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Sento il mio cuore perdere un battito, mentre continuo a fissare immobile quella scena. Giordano nota la cosa, infatti mi si avvicina.

-Fede, ma cosa...- e in quel momento anche lui vede Davide.

Io sento gli occhi che mi si riempiono di lacrime. Giordano cerca di abbracciarmi, ma io sono più veloce. Corro via dal cortile, prendendo una via che neanche conosco. In questo momento non riesco a riflettere. Urlo a gran voce ai miei di non seguirmi, anche se i miei compagni sono rimasti completamente muti. Dopo una breve corsa, mi fermo col fiatone davanti a una finestra. Poggio le spalle alla parete, scivolando su di essa e finendo seduta per terra. Nascondo il viso tra le mani, non riuscendo a trattenere le lacrime. 

Cosa ho fatto di male? Perché Davide ha baciato Giulia? Perché meno di un'ora prima ha baciato me e ora sta facendo questo?

-Signorina Ferrara- sento dire a una voce, che ormai conosco molto bene. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti la sorvegliante.

-S-salve- la saluto, singhiozzando.

Lei si avvicina a me, mettendosi al mio fianco.

-Cos'è successo signorina? A me può dire tutto, lo sa- continua lei, con voce dolce, che non le avevo mai sentito prima.

Io faccio un grande respiro, cercando di trattenere almeno per un attimo le lacrime. Racconto tutto alla sorvegliante e, stranamente, non mi sento per niente in imbarazzo nel farlo.

-Capisco signorina, e mi dispiace tanto. Sicuramente il signor Vavalà ha sbagliato. E se così non fosse, ne troverà sicuramente uno migliore. Siete tutti ancora molto giovani, sa quanti ragazzi incontrerà ancora in vita sua?- mi dice lei, accarezzandomi i capelli.

-Si ma io...io pensavo davvero che fosse quello giusto- rispondo io, asciugandomi quello che è rimasto delle lacrime.

-E allora sarò davvero quello giusto, solo che lui ancora non lo ha capito- continua la sorvegliante.

-Ora su, si alzi. Vada dai suoi amici e vedrà che si sentirà meglio-

Io faccio come mi dice, soffiandomi il naso.

Ad un tratto, mi viene in mente una cosa.

-Scusi, signora sorvegliante. Potrei fare una veloce chiamata, se non è un problema?- chiedo.

-Ma certo signorina. Lo comunicherò al preside e potrà parlare tranquillamente- risponde lei.

-Grazie mille- concludo, incamminandomi insieme a lei.

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Sono davanti al telefono, pronta a digitare il numero.

Dopo pochi squilli, sento una voce dall'altra parte.

-Pronto? Se siete qualche call center potete anche chiudere e...-

-Elì sono io- la interrompo, scoppiando a ridere.

-Fede! Oddio, non ti avevo riconosciuto- dice la voce della mia migliore amica, Elisabetta, ridendo anche lei.

Dopo averle raccontato un pò le cose meno importanti, passo al vero motivo per cui l'ho chiamata.

-Oddio. Che hai combinato stavolta?- dice subito lei, che mi conosce fin troppo bene.

-Ehm...diciamo che c'è questo ragazzo...- inizio io.

-Non dirmelo. Ti sei innamorata di qualche ragazzo, però continuavi a pensare a Mattia. Poi hai scoperto che Mattia ti tradisce con Chiara (per la cronaca, si sono fidanzati) quindi hai pensato che potessi aprire il tuo cuore a questo tizio. Già avevi iniziato a programmare il vostro matrimonio e via dicendo. Tutto è andato benissimo, fin quando è spuntata dal nulla un'altra ragazza che ti ha rubato il ragazzo e ora tu sei depressa e vorresti solo buttarti dal palazzo più alto del mondo?- dice lei, tutto d'un fiato.

Io rimango a bocca aperta per un pò.

-La situazione è esattamente questa- dico alla fine, mentre lei sbuffa dall'altro lato del telefono.

-Senti Fede, non è la prima volta che combini un casino assurdo con un ragazzo. Ora, io non sono lì per tirarti un bellissimo schiaffo, dandoti una risvegliata. Direi segui il cervello, ma so che tu non mi ascolterai. Quindi, per prima cosa vendicati. Colpiscilo nel profondo proprio come ha fatto con te. Dalla sua reazione capirai se vale la pena riprovarci o mandarlo definitivamente a fare in culo. Simple but effective- continua lei, mentre sembra mangiare un pacco di patatine.

-Lo sai che ti amo 100.000, vero sweetie?- le dico.

-E io 3000, honey- risponde lei.

Scoppiamo a ridere entrambe, poi la sorvegliante entra nella stanza per comunicarmi che il mio tempo è finito.

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-No aspetta aspetta aspetta, ripeti un'altra volta il piano- dice Giordano, seduto accanto a me sul mio letto.

-Allora, ascolta bene. Devo vendicarmi con Davide. Ho pianto abbastanza, ora si passa ai fatti. Lui ha baciato Giulia, vero? Ecco, io voglio ripagarlo con la stessa moneta- dico io, sfregandomi le mani.

-Ok, fino a qui ci sono. Ma, precisamente, chi hai intenzione di baciare?-

-Beh, i quattro più fighi qui dentro siete tu, Davide, Simone e Marco. Togliamo Davide. Marco non posso, rovinerei l'amicizia tra lui e Davide, e non mi va. Simone neanche, altrimenti si monterebbe troppo la testa. L'unico che rimane a questo punto...sei tu- concludo.

Giordano sembra molto confuso.

-Quindi ceh, ti dovrei baciare?- mi chiede, mentre arrossisce leggermente.

-Che c'è, sono così terribile?- rispondo io, ridendo.

-No no, è solo...vabbè daje, ci sto- dice alla fine, alzandosi di scatto dal letto.

-Grande Giò, voglio proprio vederlo morire d'invidia-

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Siamo tutti nella camerata maschile, chi in piedi, chi coricato e chi seduto. Davide è sorvegliato da Esa, alla quale ho raccomandato di non farlo venire da me per nessuna ragione al mondo.

-Ok Giò, possiamo iniziare- dico, mentre Giordano inizia ad incamminarsi verso la porta.

Abbiamo studiato nei minimi dettagli ogni cosa nel nostro piano, a partire dalla posizione. Davide in questo momento è seduto sul primo letto sulla destra, con Giulia Matera su quello affianco. Davanti a lui ci sono Esa, Sofia e Ylenia.

Io mi alzo dal letto, notando che Davide punta subito gli occhi su di me. Esa entra in azione, chiedendogli qualcosa per distrarlo da me e non farlo alzare.

Quando sono davanti a Giordano, inizio a pensare se quello che sto facendo è davvero giusto. Scuoto la testa, rimettendo a posto le idee. Mi sento come una bambina di sette anni che sta per dare un minuscolo bacino al suo amichetto. Guardo negli occhi Giordano, che annuisce. Questo significa che Davide ci sta guardando. 

Senza pensarci un'altra volta, mi alzo in punta di piedi, baciando Giordano.

Oddio, sto baciando il mio migliore amico, penso tra me e me. 

I miei compagni fanno esattamente quello che gli ho chiesto. Ovvero, fingono di non vederci neanche. 

Per rendere la cosa più realistica, incrocio le braccia dietro al collo di Giordano, mentre lui sorride divertito, molto probabilmente godendosi la faccia di Davide. 

Quando mi stacco da lui, mi fanno male le caviglie. E' veramente molto più alto di me. 

Proprio in quel momento, vedo una figura uscire dalla stanza. Dopo due secondi, capisco che è Davide. Non è più seduto sul suo letto. Un ghigno di soddisfazione mi compare sul volto.

Chi la fa l'aspetti, signor Vavalà

❝ 𝐓𝐇𝐀𝐓 𝐃𝐀𝐌𝐍 𝐒𝐌𝐈𝐋𝐄 ❞ || 𝑫𝒂𝒗𝒊𝒅𝒆 𝑽𝒂𝒗𝒂𝒍𝒂̀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora