Katy In The Maze

3. Arco, frecce e colpi di scena

La prima cosa che noto appena mi sveglio è un amaca vuota, sospirando mi metto a sedere, mi sembra tutto così assurdo... prendo gli stivali marroni che arrivavano poco sotto il ginocchio e silenziosamente, mi allontano dai Radurai che ancora dormono.

Perché ho la sensazione di conoscere tutto di questo posto? E perché mi sembra di avere già visto Newt, Minho e gli altri ragazzi?

Noto Newt, Minho e Ben davanti alle porte aperte da poco, quest'ultimi due entrano correndo lasciando Newt da solo. Istintivamente faccio un piccolo sorriso e comincio a camminare nella sua direzione. Il ragazzo si gira con le braccia incrociate al petto e una mano all'altezza della bocca, sembra immerso nei suoi pensieri.

Poi alza lo sguardo e fa un sorriso "Ciao Fagio, dormito bene?" mi chiede fermandosi davanti a me, annuisco e assieme ci avviamo da Frypan, dopo un paio di minuti arrivano anche Chuck, Jeff e altri ragazzi.

Dopo poco arriva anche Alby che si siede accanto a noi "Sarebbe meglio far riposare Fagio, per la gola, Newt le farai provare i lavori quando riuscirà ad usare la voce" annuiamo entrambi e continuiamo a mangiare e ad interrompere i miei pensieri è la vocina di Chuck che si avvicina a me "Gally ti fissa" sbatto le palpebre velocemente e respiro rumorosamente.

Che cosa frustrante, che cavolo ha da fissare?

Newt si avvicina al mio orecchio e mi sussurra di lasciarlo perdere.

Sentire Newt così vicino che mi sussurra cose all'orecchio mi fa una strana sensazione.

"Avete visto le stelle ieri?" Chiede Winston forse per stoppare la tensione, "Si erano bellissime" dice Jeff sorridendogli e guardandolo negli occhi, assottiglio lo sguardo facendo un piccolo sorriso, questo dettaglio non mi è sfuggito... "Già ma non c'erano le altre notti" fa notare Alby e lo guardo aggrottando le sopracciglia, in che senso non c'erano?

"Forse quelle teste di caspio dei creatori hanno deciso di farci vedere quei cosi nel cielo" dice Gally, quei cosi... "Per me sono le persone morte" abbozza Winston, "Un po' lugubre non trovi? No, per me sono anime" dice Fry, potrebbe avere senso.

"Forse sono solo lucciole che sono state rimaste attaccate al blu" dice Chuck, io sorrido, in effetti non ricordo nemmeno io cosa siano, so solo il nome associato a quella cosa... Come aveva detto Newt ieri sera.

Bha... Qui succedono cose strane, per esempio il cielo è tutto sereno e il sole è arancione non so perché ma me lo sarei aspettata giallo...

"Minho ieri sera mi ha detto che per lui sono masse gassose che bruciano a miliardi di chilometri di distanza" dice Chuck seriamente, poi ci mettiamo a ridere.
"Ma cosa dice Minho?? Tutto quello che pensa lo trasforma in Gas?" Chiede Frypan ridendo.

Finita la colazione esco assieme a Chuck e Newt che cominciamo a parlare di quello che avrebbero fatto oggi, mentre la mia attenzione viene catturata da un ragazzo che esce dal bagno a petto nudo e un cesto tra le mani.

Poi si avvicina a due bastoni piantati nella terra e stende una maglietta sul filo legato alle loro estremità.

"Ah giusto, ogniuno di noi veste con i vestiti che ci hanno messo addosso quando siamo arrivati nella Radura, non abbiamo cambi o altro. I creatori non sono stati generosi su questo" dice Newt e li osservo per un attimo, non sono vestiti male e nemmeno io, quindi va bene.

Alzo le spalle e annuisco per fargli capire che ho capito e vedo Newt sorridere e osservare i miei movimenti.

"Bene così, Chuck a lavoro, ci vediamo dopo" dice passandomi accanto a guardandomi negli occhi.

Questo piccolo contatto visivo mi crea un brivido che mi passa su tutto il corpo e per un istante il tempo si ferma andando a rallentatore.

Poi un fastidio agli occhi che mi fa vedere bianco per un millesimo di secondo e subito dopo gli occhi di Newt passarmi accanto. Lo sfondo di un muro grigio si sovrappone con la Radura e la sua camicia panna diventa una maglietta bianca. I suoi occhi si incastrano nei miei, ma continua a camminare verso gli orti e il tempo continua a scorrere normale. Strizzo gli occhi tornando a vedere normale. Che cos'era...