Because of you 2|| it's not over yet

2.

Appena torno da lavoro, trovo tutti a casa mia: Clarisse,James, Giulia, mamma, papà.

Appoggio la borsa a terra e vado ad abbracciare tutti.

"Ehi cosa ci fate qui?"chiedo con un sorriso sul volto.

"Non siamo di gradimento?" Chiede Giulia

Io gli do uno schiaffo amichevole sul braccio e lei mi sorride.

"Siamo qui per festeggiare!" Dice James.

Mi offrono un bicchiere e stappano lo champagne.

"La nostra lavoratrice a tempo indeterminato" dice James mentre fa finta di asciugarsi una lacrima.

Scemo. Scuoto la testa e brindiamo.

"Ad un nuovo inizio" dice Giulia.

Io rimango sorpresa dal 'un nuovo inizio' ma poi subito annuisco.

Ci sediamo sul divano e io mi libero dai miei tacchi.
James mi abbraccia e mi fa le carezze sulla testa.

Sorrido. "Sei più affettuoso del solito, che succede?" Chiedo divertita.

"Hai solo un contratto a tempo indeterminato niente di che" dice vago.

Io rido e gli do uno schiaffo sulla testa.

"Stella,come stai?" Chiede Giulia nervosa.

Io la guardo confusa "Dylan..oggi si è fatto vivo dopo 2 anni.." dice mentre abbassa la testa e gioca con i suoi anelli.

Come devo stare? Mi sento abbastanza confusa e amareggiata.

"Sto bene" dico fredda. "Ha deciso di uscire dalla mia vita così all'improvviso. Tsk..sono passati 2 fottuti anni e lui si fa vivo con 'congratulazioni' - dico l'ultima parola con disgusto- non può giocare così con me"

Nella stanza si forma un silenzio tombale.
"Ma tu non sai perché se ne andato! Magari un giorno te lo dirà" dice Giulia di punto in bianco.

"Bene. Ma qui sono l'unica che non sa niente, o mi sbaglio?" Dico fredda.

Tutto rimangono in silenzio e confermano la mia tesi.

"Ecco lo sapevo! Benissimo, alla grande direi" dico mentre mi alzo in piedi e inizio a camminare davanti e indietro per il salotto con una mano in fronte e l'altra sul fianco.

"Ha detto tutto a tutti tranne alla sua ragazza! Complimenti Dylan mossa davvero ma davvero intelligente" parlo come se lui fosse qui.

"Stella mi dispiace io-" Giulia si avvicina a me ma io mi scanso dalla sua presa e sento gli occhi pungere.

"No, Giulia. Non toccarmi" dico mentre indietreggio e vado in camera mia. Sbatto la porta violentemente e mi lascio trasportare da un pianto liberatorio.

Mi hanno vista soffrire ma non mi hanno detto assolutamente niente, neanche in che posto e paese si trovasse.

Mi hanno trattata da stupida "si tanto chissenefrega è più importate tenere al sicuro Dylan" dico mentre faccio una voce stridula.

Bussano alla porta e alzo gli occhi al cielo. Trovo Giulia nella mia stessa situazione: sta piangendo.

"Posso?" Chiede singhiozzando.

Io chiudo gli e sospiro rumorosamente. La faccio entrare e ci sediamo sul divanetto che ho in camera.

Appena entro in contatto con divanetto, il ricordo di me e Dylan che parliamo qui sopra di fa spazio nella mia testa.

Flashback  ( dal capitolo 27 del primo libro)
Inizio:

"Basta non ne posso più" dice Dylan mentre si butta sul piccolo divanetto che ho in camera.