16. Mi dispiace Newt

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Delle risate mi rimbombano per la mente assieme ad una melodia, note di chitarra...

"But live it like it's NOW OR NEVER!!!" esclamano delle voci seguite da delle risate.

Poi sento un fischio che si propaga nell'aria e un rumore metallico che echeggia per la stanza.

"Chi è il mammalucco che ha dimenticato il sale??" chiede una voce "Hey, Devis cucina meglio di te" dice un altra voce e sotto sento tante voci diverse, ma non ci faccio tanto caso concentrandomi su queste che continuano a parlare. "La cuoca della mensa?? Ma sta zitto Fill, io cucino benissimo" sostiene il ragazzo di prima "Ma se hai sparato ad una pentola" afferma un altra voce e sento delle risatine di sottofondo "Che cazzo ridete, capita a tutti" "Linguaggio Dan".

Poi un altro fischio e la mia vista si fa bianca di colpo "Paura del Labirinto?" chiede una voce di un uomo "No" affermo seria, ma in realtà ne sono terrorizzata... Non farò vedere che mi terrorizza, l'uomo dai capelli grigi sorride. "Sarà... Ma fare la forte non ti salverà. Non sta volta almeno" sussurra l'uomo avvicinandosi, la voglia di sputargli in un occhio è tanta... Poi la porta si apre ed entrano una donna e un ragazzo biondo "Cominciamo la simulazione Janson, vogliono risultati" dice la donna con un camice bianco indosso. Il ragazzo biondo dagli occhi azzurri davanti a me non spicca parola e si limita a guardare "FOTTETEVI!" si sente urlare dal corridoio e si girano verso la porta vedendo spuntare un ragazzo basso, moro con una pistola in mano "O mi fate stare qui o vi pianto dei proiettili nel culo" dice guardandoli male. Il biondo lancia uno sguardo alla donna che abbassa il capo "Sempre il solito Daniel... Va bene. Ma mettila via" sospira e il ragazzo mi raggiunge al lettino prendendomi la mano. Poi si avvicina al mio orecchio sistemandosi il foulard rosso al collo "Non ti lascerò nemmeno un attimo Donna..." sussurra, annuisco stringendogliela "Non dovresti essere qui" dice il ragazzo biondo avvicinandosi "Nemmeno tu Blake" sputiamo acidi io e il moro. "Bene... Cominciamo la simulazione..." In men che non si dica la mia vista diventa buia e appena apro gli occhi mi ritrovo stesa su un prato verde, con degli alberi e delle mura alte e grigie.

Comincio a correre verso la porta Occidentale e comincio a perdere la cognizione del tempo, le gambe cominciano a farmi male, come i muscoli delle braccia.

Il cuore mi batte a mille mentre sento il rumore dei miei respiri rimbombare tra i corridoi, come la costante impressione di essere inseguita da qualcosa...

Qualcosa che conosco bene...

Mi blocco di scatto vedendo comparire un muro totalmente alla caso e sento l'ansia salire, svolto subito in un altro corridoi continuando a correre ma un altro muro sale bloccandomi la strada.

Sono in trappola...

Sento un tonfo dietro di me e mi giro lentamente sentendo i battiti del mio cuore accelerare nella cassa toracica.

Guardo in alto e una macchia grande due metri si avvicina a me, con gli occhi rossi come delle luci led, delle zampe affilate e una coda.

Faccio un passo indietro toccando il muro con le spalle e la creatura si alza in piedi.

Urlo cominciando ad arrampicarmi tra le edere ma qualcosa mi trattiene con i piedi a terra e mi blocca i muscoli rigirandomi di schiena contro al muro. "No!" urlo cercando di liberarmi ma una forza mi tiene bloccata mentre la creatura si avvicina sempre di più. Posso giurare di sentire il suo alito puzzolente e caldo sulla pelle e la bava bagnarmi i vestiti. Poi si avventa su di me.

Sobbalzo alzandomi di scatto sentendo il battuto del mio cuore che ancora frenetico rimbomba nelle orecchie.

Che cos'era quella cosa? Perché era così familiare?

Katy In The MazeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora