento alle mie spalle che mi chiama ma stavolta non torno indietro,stavolta gli starò lontano con il piacere.

Ragazze belleee,colgo l'occasione con questo capitolo per ringraziare un'altra volta tutte le persone che stanno aggiungendo la storia,stanno votando i capitoli e commentando.Senza di voi non avrebbe senso🥰
Volevo dirvi anche che se avete dei consigli o dei suggerimenti li accetto quindi non fatevi problemi.
Per scaramanzia aspetterò 00:00 per gli auguri,fatemi sapere se vi piace il capitolo.❤️

|Se non è destino questo|•Ciro Ricci•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora