Dopo colazione Harry torna a casa, lo accompagno al cancello e dopo esserci abbracciati torno in casa.
Salgo in camera per fare i compiti per domani, non passano neanche 10 minuti che il mio telefono squilla; lascio la scrivania e mi tuffo sul letto. È sottocarica sul comodino, senza staccarlo dal cavo rispondo.
<< ciao Lou >>
<< ciao >> dal tono sembra alterato.
<< come stai? >> cerco di indagare.
<< sto bene >> è freddo.
<< non facciamo come al solito che ti devo chiedere 80 mila volte che succede prima di avere una risposta. Fai finta che te l’ho già chiesto 79 mila volte. >>
<< ci sono rimasto malissimo >>
<< per cosa? >>
<< ieri è stato il compleanno di tuo papà >>
<< sì, lo sai. Te ne ho parlato >>
<< beh, ci sono rimasto male perché dopo avermelo detto anziché invitarmi ti sei precipitata ad invitare quello sfigato del tuo migliore amico nerd >>
<< Louis >>
<< ok, Harold >>
Sa che detesto quando lo chiamano ‘sfigato nerd’.
<< mio padre è affezionato ad Harold e voleva che partecipasse alla cena >>
<< perché non sei andata con me? >> domanda.
Louis è un ragazzo fantastico ma gelosissimo. È geloso persino dell’aria che respiro. Tutto questo per colpa dell’insicurezza, lo so che infondo è un ragazzo che porta sul viso sempre grandi sorrisi per nascondere tutto quello che ha passato. Si sa, dietro i sorrisi più grandi si nascondo le persone più distrutte.
<< perché non conosci la mia famiglia, ti saresti sentito a disagio se ti avessi portato qui. Ci siamo messi insieme solamente ieri, è prematuro Lou, non sappiamo neanche se resteremo insieme o se naufragheremo nel giro di una settimana. Non sappiamo se sarà una storia seria o se dopo aver fatto sesso ci daremo il ben servito. Non sappiamo nulla, abbiamo deciso di fare un passo alla volta >>
<< non posso dirti che sono pronto a sposarti ma Ale, sono sincero, io ci sono >>
<< ci sono anche io Lou >>
<< è solo che… >> lascia la frase in sospeso.
<< solo che?? >> lo esorto a continuare.
<< solo che Harry può venire a casa tua e passare del tempo con te, può dormire da te. Io no, sono geloso >>
<< lui è il mio migliore amico. Se le cose tra noi andranno bene potrai farlo anche tu ma non penso che mio padre ti permetterà di dormire qui se sa che stiamo insieme. È molto geloso >>
<< è di Doncaster come me >>
<< già, forse è una vostra caratteristica. Sei sempre disposto a fare un passo alla volta? >>
<< certo >>
<< magari possiamo cominciare presentandoti ai miei come un mio amico, con cui vado a scuola. Ti va di provare?, poi col tempo e se le cose tra noi proseguono possiamo dirgli la verità >>
<< mi va, così posso passare più tempo con te >>
<< ok, prendi il libro di letteratura e il quaderno. Ti aspetto a casa per fare i compiti >>
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