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Parcheggio l'auto fuori l'azienda, prendo la borsa e mostro la gift card (cioè la carta di riconoscimento). Mi dirigo velocemente nel mio piccolo studio e mi metto seduta a controllare il lavoro che ho da fare oggi.

"Signorina Posey il direttore richiede la sua presenza nel suo studio" la segretaria Issa mi squadra da capo a piedi.

Io mi alzo subito in piedi e la seguo.

"Mi raccomando la prossima volta cerca di vestirti in un modo più professionale" dice mentre camina davanti a me.

Io guardo il mio outfit confusa. Indosso una camicia, aperta solo nei primi due bottoni, con dei pantaloni stretti in vita e larghi giù neri.

"Mi scusi è per la camicia aperta?" Chiedo confusa.

Lei alza gli occhi al cielo e si ferma davanti alla porta del capo.
Si gira verso di me e aggiusta la mia camicia, aggiusta i miei capelli corti e sospira.

"Senti ragazzina se hai questo lavoro è grazie a me, sono stata io a sceglierti. Ho letto il tuo curriculum e sei stata l'unica che mi ha colpito. Quindi vedi di non farmi fare brutte figure con il capo" dice mentre incrocia le braccia al petto.

Deglutisco rumorosamente e annuisco velocemente.

"Bene, ora entra" dice mentre bussa.

"Avanti" si sente dall'altro lato della porta.

Entro e chiudo la porta dietro di me.

"Mi scusi per il ritardo" dico mentre mi avvicino lentamente.

Lui alza lo sguardo per un secondosu di me e sorride per un'istante.
Smette di scrive e rivolge il suo sguardo severo su di me.

"Nono sei in orario. Prego accomodati" dice mentre mi indica la sedia.

Faccio come mi chiede e incrocio le mie mani per placare il tremolio.
Sospiro e mi sistemo sulla sedia.

"Bene allora, in questi due mesi mi hai soddisfatto con le tue traduzioni- sorrido timidamente-e mi chiedevo se in futuro ti piacerebbe lavorare anche in qualche altro settore" dice mentre mi osserva attentamente.

"Sig. Felton assolutamente si! Per me è una grande opportunità lavorare nella sua azienda e sono felice che io stia sodisfando il settore in cui lavoro" dico sinceramente con un sorriso.

Lui annuisce e sorride. Poi gira la sedia e va verso un cassetto e tira fuori un pezzo di carta.

Inizia a firmare qua e là e poi mi mostra il foglio.

"Contratto a tempo indeterminato, con uno stipendio di 900€ al mese. Accetta o rifiuta?" Dice mentre mi fissa negli occhi con le sue iridi azzurre, quasi grigie.

Io spalanco gli occhi e per poco non salto dalla sedia.
Mi metto una mano sulla bocca e lui mi osserva con un piccolo sorriso.

"I-io sono onorata! Ma posso sapere perché mi vuole fare un contratto a tempo indeterminato di già?" Chiedo

"Per il semplice fatto che sei una risorsa per la nostra azienda, se per te è troppo presto capisc-" dice ma io l'ho interrompo.

"Nono! Va benissimo! Dove firmo?"  chiedo emozionata.

Lui ridacchia e mi mostra dove devo firmare.
Ci stringiamo la mano e mi accompagna alla porta.

Appena esco fuori realizzo il tutto e mi trattengo dal non urlare.
Vado velocemente nel mio ufficio e ignoro le occhiatacce dei colleghi.

Prendo il cellulare e scrivo il tutto sul gruppo che abbiamo io e i miei amici.
Quando invio ricordo che in quel gruppo c'è pure Dylan.

Sento una fitta nello stomaco al ricordo.
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Because of you 2|| it's not over yetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora