Capitolo 2

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Sono le 02:45 e io e Chiara siamo in cucina a mangiare schifezze e a guardare la
tv a casa mia
Mario alle 23 è passato puntuale come un orologio svizzero e ci ha riportate a casa,fortuna che ci sta lui
"Sei ancora sicura sul tuo futuro?"mi chiede la mia migliore amica che sa già tutto,noi parliamo sempre dei nostri piani e di come vorremmo realizzarli insieme.
"Si,non vedo l'ora di finire la scuola qui ed andare a Napoli,solo io e te"
Il nostro sogno è quello di trasferirci in quella città e di crearci una vita nostra.Io studierò scienze infermieristiche mentre lei seguirà dei corsi di estetica,prenderemo una casa insieme e troveremo un lavoro per essere indipendenti il più possibile senza chiedere niente a nessuno.
"Non vedo l'ora anch'io"risponde lei abbassando gli occhi un po' rammaricata.Anche se odia questo contesto è molto legata alla sua famiglia e le dispiace doversene andare un giorno.A me invece non cambia,per carità,i miei genitori mi trattano da Dio ma fanno una vita che non appartiene al tipo di persona che sono.Adesso ragiono con la mia testa e mi accorgo benissimo di tutto ciò che mi circonda.
"Sai,io vorrei andarmene anche prima"
"In che senso?"mi guarda confusa.
"Non so,vorrei  andare li e farmi un'idea generale prima di trasferirci completamente"
"Beh magari se cominciassi a parlare con Vincenzo avresti la scusa,no?"
"Scrivigli dai,digli che mi contatta quando vuole"le dico
Mi guarda divertita dopo questa affermazione e prende il telefono per parlare con questo ragazzo.
Dopo neanche 10 minuti mi arriva un suo messaggio e cosi decido di iniziare a parlarci
Alle 4 finalmente andiamo a dormire.
Ci risvegliano le urla dei miei genitori al piano di sotto
"Ma di che ragionano?"sbotta Chiara ancora mezza addormentata
"Non lo so e non mi interessa "le rispondo rigirandomi dall'altro lato del mio letto matrimoniale
Le urla però non cessano cosi decido di alzarmi e andare a sbirciare nelle scale
Mi fermo davanti alle scale e mi affaccio dalla ringhiera per poter guardare
"Carmen nun esiste ca lassu pieddiri,chi autorità m'arriesta a mia?"
"Totò è inutile,lo capisci che ci vanno di mezzo troppe cose?"
"Non ci va di mezzo nieinti,tu lassa fari a mia"dice mio padre prima di uscire da casa
Mia mamma si butta nel divano con le mani in faccia,non trasparisce alcuna emozione ormai nel suo viso,ha già perso troppe lacrime.
D'altronde è cosi quando sposi un boss,non puoi andargli contro e devi essere sempre dalla sua parte,non devi immischiarti nei suoi affari e occuparti solamente della casa e dei figli.Non ti spetta nessun altro compito.
Torno in camera e mi rimetto a letto
"È successo qualcosa?"
"Niente di nuovo "rispondo guardandola negli occhi avvilita,sempre più consapevole di volermene andare da qui.
Si fa pomeriggio e Chiara ritorna a casa sua.Io passo tutto il tempo a studiare per far passare più velocemente le ore e perchè sono piena fin sopra i capelli.
Un messaggio mi distoglie dallo studio,è di Vincenzo
"pccrè ci sei?"
Decido di chiudere i libri e di rispondere al messaggio,ho dato per oggi.
"dimmi"
"stavo pensando una cosa"
"cioè"
"visto che fra un mese è
giugno e hai finito scuola,vorresti venire su a napoli?Chiara forse ritorna"
"come sai che Chiara ritorna?"
"non farebbe un favore a un'amica?io penso di si"
"vedremo dai"
Bussano alla porta e blocco subito il telefono
"Disturbo?"chiede mio padre entrando
"Potevi aspettare che ti dassi il permesso prima di entrare"rispondo posando tutti i libri nella libreria e preparando il mio zaino per l'indomani visto che è lunedi e c'è scuola.
"Scusami.È pronto,scendi a cenare?"
"Si andiamo"
Chiudo la camera e scendo insieme a lui
A tavola si sente solamente il telegiornale che parla delle notizie delle ultime ore.Mio padre non distoglie lo sguardo dalla
televisione mentre mangia, mia mamma nemmeno lo guarda.Torna all'improvviso mio fratello e  percorre il corridoio che lo porta alla cucina nascondendo la pistola dentro i pantaloni.È convinto che facendo cosi non sospetti niente ma io noto tutto,faccio solo finta di non sapere.Anche lui si sporca le mani insieme a mio padre e Mario e non lo accetto,ma a mio fratello va bene cosi.
Quando entra in cucina saluta me e mia mamma con un bacio e si siede nel suo solito posto
"Com'è Bernardo,abbiamo risolto questa situazione?"chiede mio padre a mio fratello
"Si papà,tutto a posto è"
"Posso tornare in camera?Sono sazia"
"Elena hai lasciato tutto,di cosa ti sei saziata?Di aria?Si può sapere qual è il problema?"continua a domandarmi mia mamma guardandomi negli occhi
"Devo finire di studiare"le rispondo alzandomi dal mio posto e tornandomene in camera lasciando loro tre ancora seduti
Non ho voglia di fare finta di appartenere alla
famiglia della Mulino Bianco perchè non è cosi
Prima di andare a dormire mi dirigo al bagno per fare una doccia e lavare i denti.Una volta finito mi butto a letto di corsa e mi addormento subito.

|Se non è destino questo|•Ciro Ricci•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora