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Stamattina non è la campana della sorvegliante a svegliarci, ma la professoressa Gottlieb. Io e Sofia sembriamo veramente due zombie. Abbiamo delle occhiaie chilometriche sotto gli occhi, i capelli che sembrano un nido di un uccello e, soprattutto, non riusciamo proprio ad alzarci.

-FORZA SIGNORINE! VI ASPETTA UNA GRANDE GIORNATA!- urla intanto la professoressa, continuando a soffiare nel suo fischietto.

Alla fine riusciamo ad alzarci, anche se con tante lamentele.

Tutti gli altri sono già fuori dalle loro tende.

Sento l'istinto di correre nel dormitorio maschile per dare il buongiorno a Davide...ma stamattina proprio non posso.

Ci aspetta il "risveglio muscolare"

-Forza, signor Zigliana! Non mi dica che non riesce neanche ad alzare una gamba!- dice la prof, avvicinandosi a Luca.

-Invece le dico che è proprio così- risponde lui, sbadigliando.

Dopo appena dieci minuti, che però sembrano dieci ore, finalmente è il momento di fare colazione.

E che colazione.

Davanti a noi c'è un grandissimo tavolo di legno, completamente pieno di cibo. 

Latte, succo d'arancia, ciambelle, pane tostato, muffin, marmellata...

Dopo cinque settimane chiusa in collegio a mangiare le cose più disgustose del mondo, tutto quello che ho davanti mi fa venire l'acquolina in bocca.

Mi fiondo a sedere, senza neanche aspettare il permesso della prof.

-Vedo che qualcuno qui ha fame- commenta Magnesio, sedendosi accanto a me.

-Mh? Beh...si- rispondo io, troppo impegnata a divorare tre muffin uno dietro l'altro.

Dall'altro lato vedo sedersi Sofia.

-Io comunque stanotte ho pensato molto a una cosa- dice.

Io mi giro di scatto verso di lei, con espressione preoccupata.

-A cosa?- chiedo.

-Dopo molti ragionamenti, sono arrivata alla conclusione di volere un riccio domestico-

Io scoppio a ridere, tirandole un pugnetto sul braccio.

-Mi hai fatto prendere un colpo, maledizione-

-Che c'è? Avere un riccio è una bella responsabilità-

-Si si, hai ragione-

Detto questo, anche lei inizia a mangiare, lasciando da parte la questione del riccio.

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Ed eccoci qui, di nuovo in pullman. Stiamo per arrivare in collegio, e io, come direbbe Dado, ho un "mix d'emozioni". Perché, certo, sono triste di aver lasciato il bellissimo posto che ci ha ospitato per un giorno intero. Ma sono anche felice di rivedere Davide, Esa e Giordano. Spero soltanto che la ragazza non si sia scannata a morte con Bonnie. Ora che ci penso, sarebbe una cosa molto probabile.

Scendiamo dal pullman, e veniamo accolti dai sorveglianti che sono già pronti ad aprire il cancello.

-Mi siete mancata, signora sorvegliante!- dice Giulia Scarano, facendo ridere tutti.

-Anche lei mi è mancata, signorina- risponde la sorvegliante, concedendole persino un piccolo sorriso.

Vedo Esa, Giordano e Davide affacciati dal balcone.

Non riesco a non sorridere.

Varchiamo ancora una volta l'ingresso per entrare in collegio, e subito vengo travolta da Esa e Giordano.

❝ 𝐓𝐇𝐀𝐓 𝐃𝐀𝐌𝐍 𝐒𝐌𝐈𝐋𝐄 ❞ || 𝑫𝒂𝒗𝒊𝒅𝒆 𝑽𝒂𝒗𝒂𝒍𝒂̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora