-39-

1.1K 50 10
                                    

-Buongiornissimo, Ferrara- mi saluta Davide, non appena entro nella stanza per fare colazione.

Perché, si, ho fatto ritardo.

-Buongiorno a te, Vavalà- rispondo io, dandogli un bacio sulla guancia.

-LO VOGLIO ANCHE IO IL BACINO, SE NO NON VALE!- urla Giordano, dall'altro lato del tavolo.

Io rido, andando a salutare anche lui.

-Ora sei felice?-

-Ora si, grazie- risponde ridendo.

Non appena finisco di mangiucchiare qualcosa, la sorvegliante arriva per portarmi nella stanza del preside.

-E' pronta, signorina?- mi chiede, sistemandomi la cravatta.

-Diciamo di si...ieri ho studiato per tutta la sera- rispondo io, cercando di sorridere.

-Ce la farà, non si preoccupi- continua lei,

-Buona fortuna-

-Grazie mille-

Detto questo, spalanco la porta davanti a me ed entro, senza voltarmi di nuovo indietro.

--------------------------------

-Buongiorno, signorina- mi saluta il preside, invitandomi con un gesto della mano a posizionarmi davanti a lui.

-Buongiorno a lei, signor preside- rispondo io, sistemandomi i capelli.

-Ho saputo che il signor Francati l'ha aiutata a studiare, la scorsa sera-

Io annuisco, sorridendo.

-Ed è stato promosso come professore?-

-Si, signore. Promosso a pieni voti-

Vorrei rimanere a scherzare così, ma la poesia deve essere ripetuta da qualcuno.

Mentre parlo, stringo tra le dita il santino di Harry, che è nella mia tasca da parecchi giorni.

-Ecco fatto, signorina. Vede che ce l'ha fatta?- mi dice il preside, non appena finisco di ripetere.

-Tutto merito di Giordano, signor preside- rispondo io, sorridendo.

Sto per uscire dalla stanza, quando lui mi richiama.

-Signorina, un secondo. Come lei sa, ho avuto il piacere di parlare con la signorina Ferrero, che mi ha spiegato cosa lei aveva messo in atto. Io non posso non considerare la gravità delle sue azioni. Perciò, le consiglio di evitare altri episodi del genere. Altrimenti, non c'è bisogno che le dica cosa le succederà-

Io deglutisco, mandando giù il nodo che mi si è formato in gola.

-Sarò espulsa- dico dopo un pò, completando la sua frase.

-Esattamente, signorina. E né io né lei vogliamo che ciò accada, giusto?-

Io annuisco.

-Perfetto, ora può andare-

Saluto un'ultima volta il preside, poi esco dalla stanza e corro verso il dormitorio.

-------------------------------------------

-SEI RIMASTA VERO?- urlano Esa e Sofia in coro, non appena metto piede nella stanza.

-Certo che sono rimasta, avevate dubbi?- rispondo io, abbracciandole.

Anche Valentina si avvicina a noi, sorridendo.

-Sono felice che tu sia rimasta. Immagino solamente che noia ci sarebbe senza di te, qui dentro- dice, mentre io ricambio il suo sorriso.

-Ohhh, grande Ferrara! Io e tutta la Puglia siamo fieri di te!- mi dice la Scarano, dandomi una pacca sulla spalla.

-Aspe, vado a dire a Leonardo di venire qui e chiamare gli altri. Penso che anche loro vogliano sapere che sei ancora qui con noi- dice Valentina, uscendo dal dormitorio.

----------------------------------

VALENTINA'S POV

Entro nel dormitorio maschile, da dove sento arrivare la voce di Leonardo.

-Leo! Fede è tornata!- annuncio, spalancando la porta.

Subito, tutti i ragazzi si girano nella mia direzione.

Vedo Davide scattare in piedi, lasciando il letto sul quale era coricato.

Mi sento ancora una stupida nel pensare che volevo provarci con lui.

Ero rimasta ceca davanti a tutto l'amore che Federica ha nei suoi confronti.

E, ovviamente, lui non è da meno.

-Dov'è adesso?- mi chiede Davide, passandosi una mano nei capelli.

-In dormitorio, è appena tornata- rispondo io, mentre lui esce come un razzo dalla stanza.

Anche Giordano lo segue, inciampando, durante il tragitto, in un paio di scarpe di chissà chi.

Intanto Leonardo si avvicina a me, cingendomi le spalle con un braccio.

Io gli do un piccolo bacio, scompigliando ciò che è rimasto dei suoi capelli.

-Quei due sono veramente innamorati, eh?- mi dice, mentre tutti gli altri iniziano ad uscire dalla stanza.

-Si, sono veramente innamorati- rispondo io, sorridendo.

-------------------------------------

FEDERICA'S POV

Ho appena finito di abbracciare tutte le mie compagne, quando qualcos'altro cattura la mia attenzione.

La porta si è appena spalancata. 

Ora, nel dormitorio, c'è Davide.

Non appena mi vede, sul suo viso compare un sorriso che va da un orecchio all'altro.

Io corro subito verso di lui, che mi prende al volo, stringendomi forte.

-Sapevo che ce l'avresti fatta- mi dice, accarezzandomi i capelli.

-Tutto merito di Giordano, Dado. Se non ci fosse stato lui, a quest'ora sarei già a Firenze- rispondo io, per poi far incontrare le nostre labbra.

Dopo minuti che sembrano infiniti, rimetto i piedi a terra, ritrovandomi Giordano davanti.

-Ora posso abbracciarti?- mi chiede, aggrottando la fronte.

Io scoppio a ridere, contagiando anche Davide.

-Si si, ora puoi abbracciarmi-

Lui mi stringe forte, facendomi quasi mancare il fiato.

-OK OK, ORA PUOI LASCIARMI!- dico io, cercando di prendere dei grandi respiri.

Lui fa come gli ho chiesto, mentre io mi passo le mani sulla giacca.

Mi tasto la tasca, per poi sbiancare.

Giordano lo nota.

-Fede, che cos-?-

-HAI PIEGATO IL MIO SANTINO DI HARRY!! TE NE RENDI CONTO??- 

Lui rimane un attimo in silenzio, per poi iniziare a ridere.

-COSA RIDI? GUARDA QUI!-

Estraggo il mio santino, che ora ha una linea bianca in mezzo, simbolo di una piegatura.

Davide lo prende in mano, cercando di addirizzarlo.

-Sai cosa faccio? Te lo ridisegno io. Però...nel mio stile- dice, facendomi l'occhiolino.

Io, per tutta risposta, tiro uno schiaffo sul braccio a Giordano.

-AHIA! Ok ok, scusa- dice lui, massaggiandosi il punto colpito.

Io gli lancio un'occhiata di fuoco, ovviamente ironica.

Poi ritorno sul mio letto, aspettando di riprendere le mie "amate" lezioni.



❝ 𝐓𝐇𝐀𝐓 𝐃𝐀𝐌𝐍 𝐒𝐌𝐈𝐋𝐄 ❞ || 𝑫𝒂𝒗𝒊𝒅𝒆 𝑽𝒂𝒗𝒂𝒍𝒂̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora