Il giorno dopo andiamo a fare colazione e scherziamo sul più e il meno. Mi sento toccare gli occhi e alzo lo sguardo incrociando degli occhi marroni che mi fanno venire i brividi "Vieni, devo farti fare una cosa" sorride Newt e annuisco. Insieme usciamo dalla cucina e ci dirigiamo verso il bosco della Radura. "Dove stiamo andando esattamente?" "Bhe, tu ora sei una Radurai a tutti gli effetti e ricordi pure il tuo nome quindi... Rendiamolo ufficiale" dice spostandosi tra gli alberi.
Lo seguo fino ad una parte di bosco dove non ero ancora stata, c'erano delle croci con dei bastoncini di legno qua e là e ossa raggruppate in un punto.
"Leggermente lugubre..." mormoro osservando in giro.
"Questo posto lo chiamiamo Facce Morte e su questo muro... Ci sono incisi tutti i nomi dei Radurai che sono o erano nella Radura, abbiamo passato momenti difficili... Ma siamo sempre andati avanti in qualche modo" dice guardando il muro con un tocco di tristezza.
Lo osservo attentamente. Ci sono molti nomi incisi nella roccia: Chuck, Alby, Newt, Winston, Frypan, Zart, Jeff, Clint, Henry, Gally, Ben, Minho, Jack e molti altri.
Ma oltre a quelli c'erano dei nomi sbarrati come Stephen, Justin, Nick, Alfred e altri, "Alcuni sono sbarrati..." Noto aggrottando le sopracciglia, chissà chi li cancella.
"Momenti difficili... Tieni incidi il tuo nome" dice Newt dandomi un sasso e una sottospecie di scalpello.
Comincio a picchiettare sul sasso, accanto al nome di Newt e sopra quello di Jeff, sentendo il suono acuto dello scalpello che batte sulla dura e fredda pietra, comincio con la lettera K, poi la A, T, R, I, N e per ultima la lettera E.
Una volta finito faccio un passo indietro aggrottando le sopracciglia. Nella mia mente risuonano dei nomi e soprannomi... alcuni riesco a distinguerli.
Katy. Key. Donna. Freccia. Titi...
"Cosa ti turba?" chiede Newt affiancandomi e sposto lo sguardo sull'erba deglutendo. "Come ti sei ricordato del tuo nome?" chiedo girandomi verso di lui e aggrotta le sopracciglia chiedendosi il perché di questa domanda "Mentre dormivo ho sentito una voce... Che diceva Newt... Ma non ricordo nient'altro... Oltre ad Alby sei l'unica a saperlo" confessa e lo guardo negli occhi, come per captare la vera essenza di quella confessione. "Perché?" chiedo "Perchè sono l'unico ad avere ricordato in modo diverso il suo nome in tre anni..." mormora.
Mi mordicchio un attimo le labbra e sposto per qualche istante lo sguardo sull'erba, per poi tornare a guardarlo negli occhi e decido di dirglielo, "Siamo in due allora". Spalanca piano gli occhi e schiude le labbra "Cosa?" chiede "L'ho ricordato tramite un ricordo... Prima di salire sulla Torre nel pomeriggio del tiro con l'arco..." confesso "Un ricordo?" chiede "Già..." mormoro "Vuoi raccontarmi qualcosa? Di tempo ne abbiamo" chiede osservando attorno a noi e annuisco cominciando a camminare per il bosco affianco a Newt.
"C'erano due ragazzi... Uno di loro parlava di invenzioni strane e l'altro di... Esplosioni credo" cerco di ricordare e Newt fa una faccia stranita "Il ragazzo delle invenzioni era, tipo castano semi-riccio, aveva degli occhiali in testa..." "Da vista?" chiede Newt a scuoto la testa "No... Di plastica, mi viene da dire da inventore" "Okay... Saprei come sono fatti ma, la nostra memoria fa schifo" dice Newt e annuisco comprensiva.
"Comunque, lui ha detto Kate... L'ho ricordato grazie a quello..." dico e il biondo annuisce pensandoci su e mi fermo guardandolo "Newt perché siamo diversi?" chiedo e mi guarda come se volesse anche lui sentire la risposta, fa un mezzo sorriso e mi poggia la mano sul braccio.
"Ne capiremo di più in futuro credo... dobbiamo solo aspettare" sorride e annuisco.
Torniamo indietro verso la cucina e camminiamo tra le radici cercando di non inciampare. Osservo tra gli alberi la Porta ad Est chiusa e sospiro. Newt sembra seguire il mio sguardo e lo sento sospirare, "Com'è finora?" chiede Newt, continuo a guardare avanti mentre rispondo "Non male, siete tutti simpatici e organizzati, ve la cavate bene."

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Katy In The Maze
AksiIspirata a Maze Runner. RICORDA.SOPRAVVIVI.CORRI. Tutto quello che scrivo l'ho sognato. RICORDO CHE ALCUNI DEI LETTORI CHE ANDRANNO A LEGGERE QUESTA STORIA E I SUOI SEQUEL, NON SANNO MINIMAMENTE COME ANDRA' A FINIRE, QUINDI EVITITATE DI SCRIVERE COM...